LECCE – Sabato 2 marzo (ore 21 – ingresso libero) sul palco di Astragali Teatro a Lecce appuntamento con una serata tra tradizione e tradinnovazione con Kurvelesh Polyphonic (coro polifonico albanese composto da otto cantori del villaggio di Nivica) e Mascarimirì (band salentina guidata daClaudio Cavallo Giagnotti). Il concerto rientra nel programma delmeeting finale di “Legends on circular Ruins”, uno dei cinque progetti italiani approvati nell’ambito del programma europeo “Creative Europe” per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Sabato 2 e domenica 3 marzotra Teatro Paisiello e Astragali Teatro a Lecce e la Distilleria De Giorgi a San Cesario di Lecce si alterneranno incontri, concerti e performance di danza e teatro. Il progetto ha previsto la realizzazione di residenze artistiche in cinque siti archeologici (Rudiae e Castro nel Salento, Segovia in Spagna, Nivica in Albania e Costanza in Romania) che, con le loro storie, sono stati al centro delle attività attraverso la collaborazione tra artisti, archeologi, operatori del patrimonio culturale, attori culturali. Partner del progetto, coordinato da Astràgali Teatro, sono il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, il Teatro Nazionale di Costanza (Romania), la Fondazione della Danza ‘Alicia Alonso’ dell’Università ‘Re Juan Carlos’ di Madrid (Spagna), l’International Theatre Institute – UNESCO (Francia) e l’Agenzia Costiera Nazionale (Albania). Tra gli ospiti della due giorni anche Tobias Biancone, direttore Generale e presidente del Network per l’Istruzione Superiore per le Arti Performative dell’ITI – Unesco. Fondata nel 1948 a Praga l’International Theatre Institute è l’unica organizzazione non governativa, operante in ambito culturale, in relazioni formali con l’UNESCO ed è presente con Centri Nazionali in circa 100 Paesi.
Il ricco programma del meeting prenderà il via sabato 2 marzo dalle 9 alle 13 al Teatro Paisiello con la prima parte del convegno internazionale “European Cultural Heritage – Where the Past meets the Future”. Dopo i saluti istituzionali di Loredana Capone (assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia), Marco Giannotta (vicepresidente Teatro Pubblico Pugliese), Tobias Biancone (Direttore Generale e Presidente del Network per l’Istruzione Superiore per le Arti Performative dell’ITI – Unesco), Termet Peci (Sindaco del comune albanese di Tepelene) eAlberto Antonio Capraro (Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Castro) si alterneranno gli interventi (in inglese) di Francesco D’Andria (Accademia dei Lincei – Professore Emerito di Archeologia Classica dell’Università del Salento), Fabio Tolledi (direttore Artistico Astràgali Teatro, Presidente del Centro italiano e vicepresidente della rete mondiale dell’ITI – Unesco), Auron Tare (direttore dell’Agenzia Nazionale Costiera Albanese), Luis Llerena Dìaz (segretario generale Fondazione Danza ‘Alicia Alonso’ – Università Rey Juan Carlos di Madrid e vicedirettore Centro ITI Spagna); Gloria Garcìa Arambarry (direttrice Dpto Danza Contemporanea Fondazione Danza ‘Alicia Alonso’ dell’Università Rey Juan Carlos di Madrid, segretaria generale Centro ITI Spagna). In serata, come detto, dalle 21 ad Astràgali Teatro concerto con Kurvelesh Polyphonice Mascarimirì.
Domenica 3 marzo si parte alle 10 alla Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce con la seconda parte del convegno internazionale al quale parteciperanno Grazia Semeraro (professore ordinario di Archeologia Classica dell’Università del Salento), l’attrice Daniela Dumitrescu (general manager del Teatro di Stato di Constanta in Romania), lo scrittore e giornalista Cristian Cealera, Tobias Biancone (direttore Generale e presidente del Network per l’Istruzione Superiore per le Arti Performative dell’ITI – Unesco). In serata, dalle 21, sempre in Distilleria in scena l’istallazione sonora “Legends on circular ruins” di Astràgali Teatro e “Zorongo“, performance di flamenco con il duo spagnolo José Manuel Buzòn Ruiz e Amor Cànovas, con le musiche di Carmen Linares.
Gli interventi nei luoghi del progetto “Legends on circular Ruins” sono stati tutti site-specific e attraversati anche dalle presenze, dalle tracce, presenti in questi luoghi, di figure mitologiche e storiche come Medea, Enea, Quinto Ennio, Ovidio, Maria Zambrano. Il titolo del progetto – in italiano Leggende sulle rovine circolari – prende ispirazione da un romanzo di Jorge Luis Borges che esprime in modo sublime la natura sincretica della conoscenza, le relazioni intime di spazi e tempi lontani che sono mantenute vive dal fuoco della creazione, da un profondo sincretismo di culture legate in un movimento circolare. Il patrimonio culturale è una fonte di conoscenza che unisce i popoli, che nutre l’immaginazione, che fa rivivere i ricordi, che genera uno sguardo più profondo e una comprensione del presente e del nostro futuro. Lo “spazio” della conoscenza è sempre circolare, lo spazio del teatro, della danza, della musica sono circolari, così è lo spazio dell’incontro.
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