“Il Grinch che rubò il Natale” domenica 17 dicembre al Teatro Comunale “Nicola Resta” di Massafra

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MASSAFRA (Taranto) – Una commedia fantastica natalizia liberamente tratta dal fumetto Il Grinch di Dr. Seuss.

Domenica 17 dicembre in scena a Massafra la compagnia Onirica Teatro con Il Grinch che rubò il Natale, per la stagione per famiglie L’albero delle storie, a cura del Teatro delle Forche. Un appuntamento per La Scena dei Ragazzi 2023/2024, realizzato con Comune di Massafra e Teatro Pubblico Pugliese.

 

Al Teatro Comunale “N. Resta” in Piazza Garibaldi. Ingresso ore 17.30, sipario ore 18.00. Biglietto: 5 euro.

Posti limitati e prenotazione obbligatoria al numero 324.610.3258 (10-12.30 / 16-19)

 

Età consigliata: dai 5 anni in su

Adattamento teatrale e regia di Vito Latorre

Con Gabriella Altomare, Mariapia Autorino, Martina Campanozzi, Davide De Marco, Vito Latorre e Antonio Repole

Costumi di Angela Gassi

Maschere in cuoio di Graziano Viale Safir

Scenografie di Davide Sciascia

Organizzazione           Rosanna Cassano, Silvana Pignataro

 

Nel paese di Chinonsò, abitato dai Nonsochì, a tutti piace molto il Natale. L’unica creatura che, invece, lo detesta è il Grinch, un misantropo verde che vive in una montagna di rifiuti insieme al suo cane Max.

Cindy Chi Lou, una bambina di sei anni, crede che durante questa festa tutti si concentrino troppo sui doni e sui festeggiamenti invece che sulle relazioni personali e sui valori più profondi della Natività: spinta dalla voglia di conoscere il Grinch e di capire perché odia il Natale inizia a fare ricerche sul suo conto e incontra le sue zie scoprendo il suo passato…

 

Note di Regia:

La messinscena, ricca di personaggi simpatici, stravaganti e fantasiosi, scorre lieta e movimenta tra musiche, luminarie, clownerie ed altre gags comiche, divertendo i bambini e, al contempo, in maniera semplice e chiara, portandoli a riflettere su due temi: il consumismo del Natale e il bullismo fra i banchi di scuola. È conservato l’intento dell’autore del fumetto Seuss di fare del personaggio immaginario del Grinch un mezzo per una critica alla eccessiva commercializzazione del Natale e più in generale al consumismo e allo sciupìo, mettendo in primo piano il carattere scontroso e solitario del Grinch, senza spiegare le ragioni della genesi di una presa di coscienza tanto profonda. In questo adattamento, in aggiunta, si ipotizza che, alla base di questa ostilità verso la festa del Natale vi sia un trauma adolescenziale maturato a scuola per colpa di compagni-bulli che tuttavia, troverà, un riscatto di tutti proprio nella Natività e nel suo significato più profondo. Con lo spirito anti-natalizio del personaggio seguito dalla trasformazione nella mattina di Natale, si conferma nel personaggio del Grinch, una somiglianza con Scrooge della novella Canto di Natale di Charles Dickens del 1843, rimandando ad approfondimenti scolastici e letterari il confronto fra i due.