CORIGLIANO D’OTRANTO (Lecce) – Prosegue la XX Festa di Cinema del reale e dell’irreale, l’appuntamento dell’estate salentina al Castello Volante di Corigliano d’Otranto (Lecce).
La manifestazione si tiene sino a sabato 22 luglio (con ingresso dalle 19.30; sabato ingresso alle 18).
La Festa di Cinema del reale e dell’irreale, con la direzione artistica di Paolo Pisanelli e la direzione creativa di Francesco Maggiore, è organizzata e co-prodotta da Big Sur, OfficinaVisioni e Ass.Cult. Cinema del reale in collaborazione con il Castello Volante, il Comune di Corigliano d’Otranto, Pro Loco di Corigliano d’Otranto; progetto realizzato nell’ambito di Apulia CineFestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission. In collaborazione con Luce Cinecittà, AAMOD – Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Home Movies, Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, CSC – Archivio nazionale cinema e impresa, DAMS Unisalento e con i festival Unarchive Found Footage Fest, Vicoli Corti, A Vele Spiegate.
Cielo / Terra / Mare sono le tre parole di quest’anno: un respiro profondo, un pensiero primordiale, un rito magico per rigenerarsi sempre con originali invenzioni. Due schermi sotto le stelle, e non solo: insieme a una vasta selezione dei più interessanti documentari di oggi e del passato, la Festa propone lo straordinario percorso espositivo di “Visioni del Sud”, performance, laboratori, aperitivi musicali e incontri con gli autori che arricchiscono la programmazione in sala coinvolgendo attivamente il pubblico, in un esperimento aperto e permeabile a differenti generi e linguaggi dell’arte che rifugge le etichette. Anche quest’anno i luoghi e i percorsi della Festa prenderanno forma grazie agli inconfondibili allestimenti del designer Maurizio Buttazzo.
A dare luce all’evento ci sarà Parisi Luminarie, che insieme a creativi e designer della Festa, realizza allestimenti originali e il Premio Cinema del reale, un occhio luminoso che viene donato agli autori e alle autrici ospiti del festival.
Il programma di giovedì 20 luglio
L’appuntamento di mercoledì 19 luglio è a partire dalle 20, con la musica a dare il benvenuto al pubblico della Festa. Negli spazi del Castello Volante, l’aperitivo musicale con Kuukaru: musiche delle foreste e ai mari di Estonia e Svezia, passando dalla Francia con le sue chansons, dall’Europa centrale e dalla musica Yiddish per arrivare infine sotto il sole delle strade italiane per scaldarsi con qualche canzone da due soldi.
Alle 20.45 nel Fossato del Castello, per la sezione speciale “Almanacco HomeMovies 100” a cura della Fondazione Home Movies, “Ciao Carlo!”: a vent’anni dai tragici scontri del G8 di Genova, la Festa di Cinema del reale (e dell’irreale) proietta un film composto da una serie di girati assemblati tra di loro. Il film contiene immagini relative ai cortei e alle manifestazioni pacifiche avvenute durante il G8 di Genova, agli scontri avvenuti, alla morte di Carlo Giuliani e alla Scuola Diaz. Tutta la serie di girati è intervallata da cartelli esplicativi e interviste fatte ai manifestanti.
A seguire, un omaggio ai primi vent’anni di Cinema del reale con la proiezione del documentario breve di Mirco Santi / Home Movies girato in Sper8 nel 2003 girovagando tra le strette vie di borghi e castelli del Salento. Tra gli scogli e le dune di sabbia, la natura trionfa, con infiorescenze, licheni e minuti insetti che si animano col vento in riprese sincopate. E proprio in spiaggia si finisce dopo il Festival, a ballare tutti assieme fino all’alba per festeggiare la Festa del reale.
Alle 21.15 il primo degli omaggi ai grandi autori del nostro tempo dedicato Ermanno Olmi. In programma il corto “Il grande paese d’acciaio” (1960), in collaborazione con CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa: nel cuore della Sicilia antica sta nascendo una grande città d’acciaio e una speranza nuova di cambiamento e di modernizzazione. Dal grande complesso petrolchimico di Priolo escono svariati prodotti subito imbarcati nel porto di Augusta per le più svariate destinazioni.
A seguire, ancora musica con il live di Donatello Pisanello, musicista, arrangiatore di musica tradizionale e compositore di colonne sonore, fondatore del gruppo di musica tradizionale salentina viva Officina ZOÈ. Nel live in solo propone sperimentazioni attraverso la tecnica del loop living come risultato di allucinazioni auditive, e all’approfondimento del rapporto tra musica e filosofia.
