LECCE – Venerdì 24 febbraio (ore 20:30 – ingresso 8 euro – ridotto studenti 5 euro) ad Astràgali Teatro in via Giuseppe Candido a Lecce in scena “Mucchio!”, liberamente ispirato a uno dei maggiori lavori teatrali di Samuel Beckett “Fin de partie”. Una coproduzione Therasiailgaragedellearti e Astràgali Teatro di Davide Morgagni sul palco con Fabio Zullino (assistente alla regia Valentina Sciurti, assistente di scena Elisa Maria Tondo). Sopravvissuti a una non ben definita catastrofe, due figure attoriali giocano la loro pièce, come in testo beckettiano, rinchiusi, barricati in quello che pare un angusto spazio teatrale, non ancora rassegnati della fine del mondo. Mucchio! è una partita già giocata. Si gioca per mera ripetizione, nel tentativo vano di uscire dallo stallo. O forse per finire, finalmente, di perdere. Non c’è più dialettica. “Non c’è dramma”, né più drammaturgo, né autore. Ci sono solo un cumulo di mosse false e “soluzioni immaginarie…”. Come nel paradosso di un filosofo greco, mille chicchi di grano fanno un mucchio di grano. Togliete un chicco, poi un altro, poi un altro ancora… resterà un mucchio. Infine, un solo granello fa mucchio. O inversamente, come nella comica logica beckettiana, i giorni che scorrono sono simili ai chicchi di grano che si aggiungono ai chicchi, a uno a uno, e un giorno, all’improvviso, c’è il mucchio, l’impossibile Mucchio!. Al termine dello spettacolo, dopo una breve pausa, gli attori della compagnia si concederanno alle domande del pubblico in sala.
“INVASIONE DI CAMPO” DI PIERPAOLO LALA E ROCCO LUIGI NICHIL A TAVIANO
Venerdì 24 febbraio alle 19 la Biblioteca Comunale in Piazza del Popolo a Taviano ospita la presentazione di “Invasione di campo. Il gioco del calcio nel linguaggio e nel racconto della politica” del giornalista Pierpaolo Lala e del linguista Rocco Luigi Nichil, uscito per Manni Editori. Il saggio al confine tra linguistica e narrazione ospita la prefazione di Marco Damilano, la postfazione di Filippo Ceccarelli, interventi inediti di giornalisti, comunicatori, linguisti, docenti e addetti ai lavori e un glossario (da 0 a 0 a Zona Cesarini/Ciampolillo) con un centinaio tra vocaboli e modi di dire nati nel mondo del calcio e traslati nel dibattito politico. Durante l’incontro, moderato da Roberto Molentino e organizzato da Associazione Vittorio Bachelet e Società Operaia Giuseppe Garibaldi con il patrocinio del Comune di Taviano, gli autori dialogheranno con Stefano Minerva (sindaco di Gallipoli e presidente della Provincia di Lecce) e Mattia Tanisi (Associazione Vittorio Bachelet). La lunga storia d’amore tra panchine a bordo campo e aule parlamentari nasce in Italia già tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, muove i primi passi negli anni del fascismo, inizia a correre durante la Prima Repubblica e va a segno con le vittorie sportive e politiche di Berlusconi, arrivando con forza immutata fino ai giorni nostri. Era dunque inevitabile che la lingua della politica fosse contagiata da slogan e metafore provenienti dal mondo del pallone, sia nel gergo dei parlamentari che in quello giornalistico, nei discorsi ufficiali come sui manifesti elettorali. Il caso più celebre è sicuramente quello del Cavaliere, ma la connessione tra politica e calcio in Italia è antica, e non conosce cartellino rosso. Pierpaolo Lala, giornalista e operatore culturale leccese, tra i fondatori della Cooperativa CoolClub, si occupa di comunicazione e organizzazione di eventi e festival. Ha dato vita alle rassegne di incontri “Io non l’ho interrotta” e “Conversazioni sul futuro”. Rocco Luigi Nichil è ricercatore di Linguistica italiana dell’Università del Salento. Scrive di sport e lingua per il sito Treccani. È autore del volume “Il secolo dei palloni” (Éditions de Linguistique et Philologie 2018).
