Trame contemporanee 2024, diciassette appuntamenti per il festival di drammaturgia contemporanea organizzato dalla Compagnia Malalingua a Molfetta

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Nel cuore della drammaturgia contemporanea. Con tanti ospiti, coproduzioni e sinergie multidisciplinari, prime regionali, proposte che guardano al teatro-performance internazionale, laboratori, senza dimenticare il legame con il territorio e con le migliori realtà teatrali che lo abitano.

La terza edizione di Trame Contemporanee (23 maggio- 21 luglio), il festival teatrale a cura della compagnia Malalingua con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Puglia, con la direzione artistica di Marianna de Pinto e Marco Grossi, si articola in 17 appuntamenti che attraverseranno l’intera città di Molfetta e toccheranno anche Bisceglie, in collaborazione con la libreria Vecchie Segherie Mastrototaro, e altri comuni della provincia Bat, per la sezione Trame contemporanee al tempo dei piccoli realizzata in collaborazione con il Festival La città bambina a cura di Kuziba e sQuola Garibaldi.

“Trame Contemporanee è una festa dedicata al teatro, alle arti performative e a quella pratica seducente, dirompente e inarrestabile che è la scrittura per la scena – spiegano Marianna De Pinto e Marco Grossi – la parola che si fa viva per raccontare un presente ricco di contraddizioni e di domande. È l’occasione per esplorare punti di vista diversi e per arricchire il bagaglio dei nostri dubbi. Un cartellone ricchissimo di eventi, con tanti ospiti nazionali e internazionali, percorsi di formazione e tante occasioni di incontro. Tutto questo è Trame Contemporanee, un festival giovane che ha davvero tanta, tanta voglia di crescere.”

L’ educazione sentimentale è al centro della scena, come filo conduttore tra gli spettacoli di quest’anno, uno sguardo particolare e originale sul privato, sulla sfera intima delle emozioni e sui suoi riflessi in ambito affettivo e relazionale, un tema tra i più urgenti e risonanti del vivere contemporaneo.

Trame Contemporanee 2024 è possibile grazie al sostegno di MIC Direzione generale spettacolo e Regione Puglia. Progetto finanziato dall’Unione Europea-Next Generation EU; con il sostegno del Mic Direzione generale Spettacolo; Boarding Pass 2024.

PROGRAMMA

Il festival si apre il 23 e 24 maggio alla Cittadella degli Artisti di Molfetta con “Old Fools” del britannico Tristan Bernays, per la regia di Silvio Peroni, una produzione della Compagnia Malalingua con Marianna de Pinto e Marco Grossi, nei panni di Viv e Tom: un incontro casuale, un ballo che diventa un vortice di ricordi intensi, frammenti che scandiscono le tappe di una vita, dalla prima scintilla fino all’ultimo momento insieme. Un appassionante movimento narrativo che mescola e confonde il tempo, seguendo il ritmo e le dissonanze inevitabili di una storia d’amore come tante.

Di particolare rilevanza, la presenza nel cartellone di Trame Contemporanee 2024 di Muta Imago, progetto di ricerca artistica e compagnia teatrale, attiva tra Roma e Bruxelles. Il 6 giugno nel Parco Archeologico di Santa Geffa a Trani, in collaborazione con Cavo Fest, andrà in scena il loro lavoro itinerante e interattivo “La Frontiera”, racconto sci-fi che muove dalle caratteristiche del luogo che lo ospita, il viaggio nel tempo di un uomo e una donna che si muovono alla ricerca del loro io passato e futuro. Riccardo Fazi e Claudia Sorace (anche tra i protagonisti della nuova sezione Lab), fondatori della compagnia, tornano in scena per generare un formato inedito di spettacolo che si muove a cavallo tra lecture, performance, podcast live, reading e concerto e che cerca di far dialogare al meglio le diverse linee di ricerca che la compagnia ha attraversato negli ultimi anni: il lavoro sul suono, la site-specificity dei progetti, la riflessione sul Tempo e sulla relazione che, in quanto esseri umani, intrecciamo con esso.

Al Teatro Babilonia, il 15 giugno, il festival apre uno squarcio sulle sperimentazioni intorno al corpo grazie a Jaqueline Bulnés, coreografa e danzatrice cubana-americana della Martha Graham Company, e al compositore danese Niklas Emborg Gjersøe. “D.O.S.E. Anatomic Sound” è una performance dal carattere fortemente interattivo, una conversazione tra danzatrice e compositore, entrambi in profonda sinergia con il pubblico. Un body unico progettato specificamente per registrare il respiro, il battito cardiaco e il ritmo coreografico dei gesti della performer a costruire un viaggio fisico ed emotivo che combina movimento, voce e musica elettronica, una narrazione di liberazione dai condizionamenti della società.

