MOLA DI BARI – Il violinista Niccolò Paganini e il chitarrista Mauro Giuliani furono virtuosi italiani alla corte di Vienna. E a celebrarli per l’Agìmus, domenica 8 ottobre (ore 19.45), nel Teatro van Westerhout, saranno Luca Fanfoni, grande talento dell’archetto, e Massimo Felici, specialista della sei corde e pugliese (d’adozione) come Giuliani. Tra l’altro, i due musicisti hanno separatamente dedicato pregevoli incisioni discografiche ai rispettivi maestri di riferimento, ai quali è dedicato questo recital, che verrà introdotto dal terzo «OpenCocert» della stagione, ciclo riservato ai talenti dei conservatori pugliesi, in questo frangente i musicisti del Trio Ukraϊni (due fisarmoniche e pianoforte), ensemble impegnato nell’esecuzione di musiche di Piazzolla, Shamo e Skoryk.
Il recital di Fanfoni e Felici si aprirà con la Sonata n. 1 dal «Centone», ultima raccolta organica di sonate per violino e chitarra composta da Paganini. La stesura di quest’opera, comprendente un totale di diciotto Sonate divise equamente in tre fascicoli (contraddistinti dalle lettere a, b e c), come da prassi in vista di una pubblicazione, venne avviata probabilmente a Praga sul finire del 1828 e si protrasse per gli anni seguenti, durante la tournée europea del musicista. Ed è probabile che il titolo «Centone» sia stato attribuito al manoscritto dopo la morte del compositore, in un’operazione di riordino dei materiali inediti, con l’intento di indicare in maniera generica una raccolta di brani vari.
A seguire si ascolterà il «Gran Duo Concertante» op. 25 di Mauro Giuliani, musicista di Bisceglie amico e contemporaneo di Rossini, Beethoven e Schubert, dai quali era stimato per le sue qualità di interprete e compositore. Giuliani fu l’esponente più rappresentativo della chitarra durante il classicismo viennese. Virtuoso da camera dell’Imperatrice Maria Luisa, Giuliani ha lasciato circa duecento composizioni per chitarra, di musica vocale e da camera, oltre a tre Concerti per chitarra e orchestra. E questo «Grand Duo Concertante» rientra nel novero di quella musica domestica che all’inizio del Diciannovesimo secolo era in pieno sviluppo.
Sempre di Giuliani, verranno eseguiti «Coming Trough the Rye» e «The Blu Bells of Scotland» dal ciclo di sei Arie Scozzesi che l’autore dedicò alla madamigella Elisabetta Mackenzie in qualità di virtuoso da camera di sua maestà la principessa imperiale Maria Luigia, arciduchessa d’Austria e duchessa di Parma, città nella quale, peraltro, Massimo Felici è direttore del Conservatorio Arrigo Boito.
Completano il programma quattro pagine di Paganini, la Romanza dalla «Grande Sonata per Chitarra» con accompagnamento di violino e tre pezzi dal gruppo di sei Sonate op. 2, tra le pagine di riferimento del repertorio per chitarra e violino, nelle quali le linee melodiche ricordano la tradizione del canto italiano.
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