LA MEDICINA NARRATIVA E LA LAVORAZIONE DELLA PIETRA PER VIVA – TANTE BELLE COSE A CORIGLIANO D’OTRANTO
Proseguono le attività di “Viva – Tante belle cose”, un progetto pensato per gli over 50 (in particolare vedovi e vedove) che mira al benessere, alla crescita culturale, alla condivisione di conoscenze e talenti. Venerdì 24 febbraio dalle 16 alle 19 nel Castello Volante di Corigliano d’Otranto riprendono gli incontri di “Medicina narrativa nei percorsi di cura”, a cura di LILT Lecce, coordinati dalla giornalista, project manager e consulente in comunicazione istituzionale Raffaella Arnesano (altri tre appuntamenti il 3, 10 e 17 marzo). Un percorso per conoscere gli strumenti della narrazione che cura, dalla parola all’immagine. “La Medicina Narrativa (NBM) si integra con l’Evidence-Based Medicine (EBM) e, tenendo conto della pluralità delle prospettive, rende le decisioni clinico-assistenziali più complete, personalizzate, efficaci e appropriate”, sottolinea la giornalista. “La narrazione del paziente e di chi se ne prende cura è un elemento imprescindibile della medicina contemporanea, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelte. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura”. Sabato 25 febbraio alle 9:30 nelle sale di Palazzo De Donno a Cursi si conclude “L’arte te lu tata”, laboratorio sulla lavorazione della pietra a cura di Serafino Bottoni, scalpellino, che trasmetterà ai partecipanti conoscenze e tecniche di questa nobile arte. Sostenuto dal Bando Volontariato 2019 di Fondazione Con il Sud, promosso da Ecomuseo della Pietra Leccese (capofila), Coolclub, 34° Fuso, Gruppo Fratres di Cursi, Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Lecce, il progetto nei prossimi due anni ospiterà nei tre comuni coinvolti (Cursi, Castrignano de’ Greci e Corigliano d’Otranto), l’apertura di un’Officina dei saperi, la realizzazione di un fitto calendario di eventi di socialità e di formazione e l’attivazione di una Banca del tempo. Info vivailprogetto@gmail.com – 3278773894 – www.esperienzeconilsud.it/vivatantebellecose.
“IO TI CIELO – FRIDA KAHLO” DI AURELIA CIPOLLINI A CORIGLIANO D’OTRANTO
Sabato 25 febbraio nel Laboratorio Urbano giovanile in via Giuseppe Mazzini a Corigliano d’Otranto proseguono gli appuntamenti invernali promossi dall’Art&Lab Lu Mbroia. Alle 21:30 (contributo associativo 7 euro) in scena “Io ti cielo – Frida Kahlo” di e con Aurelia Cipollini accompagnata sul palco dal cantautore Massimo Donno (voce e chitarra) e dal percussionista Francesco Pellizzari con voce registrata di Tomàs Acosta. Lo spettacolo ripercorre la vita dell’artista Frida Kahlo sullo sfondo del Messico rivoluzionario. Scatti di un’esistenza tormentata, passionale, violenta; di una donna folle, dolcissima e innamorata della vita. «Frida ha dato la vita a quel che amava. Nulla ha risparmiato, tutta si è data. Questa consapevolezza ha fatto nascere in me una domanda: per cosa sto dando la mia vita? Vivo con i miei coetanei le difficoltà del mondo lavorativo, l’insensatezza, le ingiustizie», sottolinea Aurelia Cipollini. «Barcolliamo in uno spazio privo di linee guida, ci aggrappiamo al primo che passa e che racconta la sua verità, ci violentiamo nella “speranza che un giorno…”; intanto mangiano sulle nostre teste. In tutto questo caos, cosa possiamo fare? Scegliere. Domandarci ogni giorno: per cosa, a chi sto dando la mia vita? Frida continua a suggerirmi la risposta». Lo spettacolo ruota attorno all’amore che Frida ha avuto per la sua terra, per la pittura, per Diego, per la vita, per l’amore stesso. «I linguaggi per raccontarla spaziano dal teatro alla musica: il testo è fatto di racconti, lettere del suo diario, la voce di Diego Rivera che dona sfumature diverse alla figura conosciuta della pittrice. Ed infine, la musica. Brani della tradizione messicana accuratamente scelti per arricchire ed impreziosire il racconto», conclude l’attrice e autrice. Info e prenotazioni 3381200398 – lumbroia@massimodonno.it.
