TRANI (BAT) – “La Frontiera”, spettacolo multidisciplinare, itinerante e interattivo della Compagnia Muta Imago domani, alle 19.30, in collaborazione con Cavo Fest, nel Parco Archeologico di Santa Geffa a Trani, apre la settimana del festival Trame Contemporanee, con la direzione artistica di Marianna de Pinto e Marco Grossi. Un racconto sci-fi che muove ogni volta dalle caratteristiche dei luoghi in cui si installa per immaginare destini e fughe lontane. Tra lecture, performance, podcast live e concerto, il racconto di un uomo e una donna che si muovono nel tempo alla ricerca del loro io passato e futuro.
Una scrittura inedita che vede Riccardo Fazi e Claudia Sorace (quest’ultima anche tra i protagonisti della nuova sezione Lab), fondatori della compagnia, confrontarsi per la prima volta con il mondo della science-fiction, in particolare rivolgendo lo sguardo verso le opere di autori come Jack London, Ray Bradbury e, soprattutto, Ursula Le Guin, per costruire un racconto che aspira a restituire la vertigine del passaggio del tempo a partire dalle tracce dello stesso in un determinato luogo. “La frontiera” vuole tornare a far dialogare lo spazio e il tempo della performance con lo spazio e il tempo dello spettatore attraverso una riflessione sul concetto di traccia, di rovina, di resto.
La fruizione dello spettacolo avverrà tramite cuffie wireless che verranno consegnate agli spettatori e alle spettatrici prima dell’inizio dello spettacolo. Il pubblico potrà decidere di seguire il lavoro nella modalità che preferisce: stando fermo in un punto dello spazio o muovendosi alla scoperta dell’architettura del luogo, ad occhi chiusi o aperti, focalizzandosi su ciò che accade in scena, o piuttosto sul sito che la ospita, mentre resta in ascolto della traccia sonora dello spettacolo.
Uno spettatore che sarà allo stesso tempo turista e archeologo, muovendosi liberamente alla scoperta dello spazio e della possibilità di relazione con esso che può mettere in campo, mentre la sua immaginazione viene guidata dalle parole dei performer che compiranno assieme a lui/lei un viaggio alla scoperta del proprio essere immanente, ma anche dell’appartenenza a una linea evolutiva comune
Muta Imago è progetto di ricerca artistica e compagnia teatrale, nata a Roma nel 2006. È guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, dramaturg e sound artist. Da anni porta avanti un percorso di ricerca sulla percezione del tempo e sulle possibilità che il teatro ha di formulare nuove modalità di racconto che indaghino le caratteristiche del rapporto tra tempo, memoria e identità. A dicembre 2023 ha inaugurato al Centre Pompidou di Parigi l’installazione Bar Luna ideata assieme alla regista Alice Rohrwacher.
La settimana di Trame proseguirà, il 7 giugno, alle 21.30, al Chiostro San Domenico di Molfetta, con “La malattia dell’ostrica”, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato, nuovo spettacolo dello scrittore, attore e videomaker Claudio Morici, già protagonista in tv da Italia’s Got Talent a Propaganda Live, alle prese con la follia degli scrittori. Hanno subito guerre mondiali, miseria, traumi infantili, hanno avuto genitori terribili, come minimo un paio di grandi amori non corrisposti. Gente che sta malissimo, insomma. Il problema è che Claudio, scrittore anche lui, ha un figlio di 4 anni che manifesta già velleità autoriali. Che fare? Come comportarsi?
Poi, alla Cittadella degli Artisti, l’8 giugno, alle 21.30, ci sarà spazio per le riflessioni sulla società e sulla politica italiana di “Un giorno come un altro”, spettacolo scritto e diretto da uno degli autori di Boris, Giacomo Ciarrapico, con due degli interpreti della serie di culto, Luca Amorosino e Carlo De Ruggieri. Un seggio elettorale nel giorno in cui Godot sono gli italiani e l’astensione raggiunge livelli quasi assoluti. Due scrutatori, tra loro sconosciuti, costretti ad una convivenza forzata e ad una reciproca mal sopportazione. La serata proseguirà con un dj set a cura di Fabio Ricciuti e Marco Cassanelli.
Infine, il 9 giugno, alle 20, al Teatro Babilonia, l’esordio di “Linkedìm” di Sal Modugno, studio teatrale, a cura della Compagnia Anomalia in coproduzione con Compagnia Malalingua, sulle incertezze dei giovani italiani e sul loro rapporto con il mondo del lavoro segnato da incertezza, claustrofobia, attesa e con il sarcasmo come unica arma di difesa.