Autunno Agìmus, sabato 28 ottobre il duo Falloni-Lucini in un programma dedicato alla Spagna

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MOLA DI BARI – Due grandi solisti eseguono insieme la grande musica spagnola in un recital di particolare fascino in programma sabato 28 ottobre (ore 20.45), nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari per l’Autunno Agìmus. L’appuntamento è con il pianista Matteo Falloni e il chitarrista Luca Lucini, protagonisti di una serata che verrà introdotta dal quarto «OpenCocert» della stagione, ciclo riservato ai talenti dei conservatori pugliesi, in questo frangente i musicisti della Rota Groovin’ Band.

Attivo da molto tempo sulla scena internazionale, il duo Falloni-Lucini si esibisce per la stagione diretta da Piero Rotolo in un impaginato dal carattere esotico, con musiche di Enrique Granados ed Isaac Albeniz, alle quali si aggiunge, sempre in un contesto stilistico coerente, la «Suite latina» dello stesso Falloni, le cui composizioni sono state eseguite dal Canada all’Australia, dalla Corea del Sud a molti Paesi europei, sempre da musicisti di primo piano, tra cui il violista Danilo Rossi, il chitarrista australiano Craig Ogden e il direttore tedesco Christian Gruber.

A sua volta, Luca Lucini si è esibito in giro per il mondo per prestigiose rassegne e istituzioni concertistiche, tra cui il Maggio musicale fiorentino, la stagione cameristica della Tokyo City Philarmonica Orchestra e il Festival de Radio France et Montpellier. E ora sono in tour in Italia con questo percorso di musica popolare, rielaborata da due grandi autori attivi fra il Diciannovesimo e Ventesimo secolo, oltre che da un compositore dei nostri giorni, nel quale riecheggiano ritmi e melodie della tradizione iberica e latino-americana, nell’insolito accostamento timbrico di pianoforte e chitarra, strumenti che raramente è dato ascoltare insieme.

Il primo grande capitolo del concerto contiene un’ampia selezione dell’opera pianistica Danze spagnole op. 37 di Granados, datate 1890, e qui proposte in una trascrizione inedita degli esecutori. «Suite latina» di Matteo Falloni è, invece, una composizione originale per pianoforte e chitarra che attinge le proprie fonti di ispirazione ritmica e melodica nella musica popolare argentina, cubana e boliviana, dunque in quei Paesi d’oltreoceano dove la musica popolare spagnola, pur mantenendo forte il legame con le proprie radici, ha preso altre forme nel meltin’ pot di culture indigene ed europee. Quindi, si ritorna in Europa con l’ambientazione della terza parte del concerto, durante la quale è prevista una selezione da un’opera pianistica del compositore spagnolo Isaac Albeniz, España op. 165, proposta nell’elaborazione dello stesso Falloni. La suite, contenente un celebre «Tango», esplora alcune delle principali tradizioni iberiche, da Malaga, ai Paesi Baschi, sino all’Andalusia. Tradizioni che rivivono nella geniale inventiva melodica di Albeniz, mantenendo integra l’originalità degli usi ritmici e il folclore tipico degli accostamenti armonici popolari.

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