Venerdì 31 marzo al Teatro Piccinni di Bari Franco Piersanti ritirerà il Premio Ennio Morricone

41

BARI – Venerdì 31 marzo al Teatro Piccinni di Bari, nell’ambito della 14.a edizione del BIF&ST–BARI INTERNATIONAL FILM&TV FESTIVAL, FRANCO PIERSANTI ritirerà il Premio Ennio Morricone per il Miglior Compositore per la colonna sonora di “SICCITÀ” (edita da Edizioni Curci), film di Paolo Virzì (ore 18.30).

 

Prima della premiazione, alle ore 17.00, presso il Teatro Margherita di Bari, si terrà un incontro con Franco Piersanti e condotto da Enrico Magrelli.

 

Le musiche originali sono state composte, orchestrate e dirette da Franco Piersanti ed eseguite dalla Roma Film Orchestra. Il brano “PIOGGIA” è stato diretto dal Maestro ALESSANDRO MOLINARI.

La colonna sonora del film è arricchita anche da un brano di Mina, “Mi sei scoppiato dentro al cuore” (edito da Edizioni Curci), scelto appositamente dallo stesso regista Paolo Virzì, particolarmente legato alla canzone.

 

«”Siccità” è la mia seconda collaborazione con Paolo Virzì – commenta Franco Piersanti – Se in “Tutta la vita davanti” del 2008, il registro musicale alternava malinconia, grottesco disciolti in una vaga visionarietà, in “Siccità” il suono si inacidisce molto come fosse vittima di una disidratazione fonica, e tutto sembra stridere e alterarsi. È solo grazie alla “Pioggia”, che chiude il racconto sia delle immagini che della musica, che i sentimenti rifluiscono, riaccomunando le tante anime vaganti e inaridite di questo film così vibrante della nostra attualità».

 

Questa la tracklist della colonna sonora originale: “Pioggia Versione Trio”, “Aurora”, “La Poetica Del Secco”, “Acido”, “Canto Fermo”, “Confessione”, “Filo Del Ragno”, “Miraggio”, “Notturno”, “Passo Dopo Passo”, “Tevere Mitologico”, “Pioggia”.

 

La colonna sonora ha vinto il Soundtrack Stars Award 2022 (premio che decreta la migliore colonna sonora tra i film presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia).

 

“SICCITÀ” di Paolo Virzì è prodotto da Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution in collaborazione con Sky. Nel cast: Silvio Orlando. Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi, Vinicio Marchioni, Monica Bellucci, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi, Sara Serraiocco.

 

Romano di nascita (1950) e di formazione, FRANCO PIERSANTI rappresenta da circa quarant’anni una delle voci più originali nel panorama italiano ed europeo della musica applicata (cinema, teatro, televisione). Autore curioso e coerente, capace di sfoderare ironia tagliente e angolosità stravinskijane quanto di sciogliersi in un lirismo misurato, malinconico e disarmante, Piersanti si è distinto per un idioma personale ed evocativo, fatto di mezze tinte, preziosismi costruttivi e suggestioni timbriche, che da una parte lasciano trasparire l’eredità (decantata) del Novecento storico, dall’altra attingono al vasto patrimonio delle musiche del Mediterraneo. Il tutto senza perderne in immediatezza comunicativa. Ciò ha consentito alla sua musica per lo schermo di esplorare le complessità e le contraddizioni dell’animo umano con precisione quasi chirurgica – e allo stesso tempo con una forma di “pudore espressivo” – ma anche di cogliere l’anima dei luoghi d’ambientazione delle pellicole in cui era coinvolto senza mai indulgere al cartolinesco.

Nella ricerca di uno stile di scrittura più “suggestivo” che “assertivo”, Piersanti ha sempre tentato di mantenersi a debita distanza dalla retorica tradizionale del commento musicale: in tal senso la genesi della sua poetica è andata intrecciandosi con quella di due cineasti (Nanni Moretti e Gianni Amelio) che a diverso titolo hanno fatto dell’essenzialità, dell’asciuttezza espressiva la loro cifra stilistica.

Assistente di Nino Rota fra il 1975 e il 1977, Piersanti approda alla composizione per film con “Io sono un autarchico”, primo lungometraggio di Moretti (1976) che inaugura fra i due una fortunata collaborazione. A questo primo sodalizio, si aggiunge presto quello con Amelio (Colpire al cuore, 1982; I velieri, 1982; Porte Aperte, 1990; Il ladro di bambini, 1992; Lamerica, 1994; Così ridevano, 1998; Le chiavi di casa, 2004; La stella che non c’è, 2006; Il primo uomo, 2011; L’intrepido, 2013).

«Ho sempre associato» scrive Piersanti «questi due registi, così diversi tra loro, all’unione di riflessione e ispirazione, rigore e fantasia nel senso autentico della parola». Fra le collaborazioni televisive vale la pena ricordare quella con Alberto Sironi (Il grande Fausto, 1995; Il commissario Montalbano, 1999-2016; Eroi per caso, 2011) e Maurizio Zaccaro (Cuore, 2003; I ragazzi della via Pàl, 2003). In relazione alla fortunata serie tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, non si può non sottolineare il contributo decisivo della musica di Piersanti nella rievocazione sullo schermo della Sicilia di Montalbano quale “archetipo letterario”, credibile proprio perché scevro da cliché popolareschi o di genere.

Le musiche per film di Franco Piersanti hanno ottenuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali, fra cui il premio UCMF – Union Des Compositeurs De Musiques De Films Miglior Colonna Sonora al Festival di Cannes 2007, tre David di Donatello, due Grolle d’oro, due Nastri d’argento, sette Ciak d’oro, un Globo d’oro, tre premi “Ennio Morricone” al Festival internazionale del film di Taormina, e molti altri ancora più svariate candidature.