Alessandro Piva torna a Bari dal 27 dicembre al 5 gennaio con lo spettacolo “Quanto Basta” al Teatro Forma

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BARI – Una cucina barese, una parmigiana di melanzane e una coppia di anziani coniugi: immagine pronta a materializzarsi su un palcoscenico pugliese, quello del Teatro Forma di Bari, con “Quanto Basta”, spettacolo diretto da Alessandro Piva ed interpretato da Lucia Zotti e Paolo Sassanelli. Dopo il successo delle precedenti rappresentazioni, la produzione, a cura di Seminal Film, torna in Puglia con una serie di repliche a partire dal 27 dicembre, alle 21:00. Gli appuntamenti successivi sono in programma sabato 28 dicembre alle ore 21:00, domenica 29 dicembre, con due spettacoli alle ore 18:00 e alle ore 21:00. Si proseguirà nel nuovo anno con la replica di mercoledì 1gennaio alle ore 21:00, seguita da quelle di giovedì 2 gennaio e venerdì 3 gennaio, sempre alle ore 21:00. L’allestimento barese di “Quanto Basta” si concluderà nel weekend, con gli appuntamenti di sabato 4 gennaio alle ore 21:00 e domenica 5 gennaio, nuovamente alle ore 18:00 e alle ore 21:00. In primavera lo spettacolo sarà proposto per 10 giorni a Milano, al teatro Martinitt.

 

Una pièce con cui il noto regista de “LaCapaGira” porta in scena una poetica del quotidiano celebrando gli affetti familiari e la tradizione. Un atto unico, che non dimentica, inoltre, di interrogarsi sui grandi temi della vita, quali la memoria e il rapporto intergenerazionale. Alternando toni comici a momenti di malinconica poesia, questa nuova produzione di Seminal Film promette di regalare risate e commozione, ritraendo una dimensione intima e universale in cui ciascuno potrà riconoscere frammenti del proprio vissuto familiare. Lo spettacolo si svolge interamente nella cucina di Nicla e Mimmo, una coppia di anziani coniugi appartenenti alla piccola borghesia cittadina. Mentre Nicla si dedica alla preparazione di una parmigiana, Mimmo torna a casa con una vecchia radio trovata vicino ai cassonetti. Tra battibecchi quotidiani e accuse reciproche, emergono le dinamiche di una relazione che si nutre di abitudine e amore infeltrito dal tempo. La paura di perdersi, tuttavia, svela una tenerezza profonda che trova spazio soprattutto nei momenti di difficoltà.

 

<<L’idea dello spettacolo è nata osservando gli anziani seduti sui balconi o sull’uscio di casa, intenti a osservare lo scorrere del loro stesso tramonto>>, racconta Piva, <<Nel costruire la messinscena ho attinto al mio vissuto personale: allestire lo spettacolo è stata l’occasione di esorcizzare le piccole grandi nevrosi della vita familiare, in una presa d’atto che è diventata processo di autoanalisi>>. Il regista sottolinea come le discussioni che nascono tra familiari spesso rivangano il passato, “in una perpetua recriminazione che rivela come la vita, tante volte, non mantenga le promesse”. Grazie a una messinscena che spia i protagonisti come fossero i nostri vicini di casa, il pubblico è invitato a riconoscersi in Nicla e Mimmo, due figure che rievocano con affetto i piccoli drammi e le gioie della famiglia italiana, tra finti sorrisi con gli estranei e sfoghi tra le mura domestiche.

