LECCE – Lunedì 13 novembre (ore 19:00 – ingresso libero) alle Officine Cantelmo di Lecce, l’associazione Diffondiamo idee di valore e il festival Conversazioni sul futuro, in collaborazione con Amnesty International Italia, ospitano Patrick Zaki. Il ricercatore e attivista egiziano, dialogando con Tina Marinari (coordinatrice campagne di Amnesty International Italia) e Pierpaolo Lala (giornalista), ripercorrerà la sua storia, recentemente raccontata nel libro “Sogni e illusioni di libertà” (La Nave di Teseo). L’appuntamento sarà, inoltre, l’occasione per incontrare le persone che, anche dal Salento, si sono mobilitate per chiedere con forza la sua liberazione negli oltre 20 mesi di carcere e nel successivo periodo in attesa di giudizio in Egitto. In particolare Gabriella Morelli (presidente di Diffondiamo idee di valore e direttrice artistica di Conversazioni sul futuro) consegnerà a Patrick i dieci manifesti vincitori di “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”, lanciato nel gennaio 2021 per il primo anniversario del suo arresto in Egitto, al quale avevano partecipato oltre 900 creativi da quasi 50 Paesi in tutto il mondo e che aveva coinvolto con affissioni pubbliche numerose città italiane ed europee. All’incontro interverrà anche il sindaco Carlo Salvemini. Il 28 aprile 2021, infatti, il Consiglio comunale di Lecce conferì (anche in risposta all’appello sottoscritto da Movimento Europeo.it, Humanfirst.it, Fondazione Emmanuel, Terzo Millennio, Camera a Sud) la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, “riconoscendo nella sua persona i valori di libertà di studio, libertà di pensiero e libertà alla partecipazione pubblica, propri di questo territorio e delle istituzioni che lo rappresentano”. Il giorno prima, domenica 12 novembre, Zaki sarà anche a Bisceglie (info www.lanavediteseo.eu).
IL LIBRO
Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki torna al Cairo, a casa sua, da Bologna, dove studia. Si vuole fermare pochi giorni. È solo la pausa di uno studente che torna a casa temporaneamente. Ma le cose non vanno come previsto: Zaki viene arrestato e resta in prigione per 20 mesi. Bologna, la sua università, l’Italia intera reagiscono e da quel 7 febbraio non smettono di manifestare. In “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” (La Nave di Teseo), Patrick Zaki racconta la sua storia: cosa è successo davvero quel giorno e cosa è avvenuto poi, nei giorni successivi: gli interrogatori, l’isolamento, le torture, il confronto con un mondo – quello delle carceri – in cui tutti sono ridotti a una condizione disumana. E cosa lo ha tenuto vivo: gli studi, la passione per il calcio, la musica, l’affetto dei suoi cari, dell’amata Reny, dell’Italia tutta. «La speranza è il motivo per cui esisto e racconto la mia storia. La speranza mi è venuta dal primo momento in cui ho visto una persona che mi amava e che ha deciso di rischiare e di affrontare tutto per me, una famiglia che non sapeva cosa stesse accadendo, ma ha scelto di stare dalla parte del figlio, qualunque fossero le sue scelte», spiega Zaki. «Sarò sempre grato per tutto l’amore e la speranza che mi hanno circondato. Rimarrò fedele a questa malattia della speranza con cui mi avete contagiato, fino a quando le prigioni, piene di persone libere, saranno vuote». Patrick George Zaki è nato il 16 giugno 1991 a Mansura, in Egitto, in una famiglia copta. Dopo aver studiato Farmacia al Cairo, inizia a lavorare presso l’EIPR (Egyptian Initiative for Personal Rights), una delle più importanti organizzazioni egiziane per la difesa dei diritti umani e civili. Nel 2019 decide di ricominciare a studiare e si trasferisce a Bologna, dove si iscrive alla Laurea Magistrale internazionale in Women’s and Gender Studies. Per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media è stato in carcere per 20 mesi.
IL CONTEST – FREE PATRICK ZAKI, PRISONER OF CONSCIENCE
Per questa edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”, lanciata nel gennaio 2021, sono stati ideati, realizzati e candidati oltre 900 lavori provenienti da quasi 50 Paesi in tutto il mondo. L’obiettivo del contest, ideato dalla sezione italiana di Amnesty International, dal festival Conversazioni sul futuro e dall’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano e l’Associazione Articolo 21, con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e di numerose amministrazioni pubbliche e di tanti partner privati, è stato quello di unirsi, con il linguaggio dell’arte e della creatività, alle donne e agli uomini che nel mondo chiedono a gran voce l’immediata liberazione di Patrick Zaki in carcere nel suo Paese come prigioniero di coscienza. Selezionati da una giuria internazionale, i 10 poster “vincitori” sono stati in affissione a Bologna e in un’altra cinquantina di città e spazi pubblici e privati che hanno aderito alla campagna in giro per l’Italia. Nella primavera 2021 nelle sale del Convitto Palmieri di Lecce, grazie alla collaborazione con il Polo Biblio-Museale di Lecce, sono stati in mostra i 30 poster “finalisti” provenienti da Argentina, Australia, Bosnia, Bulgaria, Cina, Cipro, Croazia, Ecuador, Francia, Germania, Italia, Iran, Messico, Portogallo e Ungheria.