LECCE – Narrazione, ombre, teatro di figura, burattini: dal 3 al 10 dicembre il Convitto Palmieri di Lecce ospita la diciottesima edizione di “Mediterraneo ventaglio di culture”. La rassegna, organizzata dalla compagnia Teatro Le Giravolte di Aradeo con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Puglia in collaborazione con il Polo Bibliomuseale di Lecce, ospiterà un viaggio nel variegato mondo del teatro popolare dell’area mediterranea con spettacoli pomeridiani per tutta la famiglia, musica, laboratori mattutini per le scuole e la mostra “Bagliori d’Ombra – Dalla luce del sole al cinema digitale”. Barlumi di antiche e ancestrali culture come per magia giungono a noi e rivivono di nuova vita: i sempre divertenti racconti di Giufà, il burattino a guanto Pulcinella, l’epica storia dell’astuto Ulisse. In programma gli spettacoli di Teatro Le Giravolte, Tam TeatroMusica di Antonio Panzuto, Renato Grilli, Burattini al chiaro di luna e il concerto di Anna Cinzia Villani, una delle voci più belle e intense della musica popolare salentina. Info e prenotazioni 3278944219 – 3494638560 – www.teatrolegiravolte.it
Domenica 3 dicembre (ore 18:30 – ingresso libero) il Teatro Le Giravolte presenterà Qilong! Il drago verde con interventi teatrali di Nina Adilardi, Matteo Padula, Francesco Ferramosca, Ludovica Ciardo. A seguire l’inaugurazione della mostra Bagliori d’Ombra – Dalla luce del sole al cinema digitale (aperta sino al 10 dicembre dalle 10 alle 19:30 – ingresso libero), ideata per far conoscere al pubblico il mondo delle sagome animate, attraverso un allestimento che permette di apprezzare e riscoprire un’arte che ha stimolato i discorsi e la fantasia di filosofi, religiosi, scienziati, occupando un importante ruolo nel campo dell’arte, dello spettacolo e della letteratura. In chiusura La voce del Salento, il canto delle radici con la cantante, tamburellista, danzatrice e ricercatrice Anna Cinzia Villani, una delle voci più belle e intense della musica popolare salentina.
Martedì 5 dicembre (ore 17:30 – ingresso 5 euro) appuntamento con Omero Odissea di Tam TeatroMusica con figure e macchine di Antonio Panzuto, la voce recitante di Giancarlo Previati e suoni e regia di Alessandro Tognon. L’Odissea è il poema del viaggio. È la storia di Ulisse, eroe astuto e valoroso, ma enormemente infelice, perché, desideroso di ritornare in patria, è spinto continuamente lontano dall’odio di un Dio. È costretto ad affrontare avventure affascinanti e pericoli terribili: dai mangiatori di loto, la pianta che fa dimenticare il ritorno, al Ciclope mostruoso, crudele e beffardo, dalla maga Circe, bellissima, che trasforma in porci i compagni di Ulisse, al canto delle Sirene, dal vento di Eolo a Scilla e Cariddi. Omero è inimitabile narratore, pacato e maestoso e dimostra ovunque le sue capacità drammatiche e la virtù trasfigurante della sua poesia, capace di creare, tra continue metafore e similitudini, un mondo fiabesco, irreale, onirico.
Mercoledì 6 dicembre (ore 17:30 – ingresso 5 euro) il Teatro Le Giravolte propone Il meraviglioso viaggio di Ulisse con Francesco Ferramosca, Matteo Padula e Amelia Sielo (che firma anche scenografie e figure). Ulisse alla fine della guerra di Troia, naviga verso l’isola di Itaca. La disobbedienza da parte dei suoi guerrieri a un dio avverso glielo impedisce. Dopo aver incontrato il dio dei venti Eolo, dopo essere approdato nella terra dei Ciclopi e incontrato il gigante Polifemo, dopo aver superato le magie della maga Circe e il richiamo delle seducenti sirene e dopo essere scampato agli esseri mostruosi di Scilla e Cariddi, Ulisse riuscirà finalmente a tornare a Itaca. Ma chi è veramente Ulisse? Perché le sue avventure affascinano adulti e bambini? Ulisse è un eroe multiforme, affascinante, simpatico, sempre alla ricerca di qualcosa. È curioso e astuto. Ha imparato, a sue spese, che la curiosità può essere pericolosa.
