BARI – Paolo Panaro ripercorre «Il viaggio di Ulisse», lunedì 24 aprile (ore 21), nell’Auditorium Vallisa, nell’ambito del progetto «I racconti delle venti», ciclo inserito nella stagione teatrale della compagnia Diaghilev per celebrare il patrimonio dei capolavori della letteratura mondiale di tutti i tempi.
Innumerevoli sono gli scrittori che hanno svelato nuovi volti dell’avventuroso protagonista narrato da Omero: Ovidio, Plutarco, Nonno di Panopoli, Dante, Baudelaire, Pascoli, Joyce, Borges, Eliade, D’Arrigo, Calasso, Vernant. E per «Il viaggio di Ulisse» Panaro ha scelto brani dalle opere di alcuni di questi autori, annodandoli al poema omerico, per costruire un unico e ininterrotto racconto. Perché raccontare i miti è il modo più immediato per esplorare il territorio della nostra psiche dove quelle storie regnano come simboli profondi. I miti dei Greci sono giunti a noi in un corpus frammentato di storie, di allusioni e in un infinito numero di varianti. E il mito di Ulisse è uno dei pochi nodi tematici su cui si fonda la millenaria cultura occidentale. Ulisse è l’eroe da imitare, il forte e coraggioso re di una piccola isola, ma anche l’uomo per eccellenza, con i suoi bisogni e le sue debolezze. Non ha voglia di partire per la guerra e si finge pazzo. Smascherato, è costretto ad assediare Troia. Alla brutalità dello scontro fisico preferisce l’uso della furbizia e della menzogna. L’odio di un dio e la sua curiosità lo spingono a viaggiare in un Mediterraneo sconosciuto, abitato da mostri, ninfe e maghe bellissime, giganti carnivori e solitari re dei venti. Ma lui non è l’eroe della partenza, è l’uomo che ritorna.
Il ciclo «I racconti delle venti», programmati, per l’appunto, alle ore 20, si concluderà con «Perros d’España» di Fabrizio Dentice il 12, 13 e 14 maggio.
Prenotazioni al numero 333.1260425. Biglietti online sul circuito Vivaticket.