TARANTO – Il «Pinocchio» in scena domenica 10 dicembre (ore 18) all’Auditorium TaTà di Taranto, per la stagione «Favole & Tamburi» del Crest sostenuta dalla Regione Puglia, è uno spettacolo «cult» della compagnia Teatro del Drago fondata dai Monticelli, una delle più antiche famiglie d’arte di spettacolo nel settore dei burattini e delle marionette. E nel capoluogo ionico arriva sull’onda delle oltre mille repliche con cui la storica produzione ha fatto il giro del mondo. Nel «Pinocchio» della compagnia ravennate c’è il marchio di fabbrica di un percorso artistico basato su una drammaturgia per immagini e un’originale tecnica di «animazione a vista» ormai diventati inconfondibili, che fanno di quest’allestimento uno spettacolo magico in cui immagini, musica e teatro di figura si fondono in un’atmosfera giocosa e piena di colore, animata da Mariasole Brusa, Roberta Colombo, Andrea Monticelli e Gianluca Palma.
È il grande circo di Pinocchio, con le scene e i pupazzi ispirati alle immagini di Alain Letort, artista francese che ha reso omaggio al famoso burattino di legno creando dodici tavole a china, colorate in seguito da Gianni Plazzi. La trama rispecchia i personaggi dei disegni, Geppetto, il Gatto e la Volpe, la Fatina, Mangiafuoco, attraverso quadri e scene indipendenti, come se si trattasse di un collage col quale ripercorrere visivamente la famosa storia di Collodi.
L’intero spettacolo si svolge nella parte centrale del palco, dove lo spazio teatrale ospita di volta in volta gli scarni elementi scenici, la porta, il teatro dei burattini, l’albero, il circo. In quello stesso spazio si muovono gli attori, accompagnatori fissi dei pupazzi, in un’animazione senza veli che è ormai parte integrante dell’espressione e della ricerca condotta negli ultimi anni dalla compagnia. Così, i quattro attori diventano fondamento stesso dell’azione scenica, con il loro ingresso in carne ed ossa nel circo colorato della favola di «Pinocchio», accompagnata da una colonna sonora composta ed eseguita dal gruppo Morrigan’s Wake e da Claudio Capucci.
Direttori artistici della compagnia sono i fratelli Mauro e Andrea Monticelli, rappresentanti della quinta generazione di un’ininterrotta tradizione che affonda le radici a metà dell’Ottocento. Conosciuta dal 1979 come Teatro del Drago, la famiglia Monticelli ha saputo compiere negli ultimi tre decenni un percorso creativo di genere contemporaneo, che ha affiancato alla produzione strettamente legata alla tradizione. L’attività si svolge, infatti, su due versanti: quello degli spettacoli con burattini e materiali della collezione Monticelli e quello della ricerca attraverso produzioni di teatro di figura contemporaneo in cui si concretizza una personale linea artistica, originale sia nell’impiego dei materiali che nelle tecniche di animazione, proprio come accade in questo «Pinocchio».
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 18. Biglietti 7 euro.