MASSAFRA (Taranto) – Domenica 21 aprile ultimo appuntamento della stagione con il teatro per famiglie dell’”Albero delle Storie”! La rassegna curata dal Teatro delle Forche saluta il suo affezionato pubblico con uno degli spettacoli più apprezzati e premiati dell’annata, per la Scena dei Ragazzi 2023/2024 in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
L’ORSO FELICE
produzione Pilar Ternera / Nuovo Teatro delle Commedie / Compagnia Dimitri/Canessa
di e con Elisa Canessa e Federico Dimitri
tratto da L’orso che non c’era di Oren Lavie
costume dell’Orso: Gisella Butera, Matilde Gori e Chiara Manetti
dai 3 anni
VINCITORE IN-BOX VERDE 2023
MENZIONE OSSERVATORIO CRITICO IN-BOX VERDE 2023
MIGLIOR SPETTACOLO YOUNG AND KIDS AL FIT-FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL TEATRO DI LUGANO 2023
Ingresso al Teatro Comunale “Nicola Resta” in Piazza Garibaldi dalle 17.30, inizio ore 18.
Sono accettate Carta del Docente e Bonus Cultura 18App
POSTI LIMITATI E PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA AL 324.610.3258 (10-12.30 / 16-19)
“…tutti sanno che gli orsi si grattano quando sentono prurito, ma non molte persone sanno che i pruriti si grattano… perché sono orsi! E più il prurito si grattava, più diventava un orso. Finché dove prima non c’era nessun orso, fece la sua comparsa un orso che non c’era!”
Il nostro Orso, dovete sapere, è un orso molto particolare… Innanzitutto, è un orso che ora c’è ma che prima non c’era. O meglio, prima c’era, ma era un prurito! Inoltre, è un orso che si fa molte domande. Un curioso – si direbbe – o forse un filosofo, e quando non se le fa, a fargliele sono dei biglietti trovati nelle tasche (non sapete che gli orsi hanno le tasche???):
«TU SEI ME?» Ma che domanda difficile per un Orso che fino a tre minuti prima era soltanto un prurito!!!
Il nostro protagonista però ha degli indizi: «1. sono un orso molto gentile 2. sono un orso felice 3. e anche molto bello» e a partire da questi inizia la sua ricerca di sé. Il viaggio si snoda tra alberi che crescono se non li guardi (o no?), tra silenzi piccoli, grandi, antichi e silenzi silenziosi, facendo tappa per conoscere personaggi assurdi («un grosso morbido divano con la personalità di una mucca») che già ti conoscono, o forse no, e che consegnano al nostro protagonista un pezzetto di sé stesso e lo accompagneranno alla scoperta del pensiero e della felicità.
Lo spettacolo, tratto da L’orso che non c’era di Oren Lavie, indaga il tema dell’identità in modo poetico e leggero, come solo un Orso Felice può fare.