Ghironda Summer Festival, il ritorno in grande stile a Martina Franca sabato 14 e domenica 15 settembre

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Dopo molti anni di assenza, il Ghironda Summer Festival ritrova Martina Franca, dov’era nato a metà degli anni Novanta. E durante questo weekend sarà un ritorno in grande stile per la rassegna di arte e cultura popolare dei cinque continenti presieduta da Giovanni Marangi, manifestazione che alla ventisettesima edizione continua ad accende i borghi di Puglia con la fantasia e l’emozione, mettendo in connessione pubblico e performer, suoni e colori, linguaggi e culture differenti, all’insegna del dialogo tra i popoli.

La tappa nel cuore della valle d’Itria, fortemente voluta dal Comune di Martina Franca con il sostegno della BCC di Locorotondo, si svolgerà sabato 14 e domenica 15 settembre e la programmazione si articolerà lungo dieci postazioni dislocate nel centro storico della città, dove saranno ospiti artisti di dieci diversi Paesi, tra i quali risaltano alcuni esponenti di punta della «world music». Nella line-up spicca, infatti, la coppia di musicisti ivoriani formata da Aly Keita e Dobet Gnahoré, vale a dire uno tra i migliori suonatori al mondo di balafon e la cantautrice, musicista e ballerina (vincitrice di un Grammy) che ha portato i moderni suoni dell’afro-pop verso nuove direzioni e che di recente ha pubblicato l’album «Zouzou» dedicato alle nuove generazioni africane.

Nella scena afrobeat si muove anche la multinazionale Afrodream nata a Torino dall’incontro tra il percussionista senegalese Abou Samb, il bassista della Martinica, Gaulein Stef, il pianista e flautista argentino Ariel Verosto, il chitarrista Luca Vergano, il batterista Sam Baye e il sassofonista Simone Arlorio.

Arriveranno anche dal Brasile, il Paese del Grupo Barlavento, proveniente dallo Stato di Bahia e con Davizinho de Mutá e Hamilton Reis do Barravento portavoce del «samba de roda», genere riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità nel quale il samba si combina alla cultura portoghese e alle tradizioni degli schiavi africani.

Altra ospite di prestigio, la cantante e attrice palestinese di fama internazionale, Amal Murkus, di scena con il pianista jazz Alessandro Sgobbio in un mix di tradizioni musicali, dalle radici arabe tradizionali ai moderni stili occidentali, sia colti che popolari.

Nel novero delle proposte di «world music» figurano anche i Barcelona Flamenco Company, il gruppo italo-senegalese Awa Fall & The Frequencies, gli Aloha Dreamers con le loro sonorità hawaiane e il Trio Folksongs. E se il Dixie Heritage esplorerà il jazz tradizionale, il Gianni Conte Duo e la Popular Band apriranno due diverse finestre sulla canzone napoletana.

Nel variopinto weekend della cittadina barocca sarà presente anche l’Officina del Malcontento, che accompagnerà il pubblico in un viaggio musicale attraverso il teatro-canzone. Di scena anche la cantante bulgara Lidiya Koycheva con la Balkan Orkestra da lei fondata e il quartetto Pablo y Luna, formazione che trasporterà gli astanti nella Francia di metà Novecento, nel mondo notturno dei bistrot e dei caffè parigini, facendo dialogare il valzer musette con il tango argentino.

Lasceranno senza fiato gli spettatori col naso all’insù gli Afro Jambo Geegs, collettivo di artisti kenioti specializzato in acrobazie e arti circensi, materia della quale è esperto anche il performer napoletano Giulio Linguiti, che per oltre quindici anni ha praticato la ginnastica artistica prima di diventare attore e artista di strada, e in parte sono anche una specialità dei trampolieri del collettivo Nuvole Bianche e del giocoliere e performer Ali Ghost.

E nel coloratissimo fine settimana martinese non potevano mancare le marionette a fili, tutte costruite con materiali di recupero e legno, con le quali Alex Piras indaga il tema del paradosso e della trasformazione attraverso scenari fantastici e drammaturgie oniriche.

Il teatro comico parlerà con Bartolomeo e Cioppina, all’anagrafe Carmine Basile e Deianira Dragone, ambasciatori del circo contemporaneo, ed anche con Giorgio Monteleone ed Elena Farulli, in arte Teatro Trabagai, realtà che fonde l’aspetto musicale con il teatro fisico, diretto e frontale, in continuo dialogo con gli spettatori.

Attesi inoltre Silvio Gioia e Massimiliano Massari, rispettivamente un mago delle ombre cinesi e un maestro dei burattini a guanto.

Gli spettacoli avranno inizio alle ore 19 e il classico carosello con le esibizioni a rotazione di artisti e performer si articolerà lungo un percorso di dieci postazioni collocate in corso Italia, in piazza XX Settembre, in piazza Roma, in largo Ferrucci, in largo San Giovanni, in piazza Plebiscito, in piazza Immacolata, in largo San Pietro, nel chiostro di San Domenico e in piazzetta Stabile: luoghi che si faranno palcoscenico e vetrina per i molteplici linguaggi dell’arte di strada.

L’ingresso è libero.