Tra le prime regionali in programma, il 14 giugno alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie, “Amleto di nessuno (Hamlet of no one)” di Nassim Solemainpour a cura di Bruno Fornasari del Teatro dei Filodrammatici di Milano. Una meditazione piena di sorprese su un autore italiano che affronta la lenta perdita della vista, la paura di non poter più vedere il mondo e il fatto di dover scrivere un adattamento di Amleto commissionato da un teatro di Mosca. Unici interpreti, un registratore e il pubblico stesso, che dovrà scoprire cosa sia realtà e cosa finzione, in un continuo gioco con il destino tra essere e non essere. Lo spettacolo sarà preceduto da “Le lingue dell’amore”, di e con la grande scrittrice Chiara Gamberale, un cammino di esplorazione attraverso i misteri di una lingua che ogni giorno reinventiamo e che forse solo la letteratura può aiutarci a capire davvero.

E ancora, per la prima volta in Puglia, il 16 giugno alla Cittadella degli Artisti, arriva “Il mistero buffo” del premio Nobel Dario Fo, nella felicissima interpretazione di Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri. Una riproposizione targata Teatro Stabile di Torino da oltre 200 repliche in Italia e nel mondo: l’attore è solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale.

All’Eremo Club, l’8 giugno, spazio alle riflessioni sulla società e sulla politica italiana di “Un giorno come un altro”, spettacolo scritto e diretto da uno degli autori di Boris, Giacomo Ciarrapico, con due degli interpreti della serie di culto, Luca Amorosino e Carlo De Ruggieri. Un seggio elettorale nel giorno in cui Godot sono gli italiani e l’astensione raggiunge livelli quasi assoluti. Due scrutatori, tra loro sconosciuti, costretti ad una convivenza forzata e ad una reciproca mal sopportazione. La serata proseguirà con un dj set et a cura di Fabio Ricciuti e Marco Cassanelli.

Al Chiostro San Domenico, il 7 giugno, sarà la volta di “La malattia dell’ostrica”, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato, nuovo spettacolo dello scrittore, attore e videomaker Claudio Morici, alle prese con l’interesse per la scrittura di suo figlio. Ma, dopo aver studiato decine di biografie per un programma tv, Claudio ha una sorta di illuminazione: gli scrittori sono tutti matti. Hanno subito guerre mondiali, miseria, traumi infantili, hanno avuto genitori terribili, come minimo un paio di grandi amori non corrisposti. Gente che sta malissimo, insomma. Che fare con suo figlio, quindi?

In coproduzione con Coop. Crest di Taranto, con il sostegno del Trac Centro di residenza artistica pugliese_progetto 2022, nasce “A me m’ha rovinato la guera” di Arianna Gambaccini e Michele Cipriani, che debutterà alla Cittadella degli Artisti il 29 e 30 giugno.  Tra macchiette, sketch, e canzoni d’autore, un omaggio al mondo dell’avanspettacolo che ha saputo trasformare la sofferenza e la fame in una risata collettiva, popolare e liberatoria.

In programma, il 29 e 30 maggio al Teatro Babilonia anche la mise en espace del testo “Lockdown” di Alessandra Mortelliti e Fabrizio Lombardo, che indagherà in modo originale le implicazioni sulla sfera emotiva delle ancora troppo recenti restrizioni pandemiche che tutti abbiamo vissuto. Altra coproduzione nel cartellone di Trame Contemporanee 2024, sarà “LinkedI’m” (9 giugno, Teatro Babilonia) un progetto di ricerca biennale curato dalla Compagnia Anomalia in coproduzione con la Compagnia Malalingua.

Ospiti, anche “La zia d’America” (31 maggio, Teatro Babilonia) di Leonardo Sciascia, nella rilettura della Compagnia Diaghilev, adattamento di Fabrizio Catalano; regia e interpretazione di Paolo Panaro e “Mi separo”, (4 luglio, Anfiteatro di Ponente), lo spettacolo comico dei record (340 repliche in quasi 4 anni) sulle dinamiche della vita matrimoniale firmato dalla Compagnia Piccola Ribalta di Franco Spadaro, assoluto mattatore in scena.

Chiuderà il festival, il 13 e 14 luglio nel Chiostro di San Domenico, la nuova proposta di Malalingua, dedicata al teatro musicale “Ma l’amore no” scritto e diretto da Marco Grossi con Maurizio Semeraro e Monica De Giuseppe e le musiche eseguite dal vivo dal maestro Alberto Iovene. Una commedia musicale dedicata alla canzone melodica italiana degli anni ’30, ’40 e ’50, in una girandola vorticosa di citazioni, stralci di varietà, vecchi cantanti, divi del cinema, film melodrammatici, fotoromanzi e soprattutto le vecchie canzoni a far da cornice alla storia d’amore dei due protagonisti, in un’Italia in piena rinascita.

