BARI – Domenica 11 agosto, nel cortile del plesso Cirielli dell’istituto comprensivo Falcone-Borsellino, nel quartiere San Paolo di Bari, nell’ambito del “Response Festival”, progetto vincitore dell’avviso pubblico “Le Due Bari 2024” promosso dalla società cooperativa Teatro Stabile delle Arti Medievali, si terrà lo spettacolo “Venezia – Un pezzo Faustiano” di Flavio Albanese e Gian Maria Cervo.
Con questa performance-installazione teatrale i due autori, attraverso la loro creatività, hanno voluto omaggiare i rapporti sviluppati dalla Serenissima in un misto tra teatro-saggio e commedia dell’arte, trovando la propria suggestione di partenza nella sovrapposizione notata tra il Faust di Goethe e la storia della città lagunare dal pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer.
Più precisamente lo spettacolo, inizialmente pensato come un omaggio all’intervento artistico del maestro germanico, ne è diventato una sorta di parodia: “Venezia – Un pezzo Faustiano” è in realtà un’opera carnevalesca che pone lo spettatore davanti a un bivio, tra citazioni goethiane e freddure. La rappresentazione di questo crocevia mette il visitatore davanti ad una macchina che esprime più significati e che, al suo interno, presenta più voci, come avviene nel canto polifonico.
Flavio Albanese, fondatore e direttore della Compagnia del Sole di Bari, dal 1986 ad oggi ha portato in scena, come attore, regista e curatore, testi di Omero, Virgilio, Molière, Goldoni, Platone, Shakespeare, Beckett, T. Eliot, Goethe, Orwell, Rodari, Plauto, Dostoevskij, Garcia Lorca e molti altri. Dirige e organizza progetti di residenza e formazione del pubblico collaborando con diversi teatri tra cui Il Piccolo di Milano, il Teatro Verdi di Brindisi e il Petruzzelli di Bari. All’estero ha realizzato scambi culturali ed esperienze di lavoro in Nicaragua e in Africa, ma conta anche molti lavori al cinema e in televisione. Insegna recitazione e commedia dell’arte a Roma, Istanbul, Rabat, Madrid e Hannover. Gian Maria Cervo è invece un drammaturgo e traduttore napoletano, la cui pièce “L’uomo più crudele” è stata rappresentata al Piccolo di Milano, al teatro Eliseo di Roma e a Vienna. Ha riscritto “La locandiera” di Goldoni e realizzato serie teatrali e commedie che hanno ottenuto grande successo in Italia e all’estero. Già docente di drammaturgia e sceneggiatura nel Centro sperimentale di cinematografia di Roma, dal 1997 è direttore artistico del festival internazionale di teatro “Quartieri dell’arte” di Viterbo.
L’ingresso è libero sino ad esaurimento posti. È consigliata la prenotazione all’indirizzo ufficiostampaquartieridellarte@gmai.com.