Domenica 20 ottobre al Teatro van Westerhout di Mola di Bari concerto aperitivo per l’anteprima d’autunno

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MOLA DI BARI – S’intitola «Dall’Asia all’America Latina» il concerto aperitivo del Duo Ellipsis composto dal virtuoso di oboe Alberto Cesaraccio e dal chitarrista Alessandro Deiana, appuntamento che domenica 20 ottobre, alle ore 11.30, nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari, fa da anteprima alla programmazione firmata da Piero Rotolo per l’autunno dell’ Agìmus, i cui contenuti verranno rivelati nei prossimi giorni.

La proposta di ascolto spazia da Laurent Boutros a Barna Kovats, dallo stesso Cesaraccio ad Astor Piazzolla, con l’obiettivo di registrare attraverso i suoni le intermittenze del cuore. D’altronde, nessuna espressione sa passare da un sentimento al suo opposto in modo altrettanto rapido e impercettibile. Ma la musica è anche la più ambigua tra le arti, e la più reticente: dice e tace al tempo stesso. È il luogo dell’ellissi, dell’omissione. E ciò le conferisce un potenziale semantico pressoché infinito. Ellipsis è, infatti, il nome di un’antica figura della retorica musicale indicante l’interruzione inaspettata di una transizione, nonché un brusco mutamento di «affetto». E a questo concetto fa riferimento il nome composto da Cesaraccio e Deiana.

Il programma del concerto, muovendo dall’Asia e approdando in America Latina, è soprattutto un viaggio attraverso gli sconfinati paesaggi dell’anima, un cammino di ricerca delle radici, dove la rivisitazione moderna di forme classiche si carica di sottili risonanze emotive, e l’esplorazione del volto più moderno del tango dipinge una sensualità mai appagata, ma sfuggente e inquieta. Ellittica, per l’appunto, come vuole la musica.

Il brano che apre il concerto s’intitola «Amasia» ed è stato scritto dal chitarrista e compositore contemporaneo Laurent Boutros, francese di origini armene che ha voluto ricordare i caratteri della sua terra, scegliendo al contempo di omaggiare la memoria del proprio maestro argentino Raul Maldonado, al quale ritiene di dovere gran parte della propria formazione musicale.

«Dall’America all’Asia» è un viaggio musicale che passa anche per l’Ungheria di Barna Kovats, con la sua Sonata scritta a metà del secolo scorso, ponte per un ritorno a Boutros con «Le journal d’Istiklal». I successivi due brani sono entrambi firmati da Alberto Cesaraccio ma risultano tra loro molto diversi. Si tratta di «Dialogo I», composizione d’impronta minimalista attraversata solo da un «profumo» di tonalità, come ama sottolineare l’autore, mentre l’altro, «Bettiriccia», concepita al contrario all’interno di una struttura perfettamente tonale, si propone con lo stile di una milonga, di un tango campagnolo, e proietta l’ascoltatore nell’Argentina tanguera, alla quale il duo rende omaggio, dopo un ulteriore tributo a Boutros con «Couleur Marmara», con l’esecuzione di «Nightclub 1960» di Astor Piazzola, padre del «tango nuevo».