Veniva alla luce il 23 giugno 1987 Michela Parisi e, sempre il 23 giugno, ma del 2023 rinasce con il suo nuovo progetto discografico che si intitola, appunto, “23”. Un album che segna il confine tra un “prima” e un “dopo”, un po’ come quella linea d’ombra che narrava Conrad.
Ha un modo molto libero di comporre Michela, interprete e cantautrice di San Marco in Lamis, recentemente Premio della Critica ad Apulia Voice, che passa dal flusso dei pensieri agli spunti musicali, fino alle suggestioni letterarie. Ma certamente in questo lavoro, che la vede anche in veste di produttrice e autrice degli arrangiamenti, la scrittura si fa più matura, più “sua”, più consapevole, a partire anche dai temi.
Le prime tracce “Non sei invisibile” e “Fermo immagine”, ad esempio, trattano due temi sociali, a partire dalle ombre che possono sfiorare ognuno di noi: il primo prende spunto dal caso del suicidio di un ragazzo di 18 anni e l’altro da un episodio di violenza sulle donne, che vede la partecipazione di Maria Villani al violino e Lea Lallo al pianoforte.
Di Michela si riconosce un timbro molto curato e un modo di cantare sempre più personale e unico, che risente molto delle influenze musicali di Giorgia, della musica pop e r&b, generi particolarmente apprezzati dalla cantautrice. “23” vede mix e mastering a cura di Edgardo Caputo dell’EDrecords di San Severo, progetto grafico a cura della Dreamer Productions, foto di Gianluigi Nardella e hair a cura di Michela Siciliano.
“Quello che nascondi è come un’ancora inceppata sul fondale. Hai ancora qualcosa da salvare, perché non provi?”: è nel testo di “Nel tuo mondo” il manifesto di questo album, “23”: non le solite canzoni d’amore ma un percorso più introspettivo, peculiare del cantautorato femminile in Italia, ancora poco alla luce. La stessa luce che Michela Parisi oggi è pronta a ritrovare.