A Taviano i festeggiamenti del patrono San Martino

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TAVIANO (Lecce) – Una festa sentita un po’ ovunque quella di San Martino, particolarmente a Taviano che ha il Vescovo di Tours come suo patrono e  dove anche quest’anno fervono già i preparativi per i tre giorni di celebrazioni, a conclusione di un settenario  di preparazione che ha visto alternarsi, ad affrontare i diversi aspetti della vita del santo della solidarietà, alcuni sacerdoti della Diocesi di Nardò – Gallipoli. Si comincia quindi la sera del 10 novembre prossimo, presso la chiesa a lui dedicata, con la solenne messa della vigilia che sarà presieduta da Mons. Angelo Panzetta, nuovo arcivescovo coadiutore dell’ Arcidiocesi di Lecce, e concelebrata da tutti i sacerdoti della forania, e a seguire la tradizionale processione per le vie cittadine che si concluderà con un omaggio floreale da parte del primo cittadino , in piazza San Martino, alla statua del santo posta in cima alla colonna ivi eretta in occasione dell’ Anno Martiniano del ’97.
Ricco anche il calendario dei festeggiamenti civili “tutti concentrati nelle due piazze:  San Martino, riccamente addobbata dalle luminarie della ditta Perrotta di Squinzano, e piazza del Popolo, perché la festa non appaia dispersiva, e per dare anche un senso di unità tra noi concittadini, stretti intorno al nostro protettore” spiega il presidente del comitato festa Dario Meneleo.
Ad esibirsi saranno i rinomati concerti bandistici “Città di Taviano” il 10 e il 12 novembre, e “Città di Conversano” nella giornata dell’ 11. Chiuderà la festa il concerto di musica leggera degli MCK la sera del 12 nella  piazza del Municipio.
Oltre alla tradizionale fiera mercato nelle mattinate dell’ 11 e del 12, nelle tre serate è prevista poi una sagra di castagne e vino,  emblema gastronomico specifico del periodo.
Nel congratularsi con il parroco don Lucio Borgia e con tutto il comitato organizzatore dell’evento, il sindaco Giuseppe Tanisi si sofferma sulla figura di San Martino “modello di condivisione e di responsabilità, le due virtù – prosegue il sindaco – che hanno indotto i nostri padri ad eleggerlo patrono della nostra Città; della prima di esse, è espressione non soltanto l’episodio del mantello alle porte di Amiens, quanto anche la sua opera di evangelizzazione delle campagne, e la sua predilezione delle zone rurali della Gallia e delle periferie dell’ormai decadente Impero Romano per l’esercizio della sua azione pastorale. Della seconda invece, la sua capacità di conciliare la vita ascetica del monaco con i doveri di vescovo. Pertanto – conclude il primo cittadino – la vita di questo grande santo dei primi secoli del Cristianesimo può a buon diritto essere ritenuta vivente testimonianza e monito autorevole di prossimità, di servizio e di impegno sociale. E come a Scanno, in Abruzzo, è antica tradizione, la notte del 10 e dell’11 novembre, accendere dei falò detti ‘glorie di San Martino’, anche queste celebrazioni in suo onore, nella nostra Taviano, siano funzionali a ravvivare in ognuno di noi la fiamma del fervore e della passione civile nella difesa e nella promozione di così sacri valori “.