“La scoperta dello Zeus di Ugento” mercoledì prossimo al Convitto Palmieri di Lecce

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LECCE – Sarà lo Zeus di Ugento il protagonista dello spettacolo animato in programma mercoledì, 20 marzo alle ore 16, presso il teatrino del Convitto Palmieri di Lecce con ingresso gratuito.

 

La scoperta dello Zeus di Ugento”, è questo il titolo della rappresentazione ideata dall’artista barese Marianna di Muro e dedicata ai bambini dai 3 ai 12 anni,  racconta della scoperta del simbolo della cultura messapica rappresentato dalla statua in bronzo dello Zeus, oggi conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

 

Attraverso il coinvolgimento diretto dei piccoli spettatori, saranno, quindi, riproposte le “gesta” degli operai e della signora Sofia che, il 24 dicembre del 1961, scavando una terrazza nella cittadina di Ugento si imbattono nel “pupo” più famoso del Salento.

 

L’evento è organizzato dalla società Studio di Consulenza Archeologica, soggetto gestore del Sistema Museale di Ugento, in collaborazione con il Polo Biblio-Museale di Lecce e il Museo Sigismondo Castromediano.

 

L’iniziativa rientra nel progetto sperimentale “I Musei raccontano la Puglia”, promosso dall’Assessorato Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione Territoriale della Regione Puglia e prevede l’esecuzione di progetti e iniziative finalizzati alla promozione educativa e culturale, alla valorizzazione dei musei, alla realizzazione di attività ludico-educative per bambini e ragazzi da 0 a 13 anni, attraverso la creazione di hub territoriali.

 

Tra i cinque hub pugliesi rientra quello costituito dal Comune di Ugento in qualità di Ente Capofila, dal Sistema Museale di Ugento, dal Museo “Sigismondo Castromediano” di Lecce e dall’Istituto Comprensivo Statale di Ugento.

Lo spettacolo “La scoperta di Zeus” chiude l’offerta culturale del Sistema Museale ugentino, “Vivere il Museo”, che ha interessato quattro specifiche macro-attività pensate per un target di utenza determinato da tre fasce di età (0-5 anni; 6-10 anni e 11-13 anni).

 

I laboratori ludico-didattici, strutturati a seconda della classe di età partecipante, miravano a far conoscere l’arte antica e la storia attraverso l’esperienza diretta. I racconti degli operatori e le attività manipolative hanno permesso al museo e alla collezione di prendere vita. Il progetto prevedeva, inoltre, visite guidate interattive, laboratori di archeologia sperimentale ed eventi teatrali pensati per bambini e famiglie allo scopo di far divenire i musei luoghi della creatività, della sperimentazione e della scoperta attraverso il gioco.