TRANI (BAT) – Terzo e ultimo appuntamento di “Sulle note di Puccini” a Palazzo delle Arti Beltrani.
Maggio si conclude con il tributo del centro culturale polifunzionale della Città di Trani a Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924), a cento anni dalla scomparsa, con l’ultimo concerto di un appassionante programma iniziato il 12 aprile scorso. La formula rispolvera la musica da salotto di fine ottocento-inizi novecento dei salotti borghesi, che spaziava dalla musica sinfonica a quella operistica, avvalendosi per questo ciclo dei giovani talenti della Scuola di Canto del Conservatorio ‘Niccolò Piccinni’ di Bari, con la cui collaborazione si vuole valorizzare e conservare l’eredità del grande compositore italiano.
Dopo il successo di pubblico dei concerti precedenti che hanno registrato il sold out, venerdì 31 maggio all’ora del tè (a partire dalle 17,00) si chiude il viaggio musicale in cui il pubblico è catturato dalle voci avvolgenti e dal virtuosismo pianistico di opere immortali, accompagnato da una selezione esclusiva di tè, scelti appositamente per armonizzarsi con le emozioni trasmesse dalla musica. Un’esperienza sensoriale unica che avvolge l’anima in un incanto di suoni, sentori e sapori attraverso le melodie senza tempo di Giacomo Puccini, che continuano ad essere amate e rappresentate nei teatri di tutto il mondo. Per allietare ancora più piacevolmente l’incantevole percorso musicale, i partecipanti potranno gustare raffinati infusi e dolci delizie mentre si abbandonano alla bellezza trascinante degli spartiti del genio dell’opera.
“Sulle note di Puccini” è molto più di un concerto, è un’esperienza multisensoriale, un’immersione unica nell’arte, nella cultura che unisce la bellezza della musica all’aroma avvolgente del tè, creando ricordi indelebili ad ogni nota e ogni sorso. È un’occasione straordinaria per innamorarsi di nuovo della musica classica, per deliziare il palato, per condividere l’arte in un ambiente elegante e rendere i pomeriggi primaverili indimenticabili.
Per il concerto di venerdì 31 maggio (ore 17,30) si esibiranno gli studenti della classe di Canto della prof.ssa Antonia Giove, accompagnati al pianoforte dai Maestri Corrado Fondacone e Zhou Lijizi.
Ascolteremo alcune delle arie e dei brani più celebri delle opere del grande compositore toscano, interpretate dai soprani Simona Lega, Wang Linrui, Wang Yizhe, Chiara Teresa Vomero; dal tenore Gao Sheng Jie; dal baritono Yu Wenxuan, dal basso Yuan Shengyao, partendo da “Un bel dì vedremo” fino al “Coro a bocca chiusa”, tratti dalla Madama Butterfly, passando per “Non sono in vena. Chi è la!? Scusi.”, “Che gelida manina”, “Si, mi chiamano Mimì”, “Quando m’en vo” (Valzer di Musetta) e “Vecchia zimarra, senti” dal I, II e II atto de La bohème, la celeberrima “E lucevan le stelle” da Tosca, “Senza Mamma” da Suor Angelica, “O mio babbino caro” e “Si corre dal notaio” da Gianni Schicchi, “Crucifixus” da Messa di Gloria, “Tu che di gel sei cinta” dalla Turandot (ultima opera incompiuta del compositore).
Tutti gli allievi che si esibiranno nel cartellone “Sulle note di Puccini” sono iscritti a corsi accademici biennali di specializzazione presso il Conservatorio ‘Niccolò Piccinni’ di Bari, che vanta un nutrito numero di studenti di canto sia italiani che provenienti da molti Paesi esteri.
L’opera di Puccini è un connubio di originalità, realismo e passione che continua a incantare il pubblico di tutto il mondo. La sua capacità di comporre opere considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo come Manon Lescaut (1893), La bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1904) e Turandot (1926) hanno fatto di Puccini il compositore più eseguito al mondo dopo Giuseppe Verdi. Per il suo indiscusso valore e levatura artistica, riconosciuti a livello mondiale, Puccini risulta essere per molti critici e musicologi l’ultimo grande e popolare compositore della nostra più gloriosa forma d’arte: il teatro lirico. Le rappresentazioni realiste, ricche di azione ed effetti scenici, nelle quali conferma la sua abilità di uomo di teatro e, soprattutto, la capacità di caratterizzare i personaggi e il dramma con un’eccezionale sintesi fra il canto, l’armonia e il timbro orchestrale hanno consegnato la sua arte e le sue opere all’immortalità.
Giacomo Puccini, considerato dai più l’ultimo operista romantico, è il compositore che ha rivoluzionato l’idea musicale: figlio del romanticismo, supera il verismo, lancia la composizione operistica verso il futuro, diventando il padre del musical e della musica didascalica. Le partiture e le storie narrate da Puccini, gli accordi, i fraseggi ci riportano ad un mondo di amore e di vissuti tale che la sua musica non può essere disgiunta dal Puccini uomo. I suoi ardori espressivi, il suo amore per il bello, il suo estremo bisogno di sentirsi amato, di un amore puro, passionale, elettivo, lo portano ad avere una costante ed irrefrenabile voglia di mettere in musica quello che viveva dentro di sè, rendendo la sua opera attualissima perché ispirata a sentimenti immortali. La sua musica continua a toccare con le sue vibrazioni l’animo dell’essere umano, sia di chi come ascoltatore ne subisce il fascino, sia di chi come esecutore non può fare altro che penetrare nelle storie e perdersi nel volere del compositore.
Biglietteria: Posti limitati, ticket unico 10,00 euro, acquistabile al botteghino del Palazzo delle Arti Beltrani dal martedì alla domenica, dalle ore 10,00 alle ore 18,00, anche con carta del docente. Il ticket include l’ingresso al concerto, la visita al Museo (nella giornata del concerto dalle ore 10,00 fino all’inizio del concerto alle ore 17,30) e la degustazione di tè che sarà servito dalle ore 17,00 alle ore 17,30).