PUGLIA – Nel mese di dicembre continuano gli appuntamenti di Principio Attivo Teatro, realtà salentina nata nel 2007 e riconosciuta dal Ministero della Cultura per la sua capacità di innovare la scena nazionale e internazionale. Con i suoi spettacoli di prosa e di teatro per tutte le età, la compagnia ha ricevuto numerosi premi (Eolo Awards, Museo Cervi – Teatro per la memoria, Festival Ermo Colle). Nel corso degli anni ha portato i propri lavori in Cina, Giappone, Singapore, Cile, Brasile e in tutta Europa. Nelle prossime settimane alcune produzioni saranno a Melendugno, Francavilla Fontana e Leverano. Dal 27 dicembre al 6 gennaio a Lecce, Principio Attivo Teatro sarà inoltre protagonista di KIDS – Festival del teatro e delle arti per le nuove generazioni, di cui firma la direzione artistica e cura l’organizzazione insieme a Factory Compagnia Transadriatica.
Sabato 14 dicembre (ore 20:30 | ingresso libero fino a esaurimento posti) al Teatro Nuovo Cinema Paradiso di Melendugno, nell’ambito del progetto “Voci di legalità. Storie di chi ha scelto il giusto” a cura dell’assessorato alla Cultura del Comune, in scena lo spettacolo “Digiunando davanti al mare” con Giuseppe Semeraro per la drammaturgia di Francesco Niccolini e la regia di Fabrizio Saccomanno, vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro per la memoria nel 2020 e del Premio della critica al Festival Ermo Colle nel 2022. Danilo Dolci, nato il 28 giugno 1924 a Sesana (oggi in Slovenia), è una figura che sfugge a ogni classificazione. Trasferitosi in Sicilia negli anni ’50, si schierò al fianco degli emarginati, promuovendo scioperi e manifestazioni in difesa dei diritti di contadini, pescatori e disoccupati. Fu due volte candidato al Nobel per la pace grazie al suo impegno internazionale. Tra le sue iniziative, spiccano la creazione di una radio clandestina, un asilo, una diga, un’università popolare e numerosi progetti culturali. Guidò il celebre “Sciopero alla rovescia”, con cui i disoccupati lavoravano per la collettività, rivendicando il diritto al lavoro sancito dalla Costituzione italiana. Arrestato durante la protesta, Dolci segnò un momento cruciale nell’Italia del dopoguerra.
Domenica 15 dicembre (ore 17:00 | ingresso 5 euro | info e prenotazioni 3894755191 – 3277372824) sempre al Nuovo Cinema Paradiso di Melendugno con lo spettacolo “Sapiens” prende il via ufficialmente la seconda edizione di “Germogli”, rassegna di teatro dedicata alle famiglie, nata dalla collaborazione tra Principio Attivo Teatro e Comune di Melendugno, con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Puglia. L’ultimo lavoro corale della compagnia, scritto da Valentina Diana per la regia di Giuseppe Semeraro in scena con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Francesca Randazzo con le musiche di Leone Marco Bartolo e le consulenze alla coreografia di Barbara Toma e alle “ombre” di Silvio Gioia (dai 6 anni – tout public), racconta l’incontro-scontro tra due specie di ominidi che hanno condiviso l’esistenza in Europa per migliaia di anni: i Sapiens e i Neanderthal. “Sapiens” racconta i conflitti tra due specie con visioni e atteggiamenti diversi nei confronti della vita e dell’ambiente. A seguire la presentazione del podcast realizzato con le alunne e gli alunni dell’Istituto comprensivo “Rina Durante” di Melendugno nell’ambito del progetto “Storie di pace” sostenuto dal contributo della Regione Puglia (Iniziative per la pace e per lo sviluppo delle relazioni tra i popoli del Mediterraneo – Art.8 L.R.12/2005).
Martedì 17 dicembre (ore 19:30 | ingresso libero fino a esaurimento posti) al Teatro Italia di Francavilla Fontana, all’interno della rassegna “Natale Sociale” sostenuta dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune, torna in scena “Storia di un uomo e della sua ombra” con Giuseppe Semeraro, Dario Cadei e le musiche originali dal vivo di Leone Marco Bartolo (dai 5 anni – tout public). Lo spettacolo, pluripremiato e fortunato, si presenta come un cartone animato in bianco e nero e un film muto con due attori in carne e ossa. Su un palcoscenico vuoto, illuminato progressivamente, prende vita la storia di un uomo qualunque che costruisce il proprio futuro attorno a una casa invisibile, disegnata con semplici linee bianche. L’arrivo di un personaggio inatteso sconvolge la sua quotidianità, dando vita a una parabola universale sui conflitti umani: tra bianco e nero, buono e cattivo, uomo e ombra. Con l’uso essenziale di musica dal vivo, teatro fisico, clownerie e richiami ai film muti, lo spettacolo intreccia poesia, humor e profondità in una narrazione senza tempo. Storia di un uomo e della sua ombra sarà in replica anche sabato 21 dicembre (ore 20:00 – ingresso libero) al Teatro Comunale di Leverano, all’interno della rassegna “Un Natale per tutti” promossa dal Comune.
Sabato 28 dicembre (ore 19:30 | ingresso libero fino a esaurimento posti) ancora al Teatro Italia di Francavilla Fontana, la rassegna “Natale Sociale”, sostenuta dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Francavilla Fontana, accoglierà “Mio nonno e il mulo”, ispirato a un racconto di Vasilij Grossman, scritto e interpretato da Giuseppe Semeraro per la regia di Paola Leone (da 8 anni – tout public). Lo spettacolo racconta di un bambino e del suo amato mulo, arruolati e spediti al fronte. Le loro vite e i loro destini si separeranno, ma assisteranno e vivranno la stessa immane tragedia. La guerra è rievocata attraverso i ricordi di un nonno ma soprattutto attraverso gli occhi di un mulo che più degli uomini non riesce a capire le ragioni di una guerra e di quella follia tutta umana che mette gli uomini gli uni contro gli altri. Nelle amare vicende raccontate emergono piccoli accadimenti, fatti, indizi di un bene ancora possibile anche in guerra. Una storia sulla forza cocciuta dell’amore. Il mulo sarà testimone di mille disavventure fino a trovare, una volta fatto prigioniero dai russi, il suo amore in una cavalla che lo accompagnerà nel suo viaggio verso la libertà. Attraverso questa storia dolce e tenera ho voluto cercare la speranza in quel bene che può esplodere senza logica e senza calcolo proprio come il male. Un racconto sulla forza cocciuta dell’amore.