NOICATTARO (Bari) – Il fuoco che celebra l’arrivo della primavera, che unisce le famiglie davanti a una fede, a una tradizione popolare che affonda le sue radici nella storia più antica. Partono a marzo i Rituali nojani del fuoco, con un appuntamento atteso da residenti e turisti a Noicattaro: i falò di San Giuseppe. Anche per l’edizione 2024, il 18 marzo è in programma un evento che si dispiega tra riti, spettacoli e sapori, per una notte che è simbolo di rinascita, richiamando i messaggi pasquali della resurrezione di Cristo.
E per l’occasione il centro storico del borgo si fa dalle 19 epicentro delle iniziative organizzate dalla Parrocchia Santa Maria della pace e da Wonderland Eventi. In concomitanza con l’accensione dei fuochi nel piazzale della Chiesa madre, a largo Sacro cuore e largo Pagano, si potranno degustare le tipicità gastronomiche nojane negli stand aperti per l’occasione. Anche questa una tradizione popolare che si rinnova: ritroveremo così ‘U Cucniedd’, piatto della cucina povera che le famiglie erano solite preparare nel giorno dedicato a San Giuseppe, realizzato con i residui crudi delle dispense o delle botteghe, di legumi o pasta avanzata, che veniva cotta in un paiolo denominato ‘La Calaredd’
A partire dalle 19.30, poi, il fuoco è ancora protagonista attraverso l’arte circense, con spettacoli che terranno con il fiato sospeso grandi e piccini, prima a largo Pagano e poi, dalle 20, in via Madre Chiesa.
A chiudere le iniziative della serata alle 21, il concerto della band Le radici del sud. Protagonisti i ritmi vorticosi della Pizzica e della Taranta, per far ballare tutti i presenti in piazza Umberto con sonorità trasmesse di generazione in generazione e che, come per il rito del falò, segna una connessione continua tra passato e presente.
Anche l’edizione 2024 dei Rituali nojani del fuoco vede riconoscimento della Regione Puglia, che le ha inserite nel Registro dei rituali festivi legati al fuoco, istituito nel 2019. Quest’anno si rinnova poi la collaborazione con i comuni di Corato e Quasano, nell’ottica di una reciproca promozione degli eventi della tradizione popolare, ovvero ‘Jò-a-jò’ – il tradizionale falò di Santa Lucia a Corato – e della ‘Notte dei fornai’ a Toritto, entrambe in programma a dicembre.