BARI – Da domani, venerdì 17 maggio, fino a mercoledì 22 maggio, la sala dell’ex tesoreria comunale di Palazzo di Città ospiterà una mostra che racconta la storia sportiva di Bari. L’esposizione, che sarà visitabile dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 20, raccoglie cimeli, maglie storiche, bandiere, trofei, foto d’epoca e altri oggetti che ricordano alcune delle pagine sportive più importanti della città, raccolti dall’associazione “Il Tedoforo”.
La mostra è stata presentata questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo di Città, durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente del Consiglio comunale, il presidente della Commissione speciale permanente per la Trasparenza e il Controllo strategico, il manager dello sport Pierfrancesco Romanelli, il presidente dell’associazione “Il Tedoforo” Vito Antonacci, il delegato provinciale del Coni e presidente del Comitato Regionale Puglia della Federazione italiana di Ginnastica Lorenzo Cellamare, il presidente dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport Gaetano Campione, il presidente di ANSMes (Associazione Nazionale Stelle, Palme e Collari d’Oro al Merito del CONI e del CIP) Bari Franco De Lucia e altri ospiti.
A margine della presentazione, sono state consegnate delle targhe di riconoscimento della Città di Bari che celebrano i protagonisti di alcune della pagine più importanti della storia sportiva della città e del territorio. Le targhe sono state dedicate a: Agnese Barbone Simmi, maestra di karate; Vittorio Brandi, tedoforo dei Giochi Olimpici di Londra 2012 e ai Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018; Francesco Capocasale (alla memoria), bandiera del Bari da calciatore e allenatore; Biagio Catalano (alla memoria), bandiera del Bari calcio, definito “il Sivori del Sud”; Nicoletta Crocitto (alla memoria), campionessa di pallacanestro, prima giocatrice pugliese a vestire la maglia azzurra; Peppino Cusmai (alla memoria), protagonista del tifo calcistico barese; Francesco Frasca, campione di hockey su pista, protagonista nei campionati italiani e in nazionale; Pietro Lombardi (alla memoria), campione olimpico di lotta greco-romana ai giochi di Londra 1948; Michele Piccirillo, campione del mondo di pugilato per la categoria pesi welter; Paolo Pinto (alla memoria), campione di nuoto di fondo in acque libere, protagonista di numerosi record di traversate; Ciccio Portoghese (alla memoria), allenatore e punto di riferimento del movimento pugilistico pugliese; Ruggero Verroca, più volte campione del mondo di canottaggio nel doppio pesi leggeri; Nicoletta Virgintino, campionessa di tennis, medaglia di bronzo ai Giochi del Mediterraneo 1983. Una targa di riconoscimento, inoltre, sarà consegnata nei prossimi giorni al professor Gianni Antonucci, storico del Bari.
“Il senso di questa manifestazione e di questa mostra è quello di celebrare, riunendoli in uno stesso luogo, tanti ricordi sportivi della nostra città – ha sottolineato Pierfrancesco Romanelli -. Non è stato facile selezionare i cimeli, perché le storie da raccontare sono davvero tante. Ma è stato importante farlo, perché il senso di costruire una mostra è proprio quello di ricordare assieme tante pagine e tanti protagonisti che spesso vengono celebrati individualmente, ma che in realtà fanno parte di una grande storia collettiva, che è poi la storia di Bari. Ringrazio, quindi, le campionesse e i campioni, le istituzioni, le associazioni e tutte le realtà che hanno collaborato all’interno di questo progetto. In questa occasione, con lo stesso spirito che anima questa mostra, vorrei ricordare un’idea alla quale in tanti teniamo molto, che è quella di avere qui a Bari un vero e proprio Museo permanente dello sport. Credo che sia importante rilanciare un percorso collettivo che deve vederci tutte e tutti fare squadra, per il bene di Bari, per arrivare ad avere un contenitore importante di questo tipo, di cui beneficerebbe tutta la nostra città. Simbolicamente, per sottolineare l’importanza di questa idea e di questo progetto, abbiamo voluto portare qui oggi con noi quella che potrebbe essere la mascotte del Museo, realizzata da Giuseppe Altieri, maestro figulo di Rutigliano: l’abbiamo voluta chiamare “Teddy” perché rappresenta la figura di un tedoforo, e perché un nome internazionale richiama, un po’scherzosamente, quella che secondo noi dovrebbe essere la vocazione del Museo: una vocazione internazionale e aperta al mondo, proprio come l’anima della nostra città”.
“Sono contento che oggi qui con noi ci siano tante campionesse e tanti campioni della nostra città – ha proseguito Vito Antonacci -. Con molti di loro abbiamo lavorato assieme per raccogliere foto, maglie, cimeli e altri ricordi che speriamo possano ispirare tante persone e rendere sempre più forte e più salda in tutti noi la memoria di tante gloriose pagine sportive che rappresentano altrettanti pezzi importanti della storia di Bari. Ringrazio, quindi, tutte le istituzioni e le persone che hanno collaborato con noi per realizzare questo progetto, e vi aspettiamo numerosi qui a Palazzo di Città”.
“Condivido e sostengo pienamente gli obiettivi di questa mostra ospitata a Palazzo di Città, che contribuirà a rafforzare la memoria di tante belle imprese sportive legate a Bari – ha affermato Lorenzo Cellamare -. È importante ricordarle, ancor più alle generazioni più giovani. Infatti, come presidente del Comitato Regionale Puglia della Federazione italiana di Ginnastica, spesso mi capita di sottolineare come siano ancora troppo poco ricordate le imprese del ginnasta barese Francesco Martino, che cento anni fa, alle Olimpiadi di Parigi del 1924, vinse due medaglie d’oro, una individuale negli anelli, l’altra nel concorso a squadre. Far conoscere queste storie vuol dire diffondere sempre più l’idea che lo sport non è solo una pratica agonistica ma anche un’attività per tutte e per tutti, diffusa nelle strade e nelle piazze delle nostre città. Un obiettivo che deve sempre vederci collaborare tutti assieme: istituzioni, società e associazioni del settore”.
“Siamo tutti custodi della memoria delle imprese di tante campionesse e tanti campioni baresi, e per questo è importante realizzare iniziative come la mostra che oggi presentiamo e costruire luoghi fisici che custodiscano questi ricordi così importanti – ha aggiunto Gaetano Campione -. Come sezione di Bari dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, nelle scorse settimane abbiamo realizzato una mostra fotografica, aperta al pubblico all’interno della rassegna Expolevante, che con gli scatti raccolti intende celebrare proprio l’impresa di Francesco Martino a cento anni dai suoi trionfi a Parigi, con uno spirito, quindi, assolutamente affine a quello che ha animato la mostra che sarà ospitata in questi giorni qui a Palazzo di Città. Sono, questi, obiettivi per i quali è importante mettere a disposizione il proprio tempo e il proprio impegno, a beneficio di tutta la città”.
“Oggi sono qui per rappresentare un’associazione, ANSMes, che è nata a Bari e poi ha conosciuto un’importante estensione a livello nazionale – ha concluso Franco De Lucia -. Il nostro obiettivo è quello di promuovere lo sport in ogni settore della società, dai giovani agli anziani, e in ogni aspetto, formativo, culturale e agonistico. Per questo, siamo felici di sostenere questa iniziativa che celebra storie di assoluto valore dello sport barese e che cerca di proiettare nel presente e nel futuro messaggi e valori positivi del passato. Storie che sono d’esempio per tutti e che ci ricordano quanto sia importante custodire la memoria e sostenere l’impegno di tutte le realtà del settore a favore di ogni disciplina sportiva”.