Alle 21.45 il documentario breve di Gabriela Dematteis “My photo helped expose a Cia coverup” (2023), che racconta la straordinaria storia della più celebre fotografia di suo padre, Lou Dematteis, ospite speciale della Festa di Cinema del reale e dell’irreale, a cui è dedicata tra le altre la mostra “Five from one” (v. dettagli in “Visioni del Sud”).
Il fotoreporter Lou Dematteis racconta di aver fotografato la cattura del mercenario statunitense Eugene Hasenfus dopo che il suo aereo cargo è stato abbattuto nella campagna del Nicaragua. La fotografia di Lou, insieme ai rapporti dei suoi colleghi sul campo, ha rivelato come il governo americano, inclusa la CIA, stesse usando illegalmente i fondi ricavati dalla vendita di armi all’Iran per finanziare segretamente i ribelli Contra in Nicaragua. Questo divenne noto come l’affare Iran-Contra e lo scandalo che ne derivò portò alla condanna e alle dimissioni di diversi funzionari dell’amministrazione Reagan, in particolare il tenente colonnello Oliver North.
Alle 22, si torna a parlare di comunità e territorio con il documentario breve “Viva – il paese degli immaginai” di Claudia Mollese (2023): un film corale realizzato all’interno del progetto VIVA – Tante belle cose, durante un laboratorio di cinema animato dalla regista, un ritratto a nudo, dall’interno, di un paese vissuto ed immaginato dai partecipanti diventati documentaristi.
Alle 22.30 il secondo omaggio della Festa ai grandi intellettuali del nostro tempo dedicato ad Ansano Giannarelli, con la proiezione del documentario breve “Analisi del lavoro” (1971) presentato da Paola Scarnati di AAMOD. È Indagine sul lavoro in fabbrica, prendendo come esempio quello di operaie e operai di un grande reparto della SGS Thomson (Agrate Brianza, Milano), intenti nelle attività di collaudo di piccolissimi condensatori lavorati.
Alle 22.45 chiude le proiezioni del fossato “La generazione perduta” di Marco Turco, ospite della Festa (2022, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà). Il film racconta l’Italia degli anni ’70, quando l’eroina dilagò nel Paese, portando diversi giovani sulla strada della tossicodipendenza. In particolare il film si sofferma sul giornalista Carlo Rivolta, esponente del Movimento ’77, nonché voce attenta del giornalismo italiano. Rivolta è stato uno dei primi a raccontare il fenomeno su “Repubblica”, delineando i profili sociali di chi ne faceva uso e indagando sullo traffico di eroina e sulle dinamiche che regolavano il suo spaccio. Il giornalista ha dimostrato come il crescente uso della sostanza potesse essere correlato al fallimento di diversi movimenti politici giovanili nati dopo il ’68. Lo stesso Rivolta è rimasto vittima del consumo di eroina, che gli è costato la vita a soli 32 anni. Ancora oggi, però, il giornalista è considerato la voce di quella generazione persa e in caduta libera, che ha raccontato così bene e di cui è divenuto tristemente parte.
Infine alle 00.15 “CineTerra”, visioni notturne fuori dall’ordinario.
Sullo Schermo Terrazza, le proiezioni cominciano alle 21 con i film in concorso per il Premio speciale Opere prime che viene assegnato quest’anno dagli studenti del corso di laurea in Dams dell’Università del Salento, in collaborazione con CSC Palermo e AAMOD. In programma “‘A panatura der supplì. Storia di Franchino er criminale” di BlackOrange, e “In tute le ore e nessuna” di Davide Minotti e Valeria Miracapillo in collaborazione con AAMOD e Unarchive – Suoni e Visioni 2023.
Alle 22.15, in partnership con Home Movies, c’è la proiezione di “9/12”, un commovente montaggio di immagini amatoriali tra film di famiglia, di viaggio e sperimentali provenienti da sei continenti e girate in decenni diversi a partire dal gennaio 1923.
In chiusura delle proiezioni sullo Schermo Terrazza, alle 23 arriva l’atteso documentario “I miei anni in Super 8” firmato da Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura 2022, con il figlio Ernaux Briot (2022). Ernaux, maestra della narrazione autobiografica, in questo lavoro sovrappone le proprie parole a una raccolta di home movies girati da lei e da suo marito tra il 1972 e il 1981. Davanti e dietro la macchina da presa, la scrittrice racconta una storia intima che, come nei suoi libri, si intreccia con la Storia collettiva, i viaggi in giro per il mondo (dal Cile di Allende all’esotico Marocco, dall’Unione Sovietica alla misteriosa Albania), la quotidianità casalinga, le fughe in campagna e le crisi della famiglia Ernaux riflettono le emozioni ele insicurezze di un’intera classe sociale nei decenni successivi al Sessantotto. E offrono una testimonianza e un punto di vista unici e insostituibili su un momento storico in cui il nostro presente affonda saldamente le sue radici.
