Istantanee che racchiudono emozioni collettive, avvenimenti, mutamenti sociali, tutti momenti che, in un solo scatto, raccontano la storia e fanno riaffiorare la memoria.
Sono le immagini che costituiscono la mostra #Storiedipuglia 1960-1980, l’esposizione fotografica promossa dall’Associazione Cirano e da SISUS – Società Italiana di Scienze Umane e Sociali APS, in collaborazione con Cime e Kurumuny, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia e della sua biblioteca Teca del Mediterraneo.
La mostra è visitabile (ingresso libero e gratuito) da lunedì 13 febbraio fino a giovedì 23 marzo 2023 nella sede del Consiglio Regionale (via Giovanni Gentile, n.52, Bari), dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 18.00.
Dieci sezioni, per complessivi 79 scatti raccontano le trasformazioni sociali di cui la Puglia è stata protagonista tra il 1960 e il 1980: un ventennio durante il quale nel sud Italia come nel resto del mondo – venti di cambiamento hanno soffiato sul mondo del lavoro e delle professioni, sulla cultura, sul costume.
Le immagini che documentano la realtà pugliese e la sua condizione economico-sociale, antropologico-culturale, le lotte sociali, sono state realizzate da giovani appassionati di fotografia militante, e sono ripartite a seconda dei temi e dei contenuti affrontati in diverse sezioni:
1. Anonimi, gli anni precedenti;
2. Bambini;
3. Cortei e manifestazioni;
4. Lavoro;
5. Donne;
6. Giovani;
7. Propaganda;
8. Musica popolare e canzone di protesta;
9. Processioni e cortei funebri;
10. Tradizioni popolari;
“Anni decisivi per il nostro Paese e per la nostra regione quelli documentati negli scatti della mostra #Storiedipuglia 1960-1980 allestita presso il palazzo del Consiglio regionale della Puglia – ha dichiarato la Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Loredana Capone – Anni di cambiamenti epocali in cui soprattutto le nuove generazioni hanno chiesto e chiedono con forza di tornare a essere protagonisti delle scelte che li riguardano, anni di rinnovamento nei rapporti sociali ed economici, in cui si dibatte su un rinnovamento culturale che investe tutte le classi sociali, in cui anche la discussione sulle prospettive del Mezzogiorno deve tornare centrale nell’agenda nazionale. Serve entusiasmo e passione per rafforzare le conquiste di progresso che anche grazie all’impegno dei giovani di allora sono state acquisite – prosegue Loredana Capone – Nel sostenere questa iniziativa il Consiglio regionale della Puglia rinnova il suo impegno a favorire il recupero della memoria del nostro territorio, della sua cultura, delle sue tradizioni, una memoria che permette di rielaborare criticamente il passato ancorandosi al presente e proiettandosi con sicurezza nel futuro. Ci auguriamo che questa iniziativa sia apprezzata soprattutto dal mondo della scuola e dai giovani che sono le vere risorse per il futuro della nostra splendida regione”.
«Attraverso questa mostra – spiega il Presidente dell’Associazione Cirano, Franco Muciaccia – intendiamo documentare vent’anni di energia collettiva della Puglia, delle sue giovani e dei suoi giovani, operaie ed operai, studentesse e studenti, per dimostrare che le storie dei molti possono cambiare la storia di un paese».
«Attraverso questa mostra – spiega il Presidente dell’Associazione Cirano, Franco Muciaccia – intendiamo documentare vent’anni di energia collettiva della Puglia, delle sue giovani e dei suoi giovani, operaie ed operai, studentesse e studenti, per dimostrare che le storie dei molti possono cambiare la storia di un paese».
«La mostra #Storiedipuglia 1960-1980 vuole rappresentare uno sguardo su quella realtà pugliese caratterizzata da grandi trasformazioni di carattere sociale, culturale, politico – è il commento della Presidente SISUS – Società Italiana di Scienze Umane e Sociali APS, Maria Teresa Santacroce – Abbiamo voluto riportare alla luce gli scatti di alcuni “giovani militanti” che in prima persona hanno vissuto il cambiamento. Abbiamo ritenuto queste fotografie preziose, perché danno informazioni e parlano ai ragazzi di oggi con un linguaggio a loro molto vicino – prosegue – Sono scatti che richiamano un impegno, richiamano un voler dare notizia di quanto si viveva. Sono scatti che ci permettono di leggere negli occhi e nei gesti di donne, uomini e bambini il recente passato che diversamente rischiamo di perdere. La mostra e il catalogo che ne è nato sono inviti alla deduzione, alla riflessione, alla fantasia e alla ricerca e soprattutto alla conoscenza critica».
Sono previsti, inoltre, altri eventi collaterali sempre nella sede del Consiglio regionale, in cui testimoni del periodo storico rappresentato dalle fotografie, racconteranno la loro esperienza e il loro impegno.
● Giovedì 23 febbraio 2023, ore 10:00, seminario sul tema: Le trasformazioni sociali, economiche e antropologico-culturali della Puglia raccontate attraverso la fotografia. Interventi: Silvia Godelli, Laura Marchetti, Marco Dallari, Raffaele Gorgoni. Coordinamento Maddalena Tulanti.
● Giovedì 23 marzo 2023, ore 16.30, seminario sul tema: La musica popolare e le canzoni di protesta anni 60-80. Interventi: Dinko Fabris, Roberto Ottaviano, Moni Ovadia. Coordina Pasquale Attolico. Seguirà un concerto sulle musiche di protesta degli anni 1960-1980 a cura del gruppo musicale Terrae.
Il catalogo della mostra, edito da Kurumuny, è inserito nella linea editoriale del Consiglio regionale della Puglia “Leggi la Puglia”, in cui confluiscono tutte le pubblicazioni del Consiglio Regionale della Puglia realizzate con il coordinamento della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale.
L’obiettivo della linea editoriale, approvata con delibera n. 151/2018 dell’Ufficio di Presidenza, è quello di valorizzare la Puglia, il suo territorio, le sue tradizioni, il suo patrimonio culturale, nonché l’Istituzione consiliare stessa. Il Consiglio regionale della Puglia contribuisce ad arricchire il catalogo delle biblioteche del territorio pugliese, omaggiando le copie cartacee.
Le iniziative sono a cura della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio regionale della Puglia – dirigente dott.ssa Anna Vita Perrone