Giovedì 19 e sabato 21 dicembre due appuntamenti della rassegna Canti e incanti dedicata al tema “Le tessitrici” al Castello di Tutino

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TRICASE (Lecce) – Giovedì 19 e sabato 21 dicembre con due appuntamenti al Castello di Tutino a Tricase prosegue la terza edizione di “Canti e incanti”, rassegna ideata dall’associazione Tarantarte e sostenuta dall’avviso pubblico “Futura – La Puglia per la parità”, promosso dal Consiglio regionale della Puglia. Dedicata quest’anno al tema “Le tessitrici”, la manifestazione è un omaggio alle donne che raccontano altre donne, che tramandano la cultura di un territorio e che, attraverso l’arte, esplorano l’importanza del loro ruolo nel definire le identità e i ruoli femminili nelle società.

Giovedì 19 dicembre (ore 19:00 – ingresso libero) nel Casello di Tutino la rassegna ospiterà la proiezione di “Amando e cantando”, diretto da Edoardo Winspeare e prodotto da Fondazione Con il Sud e Apulia Film Commission. Il documentario rende omaggio alle figure femminili della famiglia De Viti de Marco – Starace, che hanno trasformato la coscienza, le abitudini e le condizioni economiche di centinaia di donne nella Terra d’Otranto. Da questa esperienza, a Casamassella, frazione del comune di Uggiano La Chiesa, è nata la Fondazione Le Costantine, oggi guidata da un team tutto al femminile che impiega ventinove donne nel laboratorio tessile e altre cinque nel proprio Ente di formazione. Con una narrazione visionaria e rivoluzionaria, Amando e cantando celebra il ruolo delle donne come portatrici di idee, energia intellettuale e spirito imprenditoriale, mostrando come il lavoro possa essere allo stesso tempo cultura, immaginazione, didattica e partecipazione. Prima della visione del film, la giornalista e scrittrice Luisa Ruggio dialogherà con il regista e con Maria Cristina Rizzo (presidente della Fondazione Le Costantine), Massimo Liso (Tessitura Tre Campane), Ada Mauro (Intrecci), Reparata Orlando e Caterina Cazzato (Biagio Santo), Fernando Ciardo (Fernando Ciardo Tessitura) e Concettina Orlando (tessitrice al telaio tradizionale), che racconteranno le proprie esperienze legate al mondo dell’artigianato tessile, arte profondamente radicata nel territorio del Capo di Leuca.

Sabato 21 dicembre (ore 19:00 – ingresso libero), sempre al Castello di Tutino a Tricase, si celebrerà il decennale della docu-fiction “Kore. La Danza di Persefone”. Alla presenza della regista Azzurra Lugari, delle danzatrici della Compagnia Tarantarte e dei fondatori di Officina Zoé, sarà proposta la visione di un’opera che esplora il mito di Persefone, simbolo di rinascita femminile e della danza popolare. Nel cuore del Salento, un rito antico prende vita grazie alla fusione tra la coreografia di Maristella Martella e la musica ipnotica di Officina Zoé, intrecciando tradizione e mitologia con il paesaggio naturale, trasportando gli spettatori in un sogno ispirato al Tarantismo. Azzurra Lugari osserva da una prospettiva carnale, ponendo il corpo e la danza al centro dell’esperienza. Il film evoca sensazioni profonde attraverso immagini che trasformano la visione in un’esperienza fisica: corpi danzanti e paesaggi di pietra si fondono in una narrazione armoniosa, sensuale e onirica. Dopo la proiezione, un momento di condivisione aperto al pubblico offrirà l’opportunità di riflettere sui cambiamenti culturali e ambientali che hanno interessato il territorio negli ultimi dieci anni. La serata si concluderà dalle 22:00 con il concerto di “Officina Salentina”: Cinzia Marzo (voce e tamburello), Lamberto Probo (tamburello e tammorra) e Donatello Pisanello (organetto, chitarra, armonica), fondatori di Officina Zoè e da oltre trent’anni protagonisti della scena internazionale della world music e promotori della rinascita della pizzica, affiancati anche da Francesco Probo (chitarra), proporranno un repertorio ispirato alla tradizione musicale autentica del Salento.

Lunedì 30 dicembre la rassegna si concluderà al Lug Centro Culturale Ex Macello di Corsano con lo spettacolo Pupe di Pane e con il concerto di Alessia Tondo. La serata prenderà il via (tripla replica ore 18:30, 19:30 e 20:30 – ingresso riservato ai soci) con la produzione di AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore. Diretto da Tonio De Nitto e interpretato da Veronica Mele, Benedetta Pati, Giulia Piccinni, Antonella Sabetta e Carmen Ines Tarantino, Pupe di Pane si sviluppa attorno a una tavola da lavoro, la matrabbanca, dove cinque attrici danno vita a un rituale che attraversa dialetti, tradizioni e cucine diverse: la creazione delle pupe di pane. «Un tempo queste bambole venivano modellate nell’attesa della Pasqua. I bambini avevano poco o nulla, e queste pupe, spesso dolci, rappresentavano un regalo speciale, un augurio, un talismano apotropaico per scongiurare le disgrazie e ristabilire un equilibrio con la madre terra, una rinascita», sottolinea il regista Tonio De Nitto. Lo spettacolo è un viaggio tra tradizione e memoria, un rito collettivo che rinnova il mistero legato alla creazione del pane e celebra il lavoro delle donne: donne che impastano per ore, vegliano il pane prima dell’uccata (l’infornata), e intrecciano farina e vita in un racconto che attraversa il tempo. Quella che inizia come una piccola storia quotidiana, attraverso le loro mani e il loro coraggio, diventa una parte della Grande Storia. Alle 21:30 (ingresso 5 euro riservato ai soci), nella programmazione Puglia Sounds Tour Italia 2024, la cantante e musicista salentina Alessia Tondo presenterà un live incentrato sulle canzoni del suo esordio solista “Sita” (Ipe Ipe Music | Goodfellas |Artist First), vincitore del Premio Loano Giovani per il miglior disco di musicisti under 35. Un album nato come un “rito di guarigione”, profondamente legato al simbolico significato di “buon augurio” della melagrana. Dopo una carriera ricca di collaborazioni, l’artista – componente del Canzoniere Grecanico Salentino – sceglie di intraprendere un percorso personale, proponendo brani inediti scritti di suo pugno. La sua voce si immerge in intrecci vocali e ballate interamente in dialetto salentino, dando vita a composizioni che reinterpretano i modi della tradizione, trasformandoli in un camerismo raffinato, capace di coniugare l’eleganza della musica colta con l’intensità di quella popolare. Un viaggio tra passato e futuro, quotidianità ed eternità, che si traduce in un esperimento audace e rivelatorio.

L’associazione Tarantarte promuove attività formative e performative in ambito artistico e culturale, con un focus particolare sulle danze rituali e tradizionali del Mediterraneo e del mondo e cerca, attraverso un complesso percorso di ricerca artistica, di connettere il passato con il presente, la tradizione locali con le tradizioni più vastamente intese. La direzione artistica e i principali ruoli dell’associazione sono ricoperti da donne fortemente convinte che la promozione dell’identità culturale locale non possa avvenire senza una rilettura dell’importanza della dimensione femminile che da sempre ha contribuito a generare significati che, attraversando le generazioni, sono giunti fino a noi: la difficoltà ad esprimere il proprio disagio e l’importanza di trovare nel gruppo la forza per esprimerlo, la connessione della percezione di sé con il proprio corpo e quello stesso corpo che diventa il tessuto sul quale si intravedono le trame di gioie e sofferenze che attraversano vite capaci di generare vita.