MELPIGNANO (Lecce) – Racconta la leggenda che ai tempi in cui Roma dominava il mondo, un soldato di nome Melpidio fu premiato, dal Senato dell’Urbe, con la concessione di alcune terre in ricompensa dei servigi prestati nell’esercito.
Giunto in loco, Melpidio si dette da fare per dissodare il terreno e renderlo fertile. Un giorno, mentre era intento nel suo lavoro, trovò una pignata ricolma di monete d’oro e, presone possesso, decise di fondare sul posto un nuovo casale che, in ricordo del suo nome, chiamò Melpignano.
Gli anni passarono ed il paese si popolò, ingrandendosi sempre di più sin quando, accortosi che l’ora della sua morte era ormai prossima, Melpidio decise di riempire nuovamente la pignata di monete d’oro e la seppellì nei dintorni di Melpignano, quasi volesse ripagare la sorte del prezioso dono offertogli in passato, ed invocò gli spiriti degli elementi affinché lo custodissero in eterno. Da allora il contenitore ed il suo contenuto non sono mai stati trovati. Si racconta che, ogni qualvolta qualcuno si fosse posto alla sua ricerca, urla sovrumane e rumori strani lo avrebbero indotto a desistere ed a darsela a gambe nel più breve tempo possibile…..
Cosimo Enrico Marseglia