A TREPUZZI QUATTRO REPLICHE DI “HAMELIN” PER LA RASSEGNA CI VUOLE UN FIORE – FAMIGLIE A TEATRO
Sabato 25 (ore 18 e 20) e domenica 26 febbraio (ore 17 e 19) nell’Auditorium Zona Santi – Spazio BlaBlaBla a Trepuzzi con quattro repliche di “Hamelin”, spettacolo ispirato alla fiaba “Il pifferaio magico” dei Fratelli Grimm, prodotto da Factory Compagnia Transadriatica e Fondazione Sipario Toscana con il sostegno di Segni new generations festival, prosegue “Ci vuole un fiore – Famiglie a teatro”. La rassegna fa parte del più articolato progetto Teatri del nord Salento, promosso da Factory in collaborazione con BlaBlaBla con il sostegno della Regione Puglia che coinvolge le amministrazioni comunali di Trepuzzi, Campi Salentina, Novoli, Guagnano e Leverano. Hamelin è un viaggio immersivo nella fiaba, un rito che bambini e adulti possono compiere su piani e punti di vista differenti. Sul palco Fabio Tinella con drammaturgia e regia di Tonio De Nitto, dramaturg Riccardo Spagnulo, musiche originali di Paolo Coletta, voiceover di Sara Bevilacqua, burattini di Michela Marrazzi, scene di Iole Cilento, costumi di Lapi Lou e luci di Davide Arsenio. La storia del pifferaio di Hamelin è ancora avvolta nel mistero. Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si sono fuse centinaia di anni fa, dove diverse ipotesi non hanno mai risolto il mistero della sparizione di 130 bambini, come riportato nella targa affissa sulla cosiddetta casa dell’accalappia topi. Un fatto di cronaca traslato via via in fiaba, nella tradizione orale prima e nella raccolta “Saghe germaniche” dei Fratelli Grimm poi. Ad Hamelin vige ancora il divieto assoluto di suonare musica nella via Senzatamburi, dove anche i cortei in festa che vi arrivano cessano immediatamente ogni suono. Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione? Lo spettacolo proverà a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani che adulti e bambini potranno seguire attraverso un punto di vista diverso utilizzando un apposito dispositivo che porta i corpi di chi guarda a entrare nella scena in maniera interattiva. In cosa possa può consistere oggi la libertà restituita dal pifferaio? Il pifferaio come artista porta una visione diversa da quella degli adulti, in cui c’è spazio per la sorpresa e per il rapimento della bellezza (cose che appartengono all’infanzia). È una figura che cambia di segno, perché il suo rapimento attraverso la musica è uno strappare i bambini ai divieti, alle restrizioni e alla troppa protezione che non li fa crescere. Allo stesso tempo questo personaggio che col suo carretto sembra un reperto dell’antico teatro viaggiante, innesca una profonda riflessione sul ruolo dell’artista nella società oggi. Età consigliata dai 5 anni. Ingresso 8 euro | ridotto 6 euro | info e prenotazioni 3208607996 – 3207087223 – 3403129308.
NUOVE VISITE GUIDATE NEL PARCO ARCHEOLOGICO DI RUDIAE A LECCE
Grazie a un accordo di promozione e valorizzazione stipulato tra Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Comune di Lecce e A.R.Va, ogni sabato (ore 15) e domenica (ore 11) proseguono le visite guidate nel Parco archeologico di Rudiae a Lecce. Dal 2018 sono, infatti, fruibili sia gli scavi archeologici (“Fondo Acchiatura”) della città fondata dai Messapi sia l’Anfiteatro romano, costruito nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano, e riportato alla luce recentemente. Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di pochi chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città, e quello dell’antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino sulla via per San Pietro in Lama. Durante le visite sarà ricordata anche la figura di Otacilia Secundilla, una giovane donna romana vissuta duemila anni fa che, con la sua opera filantropica ha donato le economie per la costruzione dell’Anfiteatro nella patria del poeta Quinto Ennio (239 a.C. – 169 a.C.). Biglietto intero 8 euro – ridotto 6 euro – ulteriori agevolazioni per gruppi, studenti, residenti a Lecce e per chi raggiunge il Parco a piedi o in bicicletta. Gratuito bambine e bambini under 10 anni, portatori di disabilità e accompagnatore, insegnanti, guide turistiche e accompagnatori abilitati. Disponibili solo su prenotazione le visite guidate per gruppi organizzati. Info e biglietti www.parcoarcheologicorudiae.it – 3491186667 – 3495907685 – info@parcoarcheologicorudiae.it o tramite i canali social @parcoarcheologicorudiae.
IL PAESE SENZA ERRORI: A SAN CESARIO DI LECCE UN CICLO DI LABORATORI RIVOLTI A PERSONE CON DIVERSA ABILITÀ
Sono aperte le iscrizioni per partecipare ai laboratori artistici, fisici e ludici rivolti a persone con diversa abilità promossi da Comune di San Cesario di Lecce e Centro italiano dell’International Theatre Institute – Unesco, nell’ambito del progetto “Il Paese senza errori”, supportato dalla Fondazione Puglia (Bando Salute 2022). La disabilità, oltre alle istanze primarie e necessarie di assistenza e cure sanitarie, richiede interventi volti alla creazione di “spazi di integrazione sociale”. L’arte, il teatro, il training fisico, la ginnastica, le attività artigianali hanno un ruolo importante. “Il Paese senza errori” prende spunto dall’omonima poesia di Gianni Rodari che trasmette un’importante lezione: la possibilità di trasformare, attraverso l’errore, il senso comune dell’apprendimento, che non può e non deve essere finalizzato al risultato, ma al processo e alla crescita del gruppo e del singolo. I laboratori a cura degli operatori teatrali e sociali di Astràgali Teatro si terranno, con cadenza settimanale da marzo a maggio e da settembre a dicembre, nella Distilleria De Giorgi a San Cesario in Lecce. La partecipazione è aperta e gratuita. Iscrizioni e richiesta di colloqui 0832306194 – 3209168440 – iti.italiancentre@gmail.com. Info comune.sancesariodilecce.le.it.