Festa della Musica 2023, doppio appuntamento a Lecce

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LECCE – La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, in occasione della 29ma edizione della Festa della Musica 2023, ospita nella propria sede – nella cornice della Chiesa dello Spirito Santo –  un doppio evento comprendente il concerto “L’Organo barocco nelle grandi celebrazioni e la presentazione dei lavori di restauro compiuti sul dipinto murale raffigurante la scena della Pentecoste e sulla pala d’altare, di analogo soggetto, attribuita al pittore manierista Gianserio Strafella.

La Soprintendente Francesca Riccio, con il suo staff, ha voluto proseguire la collaborazione in corso con il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce che parteciperà con la Classe d’Organo

del M° Antonio Rizzato insieme con il Gruppo vocale VIRI CANTORES “de FinibusTerrae

diretti dal M° Giuseppe Lattante.

 

Il progetto artistico-didattico, proposto dal M° Rizzato, vuole approfondire gran parte della letteratura organistica del periodo barocco su uno storico strumento che rappresenta la “bellezza” della Terra d’Otranto: l’organo, del 1726, attribuito a Hieronymus Baffi, è collocato nella cantoria della Chiesa dello Spirito Santo, presso l’ex Spedale dello Spirito Santo, attuale sede della Soprintendenza.  Con questa iniziativa si è inteso porre in evidenza, dunque, “l’Organo barocco durante le grandi celebrazioni” che, un tempo, rappresentava una ricchezza culturale ed una profonda partecipazione mistica, in quanto il suono si alternava al Canto gregoriano (Pratica dell’alternatim).

Nel contesto dei lavori di restauro del complesso dello Spirito Santo – avviati nel 2009 ed eseguiti dall’Impresa Salvatore Ronga s.r.l. di Salerno – presso la Chiesa fu rinvenuto un dipinto murale di cui si era persa memoria, raffigurante la scena della Pentecoste. Il dipinto, eseguito con la tecnica a olio su intonaco, molto probabilmente era stato obliterato per accogliere la pala d’altare, un dipinto su tavola con analogo soggetto, attribuita al pittore manierista Gianserio Strafella (1563 c.a).  Su entrambi i dipinti, sono state appena compiute le opere di restauro eseguite dall’Impresa Lorenzoni Daniele Restauri s.r.l. di Altamura (BA) e finanziate dal Ministero della Cultura.