Giovedì 7 dicembre (ore 17:30 – ingresso 5 euro) in scena Arriva Giufà – Storie a spasso nel mediterraneo di e con Renato Grilli, con le musiche originali del fisarmonicista e compositore Rocco Nigro e le scene e le immagini a cura del Teatro Le Giravolte. Le storielle popolari tradizionali di Giufà, il più noto personaggio delle narrazioni orali mediterranee, servono a insegnare, divertire e alla fine per “fare la pace”. Ogni storiella che fa ridere insieme “mette pace” nel cuore di chi ascolta. L’ironia e l’autoironia sono un forte antidoto al conflitto: finché ci si prende in giro, anche se siamo diversi, non si trascende, non si passa mai alle mani. Se ridiamo insieme, ogni contrasto mostra la sua parte buffa, a volte comica. E questo può servirci a superare pregiudizi, a farci immuni dai fanatismi. Lo spettacolo coinvolge Giufà nelle sue avventure più buffe e più famose, alle prese con la madre, con sei asini, con una statua di gesso e infine con una giovanissima fidanzata.
Venerdì 8 dicembre (ore 17:30 – ingresso 5 euro) la rassegna si concluderà con Pulcinella dalla brace alla padella di Massimiliano Massari e l’associazione Burattini al chiar di luna. Nello spettacolo Pulcinella è alle prese con una delle sue mirabolanti avventure. Sua moglie Teresina, gli chiede di portarle un preparato miracoloso che rende le donne più belle. Non è però possibile trovarlo, perché non è ancora in commercio. Caparbiamente Teresina lo vuole a tutti i costi e Pulcinella è costretto a mettersi in cammino per cercarlo. Incontrerà, così, una serie di personaggi che un po’ per caso e un po’ per fortuna, lo faranno approdare da una figura inquietante che finalmente gli darà il preparato. Ma questa pozione non è esattamente ciò che Teresina si aspetta di avere. La storia continua e le sorprese non finiscono.
Dal 3 al 10 dicembre dalle 10 alle 19:30 (ingresso libero) le sale del Convitto Palmieri ospiteranno anche “Bagliori d’Ombra – Dalla luce del sole al cinema digitale”. Il percorso espositivo si apre con una Mostra di sagome di teatri d’ombre orientali e occidentali. Dapprima è nata la luce del sole. La luce, il mezzo segreto a cui il mondo si è affidato sin dagli albori dell’umanità per disegnare le ombre, quelle ombre allungate, nitide, oblique, storte, piccole e grandi di alberi e animali. Poi comparve l’uomo e da quel momento l’ombra è diventata un accessorio inscindibile della nostra persona, un io visibile e invisibile che ci accompagna silenzioso e leggero. La mostra è stata ideata per far conoscere al pubblico il mondo delle sagome animate, attraverso un allestimento che permette di apprezzare e riscoprire un’arte che ha stimolato i discorsi e la fantasia di filosofi, religiosi, scienziati, occupando un importante ruolo nel campo dell’arte, dello spettacolo e della letteratura. Si potranno apprezzare le sagome del teatro d’ombre indonesiano (Wayang Kulit) e cinese, i grotteschi personaggi del Karagoz turco e del Karaghiozis greco, le ottocentesche silhouettes nere francesi e altre figure del mondo d’ombre a cura del Teatro Le Giravolte. Dal teatro delle ombre al cinema delle origini fino alle attuali tecniche di diffusione e proiezione di immagini digitali, la mostra propone la “Le avventure del Principe Achmed” di Lotte Reiniger, considerato il primo cartone animato della storia della pellicola in celluloide, realizzato nel 1925 usando ombre ritagliate e utilizzando in modo rudimentale il colore sulla pellicola, vari frammenti di cinema muto e il corto Spectrum di Franz Padula.