Performance ed extra
Alle 22.30 nella sala Cavallerizza approdano i “Monologhi di strada” di e con Giuseppe Semeraro, un rito poetico cammina in equilibrio tra poesia, narrazione e teatro: parole nate dalla realtà, che provano a capovolgerla a rigenerarla.
Tutte le sere la maestosa Quercia vallonea, alla distanza di una piccola passeggiata dal Castello Volante, accoglierà quest’anno il programma di ExtraFesta in collaborazione con Pro Loco Corigliano d’Otranto, un’occasione imperdibile per vivere le suggestioni del cinema del reale in un luogo di rara bellezza ambientale.
Un dialogo aperto con il pubblico
Per la sua XX edizione la Festa partecipa al progetto ArcReg, Un arcipelago regionale: economie del valore, azioni culturali e reti territoriali del sistema Film festival Puglia. Il progetto è condotto dal Andrea Gelardi all’interno del DAMS del dipartimento di Ricerca e innovazione umanistica dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, in collaborazione con l’Apulia Film Commission e con il sostegno della Regione Puglia e dell’Unione europea. Attraverso questo strumento, la Festa abbraccia un’importante occasione di dialogo con il proprio pubblico, nell’obiettivo di continuare a crescere insieme. La ricerca mette inoltre a valore le best practice del festival, a partire dalla sostenibilità sociale e da quella ecologica che da sempre sono valori costitutivi della manifestazione. Nei giorni della Festa, il pubblico del Castello Volante potrà contribuire allo studio in forma anonima, compilando il form scaricabile tramite QrCode.
Quest’anno, inoltre, la Festa si lega a un’altra importante manifestazione del Salento: l’Olio della poesia, che dallo scorso anno ha intrapreso un cammino corale coinvolgendo, sulla spinta del Polo BiblioMuseale di Lecce, le biblioteche della Grecìa Salentina. Quest’anno l’attività delle biblioteche si ispira al manifesto poetico di Antonio Leonardo Verri, “Fate fogli di poesia, poeti”. I Gruppi di Lettura attivi sul territorio e i singoli lettori sono stati invitati a inviare componimenti poetici sul tema Cielo / Terra / Mare, le tre parole dell’edizione 2023 della Festa di Cinema del reale e dell’irreale: questi nuovi “Fogli di poesia”, stampati, incontrano ora il pubblico della manifestazione negli spazi del Castello Volante.
Tutte le sere, RadioWau condivide l’esperienza del festival oltre le jura del Castello Volante, con approfondimenti e interviste sui canali della radio.
Mostre e installazioni di “Visioni del Sud”
I temi protagonisti della Festa 2023 si riflettono anche in “Visioni del Sud” a cura di Francesco Maggiore e Paolo Pisanelli, un articolato programma di residenze artistiche e percorsi espositivi diffusi nel Castello di Corigliano d’Otranto, che ha l’obiettivo di sostenere la produzione artistica contemporanea attraverso la movimentazione di archivi storici o di recente formazione, trasformando il Castello Volante in un cantiere delle arti visive e in un osservatorio sulle realtà del modo e sulle trasformazioni dei territori.
“Visioni del Sud” sarà inaugurato il 19 luglio con la Festa di cinema del reale e resterà visitabile sino al 19 ottobre 2023.
Approda in anteprima al Castello Volante “Five from one. Cinque paesi, cinque storie”, la mostra antologica del fotoreporter e film-maker statunitense Lou Dematteis, ospite speciale della Festa di Cinema del reale e dell’irreale. Dematteis dagli anni Settanta a oggi con le sue fotografie e i suoi documentari ha aperto strade, sollecitato riflessioni e rivelato verità scomode. Migliaia di chilometri attraverso i luoghi caldi del Pianeta dove “la storia accade” e la galassia di volti, comunità, luoghi celebri o dimenticati che danno corpo al racconto del mondo. Un viaggio lungo oltre quattro decenni (1972-2015) alla scoperta del reale, dai quartieri suburbani di San Francisco ai villaggi del Nicaragua, del Vietnam, dell’Ecuador, passando per i “luoghi delle radici” in Italia, per un totale di circa cento scatti rappresentativi.
