BARI – Miglior spettacolo, miglior disegno luci, migliore attore e migliore attrice: La Ferocia – coproduzione Teatri di Bari con SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, LAC Lugano Arte e Cultura, Romaeuropa Festival e Teatro Nazionale Genova – si aggiudica quattro Premi Ubu.
I riconoscimenti allo spettacolo di Vico Quarto Mazzini sono stati consegnati nella serata di ieri, 16 dicembre, durante la cerimonia organizzata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri all’Arena del Sole di Bologna. Oltre a designarlo come miglior spettacolo, la giuria dei Premi Ubu 2024 ha premiato anche Leonardo Capuano come miglior attore e Francesca Mazza come miglior attrice, oltre a Giulia Pastore per il miglior disegno luci. Lo spettacolo, diretto da Michele Altamura e Gabriele Paolocà, era tra i finalisti anche per la miglior regia e la migliore scenografia.
Un risultato che premia un lavoro intenso e ‘feroce’, e che ancora più significato ottiene per la sua capacità di aver riunito tante realtà diverse, con una produzione che vede tanta Puglia al suo interno: a partire da VicoQuartoMazzini – vincitori nel 2021 del Premio Hystrio come miglior compagnia emergente – fino ad arrivare alla penna di Nicola Lagioia, autore dell’omonimo romanzo Premio Strega 2015 da cui è stato adattato lo spettacolo.
Dopo il debutto pugliese nel 2024 al Teatro Kismet di Bari, la coproduzione Teatri di Bari torna all’Opificio per le Arti sabato primo marzo alle ore 21 e domenica 2 marzo alle ore 18 per la Stagione 2024.25 Attraversamenti, con la direzione artistica di Teresa Ludovico.
La Ferocia racconta la vicenda dei Salvemini: Vittorio Salvemini è venuto dal nulla e, come da copione, vuole tutto. Costruttore pugliese arrivato a Bari poco più che trentenne, dagli anni ’70 in poi ha inanellato una serie di successi professionali che l’hanno portato a essere proprietario di cantieri edili su cui non tramonta mai il sole, da Bari a Phuket, passando per Parigi e Istanbul. Solo le contraddizioni di qualunque ascesa sfrenata riusciranno a mandare in frantumi le sue sicurezze. A queste è legata la morte della figlia Clara, trovata nuda e ricoperta di sangue sulla provinciale che collega Bari a Taranto. La Ferocia mette in scena il trionfo e la rovina della rabbia cieca dell’occidente e lo fa raccontando la storia della famiglia Salvemini, una saga familiare in cui le colpe dei padri si annidano nella debolezza dei figli. Un bestiario che racconta della nostra incapacità di sopprimere l’istinto di prevaricazione e il nostro essere perennemente incatenati alle leggi della natura.