“Libri in Puglia” al Nomine Rosae di Castellaneta

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Per il progetto “Libri di Puglia”, venerdì 15 dicembre alle 18,30, il Nomine Rosae Cafè di Castellaneta (via del Mercato, 59), presenta il thriller satirico di Silvano Trevisani. “Cosa sarei senza di me!?”, edizioni Radici Future.

Introduce e coordina Oronzo D’Amuri, docente, dialoga con l’autore il giornalista Gianni Svaldi, già direttore del “Corriere del giorno di Puglia e Lucania”.

Il romanzo di Trevisani, giornalista e scrittore, autori di numerosi libri di saggistica, narrativa, poesia e arte, narra le esilaranti avventure di un parlamentare italiano che si barcamena nella pratica politica, portandosi dietro la sua totale inadeguatezza e trovandosi immerso in questioni molto più grandi di lui.

Trevisani riprende in questo nuovo romanzo, il personaggio che aveva già raccontato, oltre vent’anni fa, in “Lo norevole”, del quale aveva scritto un’entusiastica prefazione Vincenzo Mollica, attualizzandone l’ambientazione e il quadro politico, sempre improntati a una satira acidula. Del resto, come leggiamo sulla Treccani, “l’ironia… può avere lo scopo di deridere scherzosamente o anche in modo offensivo, di rimproverare bonariamente, di correggere, e può essere anche una constatazione dolorosa dei fatti…”. Spesso la satira è una sorta di resa della verità di fronte all’indifferenza.

Il racconto si apre in una veglia funebre nella quale il protagonista, l’onorevole Eupremio Spezzazappa, piange la scomparsa dell’amico Alberto, morto suicida. Piange per modo dire perché la veglia è una sorta di veglione esilarante in cui vengono a galla caratteri e segreti dei protagonisti. La figura del defunto Alberto, piena di contraddizioni, e le sue misteriose vicende fanno da sfondo a un’avventura politico/poliziesca che diventa sempre più intricata, piena di personaggi “simbolo”, tra i quali persino il nostro onorevole mostrerà di aver maturato una sua coscienza morale.

“Le vicende qui narrate – si legge nelle avvertenze riportate sulla copertina – non sono propriamente vere, ma neppure del tutto false, insomma, se credete di aver individuato nel racconto persone a voi note è probabile che ci abbiate azzeccato, ma non siete autorizzati ad andarlo a dire in giro. L’autore si rende anche conto che i personaggi politici qui raccontati potranno risultare meno divertenti di quelli reali, ma a quelli inventati ha voluto riservare un po’ di credibilità. Comunque per l’individuazione di fatti e personaggi, fortemente auspicata, potete metterci del vostro”.