Melpignano, “Assaggi di Gusto” tra forni medievali, frantoi ipogei e laboratorio con la sommelier dell’olio

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MELPIGNANO (Lecce) – Profuma di olio nuovo e legumi in pignata il percorso esperienziale “Assaggi di Gusto a Melpignano” ideato dal comune virtuoso della Grecìa Salentina nell’ambito del progetto “Melpignano promuove cultura”, che propone in ogni stagione percorsi turistici per viaggiatori attenti ai temi del cibo e delle tradizioni, realizzati con l’Associazione di Promozione Sociale pugliese Vivarch e varie realtà.

 

In compagnia dell’archeologa Eda Kulja, sabato 23 novembre dalle 15.30 alle 18.30, si passeggia lungo le vie del paese che ospitavano un tempo i forni dove si produceva il pane della comunità e tra aneddoti e attrezzi della civiltà contadina si è accolti da Uccio Treglia, proprietario dell’ultimo forno ancora visitabile, il più antico del paese, probabilmente risalente al 1200 che si è spento nel 1967, con la sua ultima cotta, di cui conserva la cenere.

 

Pochi passi e si raggiunge uno dei sette frantoi ipogei presenti a Melpignano, quello di via Fazzi, acquisito dal Comune e aperto al pubblico, preziosa testimonianza della produzione dell’oro verde pugliese che ha rappresentato fino all’Ottocento una delle attività più redditizie; mentre il frantoio di via Roma interamente scavato nella pietra nel XVII secolo, non è ancora visitabile, ma si può vedere nel nuovo portale discovermelpignano.it

 

La passeggiata prosegue nel vicino Palazzo Marchesale, ex castello feudale dotato di torri merlate, cinta muraria, fossato e camminamenti di ronda, trasformato in una raffinata residenza nel Seicento con giardino storico, cella carceraria e preziosi affreschi negli ambienti a piano terra, con motivi vegetali, episodi mitologici e scorci bucolici.

 

Nella sala a botte del Palazzo si terrà il percorso del gusto con un mini laboratorio sull’extravergine, con l’assaggio di tre varietà di olio condotto dall’architetta Silvana Inguscio, sommelier dell’olio e produttrice di òlio locale, che guiderà i partecipanti alla scoperta delle caratteristiche di due monocultivar, delle loro componenti sensoriali, dell’abbinamento consigliato cibo-olio, con assaggi preparati da Mariagrazia Antifora, Lady Chef Puglia, come i legumi coltivati da produttori locali (Marco Garrapa e Danilo Palma di Melpignano, Gli Orti di Peppe di Tricase, PiediGrandi di Spongano e Terre Paduli di Nardò) e le friselline del forno Fior di Pane di Melpignano condite con rucola e pomodori dell’Azienda Agricola Manfio’s di Marco Reho di Ruffano o in versione dolce con marmellate di agrumi.

 

Infine, si vedrà La Pietra del Gusto, l’installazione dell’architetto Inguscio realizzata in collaborazione con Bianco Cave, come inno all’identità e biodiversità del Salento. Questa tavola botanica, che celebra l’ulivo, anima e simbolo della Puglia, richiamando la sacralità del lavoro e la ciclicità della vita, è visitabile fino al 6 gennaio all’interno del Palazzo Marchesale. Non in legno, ma in pietra calcarenite: è solida, intrisa di storia, plasmata con precisione tecnologica in forme che evocano gocce d’olio e foglie d’ulivo. Questi incavi accolgono cibi di stagione – frise, pane, arance, legumi, ampolle d’olio – trasformando l’installazione in una tavola che celebra la condivisione e il legame con la terra. La scelta di Melpignano non è casuale.

 

Questo piccolo comune è un faro di sostenibilità e tradizione, grazie a iniziative come il Mercato del Giusto  (piccolo mercato di bio agricoltura arricchito da eventi culturali, quali talk e dibattiti sulle tematiche legate al food, alla sostenibilità, al sociale) e il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies: il cibo non è solo nutrimento, ma un atto d’amore per il territorio e un manifesto per il futuro. www.discovermelpignano.it/

 

Assaggi di Gusto (23/11): passeggiata guidata con l’archeologa Eda Kulja tra forni e frantoi ipogei con visita del Palazzo Marchesale e percorso del gusto con degustazione narrata di olio extravergine. Costo intero 15 €; costo ridotto 10 € 8-13 anni.