TRAME CONTEMPORANEE AL TEMPO DEI PICCOLI

Novità dell’edizione 2024 del festival, in collaborazione con il Festival La città bambina a cura di Kuziba e sQuola Garibaldi è la sezione Trame Contemporanee al tempo dei piccoli dedicata alla drammaturgia contemporanea per le nuove generazioni.

Quattro appuntamenti a partire dal 31 maggio nell’Auditorium della scuola media Cotugno a di Ruvo di Puglia con “Q come scuola” scritto e diretto da Luca Chieregato con Rossella Guidotti. Una scuola con la Q è ciò che Giovanna desidera, vale a dire la scuola che ci vorrebbe per disegnare un mondo bellissimo, pieno di felicità, per smettere di pensare che siamo nati per stare semplicemente al nostro posto. Un inno alla libertà e alla vitalità.

Il 4 giugno a Terlizzi sarà la volta di “Arturo” di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, spettacolo, vincitore del Premio Scenario Infanzia 2020 e del Premio della Critica FringeMI 2022, che lavora creativamente sul tema del rapporto con i propri padri, trasformando l’autobiografia in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.

Si prosegue il 22 giugno nella Villa comunale di Andria con “Humana Foresta”, performance esperienziale in natura alla scoperta degli spazi naturali, dei luoghi della memoria nei quali la natura ci parla, in cui la fascinazione performativa si mescola all’esperienza personale. Produzione della Compagnia teatrale Petra; ideazione e regia di Antonella Lallorenzi e Raffaella Giancipoli, con Antonella Lallorenzi.

 

In chiusura, il 23 giugno, nella Sala consiliare del Comune di Andria, “Spaiderman” di e con Giacomo Dimase, spettacolo scritto per tutti i bambini invisibili, per tutti gli adolescenti che si ritroveranno a piangere alla fine, mentre stanno ancora ridendo delle battute precedenti. Una produzione Armamaxa Teatro, realizzato con il sostegno di TRAC – Teatri di Residenza Artistiche Contemporanea con la cura della drammaturgia e della messa in scena di Enrico Messina.

 

 

TRAME CONTEMPORANEE LAB

La seconda novità all’interno del programma di Trame Contemporanee 2024 è rappresentata dalla sezione LAB, con laboratori rivolti a professionisti nell’ambito del teatro e delle arti performative che si terranno al Teatro Babilonia, a Molfetta. Info: info@tramecontemporanee.it o al 351/8528404.

“Mindful Acting” (dal 3 al 5 giugno) Workshop di alta formazione in cui i partecipanti esploreranno un training sulla recitazione consapevole attraverso sessioni incentrate sulla consapevolezza di sé, sulla presenza incarnata e sulla connessione emotiva. Integrando mindfulness e psicologia umanistica, si lavorerà sul perfezionamento delle capacità recitative e sulla promozione di una più profonda comprensione di sé stessi e del proprio mestiere. Conduce Daniel Bradford, attore, regista e fondatore del centro di Mindful Acting a Manchester e direttore artistico della società di produzione teatrale e cinematografica Play With Fire Productions.

“Scritto sul corpo” (17 – 18 – 19 – 20 – 21 giugno) Laboratorio che unisce danza, scrittura e fotografia in un percorso di ricerca sulla propria identità come percezione di sé tridimensionale composta da parola, immagine e movimento oltre al lavoro sull’autoritratto fotografico e la narrazione di sé attraverso la scrittura. Conducono Jacqueline Bulnés, coreografa e direttrice di movimento americana e Cristina Ki Casini, filmmaker, autrice e insegnante.

“Creavità” (15 giugno, Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie) è lo spazio di orientamento creativo fondato e diretto dalla scrittrice Chiara Gamberale, che presenta un percorso immersivo durante il quale – intrecciando i fili delle emozioni attraverso la scrittura creativa, la danza e l’arte – ogni partecipante sarà invitato a tessere parole, pensieri, corpi e visioni nuove per vestire la versione più creativa – e quindi più autentica – di noi, e andare così incontro all’altro. I laboratori saranno tenuti, oltre che da Chiara Gamberale, anche da Davide Manico (danzatore, coreografo e storyteller) e da Sabina D’Angelosante (pittrice e ricercatrice d’arte).

“Tempo, corpo e identità” (dal 19 al 21 luglio) sarà un laboratorio pratico per attori e attrici intorno a Il Giardino dei Ciliegi di Anton Cechov e alla possibilità di muoversi nel tempo a partire dal proprio presente. A condurre, Claudia Sorace, regista e direttrice artistica di Muta Imago.