La salentina Evy Arnesano tra i partecipanti alla seconda collettiva di artisti del territorio romano TecArt l’Arte in Teca

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La cantautrice squinzanese Evy Arnesano, da anni stabile a Roma dove si dedica alla pittura naif, sua nuova espressione artistica, è tra i venti partecipanti alla seconda collettiva di artisti del territorio romano TecArt l’Arte in Teca. Inaugurata lo scorso 18 febbraio, è in programmazione fino al primo aprile, in contemporanea alla mostra di opere di Andy Warhol, presso il museo La Vaccheria. Si tratta del nuovo polo culturale ed espositivo situato nel quartiere Eur e gestito dal IX Municipio di Roma Capitale. La Vaccheria è un casale storico ristrutturato, della superficie complessiva interna ed esterna di circa 1.800 metri quadrati, destinato in futuro ad accogliere anche reperti archeologici recuperati a Roma sud, e già sede di mostre d’arte di rilevanza nazionale e internazionale contemporaneamente a esposizioni di artisti di zona. In questi primi sei mesi di apertura ha raggiunto un numero di circa 15000 visitatori a ingresso gratuito, grazie ai turni di accoglienza effettuata dai volontari e dagli artisti locali in mostra.

Sabato 4 marzo si è svolta una seconda inaugurazione della mostra Flesh: Warhol and the Cow, con la presenza di Regina Schrecker, modella, creatrice di moda, amica e musa ispiratrice dell’artista americano che a lei ha dedicato due ritratti che sono stati così aggiunti alla collezione di opere già presenti da settembre. All’evento hanno partecipato centinaia di persone e diversi personaggi pubblici e dello spettacolo tra cui Pippo Franco.

Anche gli artisti di TecArt attirano l’interesse de pubblico e altrettanto gradito è l’allestimento, originale e innovativo. Le opere sono esposte infatti in teche di vetro che, oltre ad accogliere i quadri, raccolgono altri elementi significativi della personalità di ogni partecipante.

Per l’occasione Evy Arnesano ha proposto opere materiche su legno e rilievi realizzati con materiale di riciclo e pietra leccese. Riproduzioni di paesaggi del Salento e dei suoi paesini tipici, del mare, delle torri costiere oltre a soggetti fantasiosi e poetici.

Il critico d’arte Amedeo Bonifacio, intervenuto all’inaugurazione, di lei dice: “E’ una cantautrice, quindi conosce la dinamicità e la sfumatura delle note e del loro uso. Sembra che questo lo abbia trasferito nei suoi quadri. Sono pieni di oggetti come di sfumature e insieme compongono una bella armonia”.