 

In merito alla scelta di tornare in Puglia con questo spettacolo Piva afferma: <<Riportare in scena l’amore di Mimmo e Nicla, questa coppia di anziani affettuosamente borbottoni che rappresentano un po’ le nostre famiglie di provenienza, è per me innanzitutto un modo di restituire a Bari quell’affetto che da sempre mi ha accolto e accompagnato nel mio percorso non solo lavorativo, ma anche personale. Ogni volta che abbiamo proposto in Puglia lo spettacolo, è stato accolto con successo e quindi ho pensato che se Bari ci ha sempre regalato grandi soddisfazioni, il mio modo per ricambiare poteva essere regalare a mia volta la possibilità di trascorrere una bella serata a teatro, magari con la propria famiglia, vedendo sul palco, con delle parentesi poetiche, dei tranches de vie del quotidiano>>. Piva conclude con un sorriso: <<Non sono il Papa, ma spero proprio che dopo la visione di “Quanto Basta” tanti spettatori tornino a casa con la voglia di dare una carezza ai propri cari, che spesso siamo tanto bravi a bistrattare, ma che in fondo al cuore amiamo come nessun altro>>.

 

A dare volto e voce ai personaggi in scena sono due interpreti di eccezione quali Lucia Zotti e Paolo Sassanelli. Lucia Zotti inizia a calcare le scene teatrali fin da bambina, giovanissima è già al fianco di Paola Borboni. Lavora alla Rai di Bari per quindici anni e nel 1981 è tra i fondatori del Teatro Kismet. È interprete in spettacoli diretti da prestigiosi registi, tra tutti Carlo Formigoni, e nel cinema e in TV da Ettore Scola, Pupi Avati, Antonio Albanese, Fabrizio Costa, Giacomo Campiotti, Francesco Amato. Nel 2005 inizia la sua attività di autrice e regista, producendo più di 10 spettacoli. Nel 2009 riceve il premio “Eolo Awards” alla carriera.

 

Paolo Sassanelli è un attore capace di spaziare tra teatro, televisione e cinema. Nasce a Bari per poi trasferirsi con la famiglia a Milano. A 14 anni torna a vivere in Puglia e si tuffa nella realtà teatrale barese, studiando al Piccolo Teatro. La riconoscibilità a livello nazionale arriva con fiction di successo come “Classe di ferro” e “Un medico in famiglia”. Nel cinema interpreta numerosi film, diretto da registi come Garrone, Comencini, Zanasi, Virzì, e diventa una vera icona barese grazie al film cult “LaCapaGira” di Alessandro Piva. Nel 2017 ha diretto il suo primo lungometraggio, Due piccoli italiani. Non ha mai smesso di calcare le scene ed è anche un apprezzato regista teatrale.

 

La regia è firmata da Alessandro Piva, cresciuto nel Sud Italia tra Salerno, Latina, Matera e Bari, dove trascorre gli anni del liceo. Arriva alla regia attraverso un percorso da fotografo, documentarista, sceneggiatore e dopo gli studi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Come regista di cinema ha all’attivo quattro lungometraggi: “LaCapaGira”, presentato al Festival di Berlino e vincitore del David di Donatello e del Ciak d’Oro 2000; “Mio cognato”, presentato al Festival di Locarno, tre candidature ai Nastri d’Argento 2004; “Henry”, presentato al Festival di Torino 2010 e vincitore del Premio

 

del Pubblico; “Milionari”, presentato alla Festa del Cinema di Roma, con una candidatura ai Nastri d’Argento. Per i suoi lavori come documentarista gli sono stati riconosciuti una Menzione Speciale al Festival di Venezia con “Pasta nera”, insieme a una nomination ai David di Donatello, e il BNL People’s Choice Award alla Festa del Cinema di Roma con “Santa Subito”. Dal 2000 Piva è membro dell’Accademia del Cinema Italiano. Quanto Basta è uno dei suoi primi cimenti con il teatro contemporaneo.

 

I biglietti sono acquistabili senza commissioni presso il botteghino del Teatro Forma dal martedì al sabato, dalle ore 16:00 alle ore 19:00, oppure online su Vivaticket al seguente link https://www.vivaticket.com/it/ticket/quanto-basta/256827

 

Il costo del biglietto è di 18 euro per la poltrona e 22 euro per la poltronissima. Sono previste tariffe ridotte per persone con disabilità non autosufficienti con accompagnatore. Per il parcheggio è disponibile un garage convenzionato con accesso da via Giustino Fortunato, al costo di 5 euro indipendentemente dalla durata della sosta.