La mostra anticipa in parte il progetto “A journey back. Un viaggio di ritorno”, la grande esposizione che verrà inaugurata il 6 dicembre 2023 al Museo Trastevere di Roma, dedicata esclusivamente agli scatti realizzati da Dematteis dal 1972 al 1980 durante i suoi “viaggi delle radici” in Italia.
Al tema dell’identità e del ritorno che attraversa l’opera di Dematteis, è legato anche il lavoro fotografico di Maurizio Fiorino , “Restart/Restanze”, attraverso il quale l’autore indaga la propria storia di nativo calabrese trasferitosi in seguito negli Stati Uniti.
Il paesaggio come esperienza culturale nella quale si stratificano storie e tradizioni è al centro de “Gli asini dotti”, le fotografie di Marcello Moscara che seguono il percorso di una compagnia di artisti lungo gli ultimi chilometri della via Francigena sino a Finibus Terrae, là dove un tempo i pellegrini si imbarcavano per la terra Santa.
Lo stesso tema attraversa “Respiri di pietra” di Leonello Bertolucci, un dialogo ancestrale con le presenze megalitiche salentine. Un percorso emotivo e misterioso, che dialoga con le opere del fotografo Giuseppe Palumbo. Questo è uno straordinario patrimonio di 1740 lastre realizzate dal 1907 al 1959 che ritraggono il Salento arcaico; l’archivio, di proprietà del Museo Castromediano di Lecce, è valorizzato attraverso eventi espositivi nel Castello Volante.
“In questo grande mare” di Nicola Genco è un omaggio al celebre testo di Lucio Dalla scritto alle isole Tremiti, nonché una denuncia, attraverso lo strumento della bellezza, delle derive dell’antropocentrismo.
Paesaggi interiori sono poi quelli che ritornano, variamente declinati, in “Fleur”, ceramiche di Stefania De Francesco, illustrazioni di Alessandra De Cristofaro, un viaggio onirico dal tema floreale; “Tra terra e cielo” di Viviana Casaluci, creature in ceramica concepite come rappresentazioni delle forze vitali che ci animano; “Reliquie” di Alice Graziadio, un melting pot di oggetti, figure e storie che diventano custodi di un’eterna rigenerazione; “Frange” di Elisabetta Selleri, filati intrecciati con la tecnica del macramè che danno vita a giochi di luci e geometrie misteriose; DNA, scultura di Renzo Buttazzo che offre la visione di uno spazio immaginario nuovo, plasmato sull’uomo e sulle sue percezioni.
Ai corpi e al loro movimento nella storia è dedicato “AlmanaccoHomeMovies 100”, progetto speciale della Fondazione Home Movies – Archivio nazionale del film di famiglia per ripercorrere la storia collettiva e riconnetterla all’oggi, attraverso micro situazioni tratte da film di famiglia, amatoriali e d’artista.
Torna anche nel percorso delle mostre il tema delle identità di genere nelle sue poliedriche incarnazioni. Le fotografie de “La candelora a Montevergine” di Alessandro Gattuso ritraggono il rito con il quale la comunità queer partenopea celebra da decenni Mamma Schiavona, la “Grande Madre” di femminielli e persone LGBTQ+. Mentre “Queer è ora” di Alessia Rollo, a cura di Transparent, Big Sur, 73100Gaya , racconta i vissuti che si celano dietro l’importante lavoro svolto dai centri antidiscriminazione su scala nazionale che offrono spazi e servizi a supporto della comunità queer.
Infine, all’interno del progetto Vedere l’Invisibile, è la mostra fotografica “L’immagine invisibile” con gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Corigliano Melpignano Castrignano”.
Nell’ambito di “Visioni del Sud” dal 19 al 22 luglio l’artista Viviana Casaluci terrà il laboratorio di argilla meditativa “Corpo reale”, un invito a esplorare l’immagine di sé attraverso l’argilla, un medium che ha il potere di riconnettere l’essere umano con la terra e di attivare processi trasformativi.
In contemporanea nel Castello Volante, dal 19 al 22 luglio
Food and wine zone. Cibi, storie, culture a cura di Nuvole, il bistrot del Castello Volante: la cultura gastronomica del Salento incontra quella dei popoli che l’hanno attraversato per dare vita a sapori originali da degustare “tra le Nuvole”.
Cielo/terra/mare: piccola fiera delle produzioni locali presso il bookshop del Castello Volante, che nascono dal lavoro e la ricerca di artisti, artigiani e aziende del territorio, con momenti di degustazione che prenderanno più sapore perché raccontate dagli stessi produttori.
Visite guidate
19-22 Luglio 2023 h 17.30 / 18.30
Tour del Castello a cura di Info Point Castello Volante