MONOPOLI (Bari) – Venerdì 5 maggio con lo spettacolo Totò e Vicè di Franco Scaldati, che eccezionalmente andrà in scena alle 21.00 al Teatro Radar, si chiude la Stagione teatrale 2022/2023 del Teatro Mariella di Monopoli. Sul palco Enzo Vetrano e Stefano Randisi, legati da una collaborazione che dura da quasi quarant’anni, che in questo spettacolo hanno curato anche la regia.
La complementarietà, la dialettica, il confronto, sono la forma che hanno scelto per esprimere la loro poetica. Da qualche tempo si sono incontrati con Totò e Vicé, teneri e surreali clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano, e nelle loro parole, gesti, pensieri, giochi si sono subito specchiati.
Totò e Vicé sono legati da un’amicizia reciproca assoluta e vivono di frammenti di sogni che li fanno stare in bilico tra il mondo terreno e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.
“Ci sono dei temi ricorrenti nella drammaturgia di Franco Scaldati – affermano Enzo Vetrano e Stefano Randisi – che stiamo pian piano attraversando, prima con Totò e Vicé, poi con Assassina e ora con l’ultimo lavoro a cui ci stiamo dedicando, Ombre folli. Così stiamo completando una sorta di giro di conoscenza. Gli elementi della drammaturgia di Scaldati che più ci attirano e che più caratterizzano la nostra vicinanza a questo autore sono le sue coppie di personaggi, che sono davvero uno lo specchio dell’altro, se non a volte un unico personaggio. Ci siamo resi conto che le battute sono intercambiabili: c’è come un’identità sdoppiata in ogni figura. Tra l’altro secondo noi il teatro si crea proprio nello specchiarsi fra attore e spettatore: questo Scaldati lo fa in modo evidente nei testi. Le domande di Totò e Vicé hanno in sé già una risposta. L’altro completa e rinvia la domanda, come se i sogni dell’uno fossero i sogni dell’altro. C’è un passaggio in Totò e Vicé in cui questo aspetto viene proprio esplicitato, con la battuta ‘facciamo tutti e due gli stessi sogni’. Questo sdoppiamento di un’identità è qualcosa che da un lato ci ha attirato e dall’altro ci ha permesso di approfondire un modo di stare in scena. Ci attrae e ci colpisce la poesia straordinaria di Scaldati. Leggere i suoi testi è una sorpresa ogni volta: la profondità dei pensieri diventa poesia dalla forza incredibile”.
Franco Scaldati (Montelepre, 13 aprile 1943 – Palermo, 1º giugno 2013) è stato un attore, regista e drammaturgo. A dodici anni inizia a lavorare presso la sartoria di Peppino Ferina, esperienza significativa che lo identificherà nell’ambiente teatrale come “il Sarto” ma anche il confezionamento degli abiti sembra avere una corrispondenza metaforica nella creazione dei suoi testi. Molto vasta è la sua produzione drammaturgica, per la maggior parte in palermitano.
Enzo Vetrano e Stefano Randisi, attori, autori e registi teatrali, lavorano insieme dal 1976.
Nel settembre del 2011 hanno vinto il premio Le Maschere del Teatro Italiano con lo spettacolo I Giganti della Montagna per la categoria Miglior spettacolo di prosa e nel 2010 hanno ricevuto il premio Hystrio-Anct per il loro lavoro tra ricerca e tradizione.
Vetrano e Randisi sono presenti nel Dizionario dello Spettacolo del Novecento edito nel 1998 da Baldini e Castoldi.
Col Teatro Daggide di Palermo, loro città d’origine, hanno condiviso l’esperienza del teatro di gruppo, orientando la propria ricerca verso il teatro d’attore, l’improvvisazione e la drammaturgia collettiva.
Totò e Vicè, una produzione Diablogues/Compagnia Vetrano-Randisi, con disegno luci di Maurizio Viani, costumi di Mela Dell’Erba e tecnico luci e audio Antonio Rinaldi, chiude la rassegna Facciamo memoria del Teatro Mariella promossa e organizzata dall’associazione Ubuntu non solo teatro aps in collaborazione con apad e con il sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune di Monopoli. Con la direzione artistica di Alessandra Dalena il cartellone ha portato in scena spettacoli ed eventi che hanno raccontato storie, racchiuso valori, emozioni e insegnamenti.