BARI – Si è conclusa la prima edizione de La Pasteggiata- dal campo alla tavola, l’iniziativa per celebrare la pasta, piatto simbolo della storia gastronomica pugliese, organizzata dal Di.S.S.P.A. dell’Università di Bari. È stato un viaggio di conoscenza sulle attività di ricerca, innovazione e salvaguardia della biodiversità dei progetti SaveGrain-Leg e SaveGrain-Cer. Nella prima sessione divulgativa il focus è stato incentrato sul lavoro che il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti UniBA ha portato avanti negli anni per la salvaguardia dei grani antichi e delle leguminose e sugli sviluppi del centro didattico sperimentale ‘E. Pantanelli’ di Policoro dove è stato coltivato il frumento utilizzato per produrre la pasta Pantanelli protagonista assoluta del secondo momento quello dedicato alla pasteggiata tra i sapori della tradizione assaporando i “primi” d’eccellenza. Un viaggio di gusto e di conoscenza con le ricette senza tempo del gastronomo Renato Morisco, preparate da Piero Stallone e con l’aiuto di Nicola Ladisa. In sottofondo la musica e le danze popolari del gruppo folk città di Locorotondo.
Giuseppe De Mastro ideatore de La Pasteggiata e responsabile scientifico di SaveGrainLeg ha dichiarato “l’attività svolta dal DISSPA va nella direzione di potenziare le ricerche finalizzate alla valorizzazione di questi prodotti. Oggi con la produzione della Pasta Pantanelli sarà possibile contribuire a finanziare una borsa di studio per uno studente meritevole del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti UniBA”.
Grazie agli studi e alla ricerca dei due progetti integrati per la biodiversità, SaveGrainLeg e SaveGrainCer, è stato possibile dunque conoscere i segreti della pasta, patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.
Ricerca e innovazione e salvaguardia della biodiversità sono alla base dei progetti SaveGrain-Leg e SaveGrain-Cer. Il progetto SaveGrainLeg infatti ricerca, cataloga e valorizza le cultivar autoctone delle principali leguminose da granella presenti sul territorio pugliese: cece, fagiolo, lupino, lenticchia, veccia, cicerchia, pisello, fava e fagiolo dall’occhio. Il progetto SaveGrain-Cer prevede invece attività per contribuire a ridurre significativamente il tasso di erosione genetica dell’agrobiodiversità delle specie cerealicole pugliesi, attraverso azioni di recupero, caratterizzazione, registrazione e conservazione ex situ e in situ del germoplasma autoctono pugliese.
L’iniziativa rientra tra le attività previste dal PSR Puglia 2014-2022. Misura 10 – Pagamenti agro-climatico-ambientali. Sottomisura 10.2 – Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura. Operazione 10.2.1 – Progetti per la conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche in agricoltura. È realizzata grazie alla consulenza tecnica e alla partnership di Agriplan S.r.l.