CASTROMEDIANO DI LECCE – “Attraverso. Territorio e scultura” è il titolo della giornata di studi promossa dal Museo Castromediano di Lecce per la giornata del 25 maggio. Il convegno è ideato e curato da Maria Giovanna Mancini, docente associata di Storia dell’arte presso l’Università di Bari e si avvale oltre che patrocinio del Dipartimento di Beni Culturali dell’Ateneo barese, di quello dell’Università del Salento, dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, della Provincia e del Comune di Lecce. Scopo del progetto è di riflettere sulla complessità delle pratiche dello spazio pubblico partire da alcune suggestioni provenienti dalla scultura monumentale contemporanea installata nello spazio pubblico per indagare quelle pratiche artistiche che istituiscono un rinnovato rapporto con i significati dei luoghi, intesi come spazi antropologici e sociali e non esclusivamente architettonici, che propongono forme inedite nello spazio della città.
Uscire fuori dai confini canonici del museo, non soltanto in termini metaforici: è questa una delle missioni primarie del Polo biblio-museale di Lecce, che attraverso la propria programmazione si sta contrassegnando da anni come luogo perennemente disponibile ai bisogni delle comunità, anche grazie alle mostre che periodicamente si avvicendano sul perimetro esterno del Museo Castromediano per vivere una relazione costante e aperta con lo spazio urbano, notte e giorno in stretta connessione con i ritmi del quotidiano.
Con il riferimento al dibattito sollecitato dagli artisti intorno alle forme artistiche relazionali del cosiddetto “New Genre of Public Art”, si riflette sui i temi del monumentalismo e del suo superamento in rapporto alle specificità del territorio. Sperimentando nuove proposte anti-monumentali la scultura permanente nello spazio pubblico, ormai slegata dalla funzione celebrativa, persiste nelle città come dispositivo di relazione tra i pubblici diversi e come occasione di interrogazione della dimensione sociale e comunitaria.
La giornata di studio è l’occasione per riflettere intorno ad alcune questioni nodali del dibattito sull’arte contemporanea e sulla relazione tra i linguaggi artistico e il contesto urbano. Ancora più interessante è che ciò accada dove il rapporto tra la città antica e i linguaggi del contemporaneo appare tutt’ora irrisolto e non solo in ambito artistico.
Il programma prevede inizialmente gli interventi dei rappresentanti istituzionali, introdotti da Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce:
– Francesca Riccio, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lecce e Brindisi;
– Paolo Ponzio, direttore Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”;
– Aldo Patruno, direttore Dipartimento Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione Territoriale Regione Puglia;
– Nicola Ciracì, presidente Accademia delle Belle Arti di Lecce;
e quelli tematici su Committenza istituzionale e spazio pubblico, di Fabio De Chirico, direttore Servizio II Arte Contemporanea e Fotografia – Direzione Generale Creatività Contemporanea; Snodi teatrali: statue, macchine, persone, di Francesco Ceraolo, Università del Salento; Prove per una collezione all’aperto, di Roberto Pinto, storico dell’arte contemporanea e curatore scientifico del progetto ArtLine; Residenze artistiche. Lo spazio esteso dell’arte, di Paolo Mele, direttore artistico di Kora – Contemporary Arts center, Castrignano de’ Greci. Piedistalli. Eclissi e rinascita della statua, di Stefania Zuliani, museologa e direttrice della Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Università degli studi di Salerno, Performance e spazio pubblico di Annalisa Sacchi, storica del teatro e delle arti performative, Università IUAV di Venezia; Relazione, impegno, partecipazione. Pratiche artistiche e cambiamenti sociali, di Emanuele Rinaldo Meschini, Università degli studi di Bologna.
Dopo il dibattito conclusivo la giornata proseguirà con la visita guidata all’ Archivio Carmelo Bene a cura di Brizia Minerva, storica dell’arte e responsabile della Collezione storico artistica del Museo Castromediano e all’ Archivio Eugenio Barba -Living Archive Floating Islands (LAFLIS), a cura di Silvia Ricciardelli, attrice dei Cantieri teatrali Koreja.