LECCE – Giovedì 4 maggio alle 19:30 il Chiostro dei Domenicani a Lecce ospita una speciale serata tra musica, vini e gastronomia di qualità. Un’esperienza sinestetica che avrà come fil rouge le note di Rohesia Violinorchestra, ultimo progetto discografico del violinista e compositore Francesco Del Prete, co-prodotto dall’etichetta Dodicilune e dall’Azienda Cantele. I cinque brani originali – tutti presenti in due versioni, la prima più orchestrale ed elettronica, l’altra più acustica – sono stati infatti scritti per essere accostati a cinque vini dell’azienda Cantele, una realtà ben radicata nel territorio pugliese e nazionale ma di ampio respiro internazionale, che insieme all’artista ha coprodotto questo lavoro. Un viaggio che parte dalla terra, dai paesaggi rurali, dai sapori locali che sono prima di tutto fonte d’ispirazione per l’arte, per la musica e per l’intelletto. I brani – eseguiti dal violinista con la partecipazione di Anna Carla Del Prete (violoncello), Angela Cosi (arpa) ed Emanuele Coluccia (fiati) – saranno accompagnati dalla degustazione dei cinque vini, grazie alla collaborazione con i sommelier FIS Lecce, e da un aperitivo. Ingresso 20 euro su prenotazione – tinyurl.com/rohesiaviolinorchestra. Info isensi@cantele.it – 3457760394.
Attraverso le note scritte da Francesco Del Prete si sviluppa dunque il racconto della famiglia Cantele che, nel corso del tempo, con l’alternarsi delle stagioni e delle vendemmie, è diventata una realtà assai viva, molto attenta alla cultura locale. «Chi ascolta e degusta diventa protagonista di un’esperienza di scoperta di sé stesso e delle proprie percezioni più profonde: vino e musica stimolano infatti aree differenti del nostro cervello e la loro combinazione simultanea permette a queste aree attive di interagire, moltiplicando le connessioni e donando una diversa e più ricca percezione del vino», precisa Paolo Cantele. E qui entra in ballo il violino, per molti legato al passato e alle grandi orchestre, che tuttavia grazie all’utilizzo di loop, dell’elettronica e delle nuove tecnologie, diventa uno specchio dei tempi moderni, dove tradizione e innovazione si incontrano. L’espressività di questo strumento, che in questo disco si alterna a momenti struggenti e melodici ad altri più brillanti e dinamici, diventa il mezzo per raccontare storie e per accostare il mondo della tradizione culinaria ad una musica innovativa che non dimentica le proprie radici.
«Cinque vini, cinque tagli di luce e la convinzione che le storie costruite in suoni e immagini dal violinista e compositore Francesco Del Prete debbano essere rispettate, levigate da linee di melos che si oppongono al conformismo», sottolinea la musicologa Maria Giovanna Barletta. «I brani sono una diversità resistente che si riappropria, attraverso l’arte poetica della melodia, del qui ed ora. Uno spazio di libertà e di espressione autonomo e di immagini nella loro tagliente limpidezza. Coraggio ed innovazione senza mai pervenire all’imitazione». Un viaggio unico e inedito che si arricchisce della voce di Arale (Lara Ingrosso), del violoncello di Marco Schiavone e Anna Carla Del Prete, dell’arpa di Angela Cosi, del pianoforte di Emanuele Coluccia e dalle chitarre di Roberto “Bob” Mangialardo.
L’etichetta pugliese Dodicilune è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di oltre 300 produzioni discografiche (cd, vinili, dvd) di artisti italiani e stranieri. Grazie a Ird e Believe i dischi sono distribuiti in Italia e all’estero nei migliori negozi di musica, nelle principali catene (Feltrinelli, Fnac, Ricordi, Mondadori, Melbookstore) e su 60 piattaforme di download/streaming digitale in circa 80 paesi in tutto il mondo (iTunes, Spotify, Deezer, AppleMusic, Amazon, Qobuz, Tidal).