Sabato 26 aprile al Teatro Van Westerhout di Mola di Bari Enzo Decaro celebra in musica i «Mille culure» di Pino Daniele

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Dieci anni senza Pino Daniele, voce graffiante, sound unico e cuore blues. Nel 2025 avrebbe compiuto settant’anni. E a ricordarlo con lo spettacolo inedito «Mille culure», in programma sabato 26 aprile (ore 20.45) al Teatro van Westerhout di Mola di Bari per le stagioni dell’Agìmus dirette da Piero Rotolo, è l’attore, sceneggiatore e storico volto televisivo Enzo Decaro che fu nel trio La Smorfia con Lello Arena e il compianto Massimo Troisi, un tragico e comune destino con Pino Daniele. «Mi propongo di valorizzare il cantautore, più che il geniale musicista», spiega Decaro, che di Daniele fu grande amico e in «Mille culure» mette al centro la meravigliosa vena poetica dell’artista partenopeo, spesso passata in secondo piano rispetto all’inconfondibile melodismo delle sue canzoni.

In quest’omaggio Decaro è in compagnia del musicista e cantante pugliese Mario Rosini, anche lui amico di Pino Daniele, dal quale ebbe il regalo la produzione del disco «Mediterraneo Centrale». Accanto a loro un trio formato da Antonio Palazzo (pianoforte), Giovanni Astorino (violoncello e live electronics) e Cesare Pastanella (percussioni), chiamati a impreziosire un racconto in musica fatto di sentimenti, emozioni e suggestioni che, naturalmente, si manifestano attraverso le inconfondibili e meravigliose canzoni di Pino Daniele, un unicum nel panorama della musica italiana, capace di creare un linguaggio innovativo, intrecciando la tradizione napoletana con generi provenienti da altre culture sin dal disco d’esordio «Terra Mia» (1977) e il successivo «Pino Daniele» (1979).

Ma è con «Nero a Metà» (1980) che l’artista raggiunge improvvisamente il grande pubblico, mescolando la Napoli più viscerale con il soul, il blues e il jazz dentro una cifra stilistica profondamente personale, consolidata con gli album «Vai Mo’» (1981) e «Bella ‘mbriana» (1982), le collaborazioni altisonanti con i giganti del jazz Alphonso Johnson e Wayne Shorter e un altro paio di dischi in studio, «Musicante» (1984) e «Ferryboat» (1985), intervallati dal doppio live «Sciò», in parte registrato nel Petruzzelli di Bari. La sfilza di dischi che ne segue, insieme alle colonne sonore per i film di Massimo Troisi, e le collaborazioni con i big della canzone italiana, da Eros Ramazzotti a Giorgia, da Francesco De Gregori a Fiorella Mannoia, oltre ai sodalizi artistici con alcuni mostri sacri del jazz e del rock, da Chick Corea e Pat Metheny a Eric Clapton, raccontano la storia di un artista inimitabile, la cui scomparsa improvvisa, avvenuta il 4 gennaio 2015, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama della musica non solo italiana, ma internazionale.

Biglietti su Vivaticket al link https://www.vivaticket.com/it/ticket/mille-culure-la-poetica-di-pino-daniele/259485?culture=it-it