L’11 aprile il Festival del Cinema Europeo dedica un’intera giornata a Sokurov

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LECCE – Stefania Sandrelli e Aleksandr Sokurov insieme a Nino Frassica, Paola Minaccioni, Alessandro Siani per la sezione “Nuova Commedia Italiana” e Luciana Castellina, Fulvio Lucisano, Carlo, Luca e Silvia Verdone sono i protagonisti della XX edizione del Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica, in programma a Lecce dall’8 al 13 aprile 2019 presso il Multisala Massimo.

 

Il Festival, dallo scorso anno, è dedicato a Cristina Soldano, direttrice artistica sin dalla prima edizione, la cui passione, professionalità e dedizione sono state impulso vitale per la manifestazione tutta. In sua memoria, sarà consegnato il premio più importante, l’Ulivo d’Oro | Premio Cristina Soldano al Miglior Film a uno dei 12 titoli in concorso e provenienti da tutta Europa, scelto dalla giuria presieduta da Marco Müller.

 

Venti anni, un’occasione per festeggiare i successi e i traguardi raggiunti, proponendo un’edizione ricca di appuntamenti. E dieci anni del Premio Mario Verdone. Doppio anniversario e tante novità. Molte le anteprime e gli eventi speciali tra cui: “Il Campione” (01 Distribution) di Leonardo D’Agostini presente a Lecce insieme a Stefano Accorsi, Matteo Rovere, Sidney Sibilia, Paolo Del Brocco, Luigi Lonigro; “Fiore Gemello” (Fandango) di Laura Luchetti al Festival con Giuseppe Gallo e Gianluca Pignataro; “Ci alzeremo all’alba” (Aladino Production) di Jean-Marie Benjamin che introdurrà il film insieme al protagonista Andrea Solombrino e in presenza di S.E.R. l’Arcivescovo di Lecce Mons. Michele Seccia e dell’Arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo S.E.R. Mons. Franco Moscone; “Torna a casa Jimi!” (Tucker Film) presentato dal regista Marios Piperides e dall’attore protagonista Adam Bousdoukos.

Quest’anno la direzione del Festival ha deciso di attribuire a Luciana Castellina, da sempre “amica” della manifestazione, l’Ulivo d’Oro per il suo fondamentale contributo alla cultura e al cinema europeo e a Fulvio Lucisano l’Ulivo d’Oro per il suo fondamentale contributo al cinema italiano.

Accanto alla sezione competitiva, numerosi spazi di approfondimento, sezioni riservate a cortometraggi e a documentari che rappresentano un percorso di ricerca di nuovi temi e di nuovi linguaggi audiovisivi. In programma anche due Mostre fotografiche: “Stefania Sandrelli, Icone du Cinéma Italien” a cura di Antonio Maraldi presso l’ex Convento dei Teatini e “20 anni di Festival del Cinema Europeo” presso il Castello Carlo V.

 

LE SEZIONI DEL FESTIVAL

 

I PROTAGONISTI DEL CINEMA ITALIANO | STEFANIA SANDRELLI | 8 aprile

Stefania Sandrelli inaugura la XX edizione del Festival del Cinema Europeo la sera dell’8 aprile presso il Multisala Massimo. L’attrice riceve l’Ulivo d’Oro alla Carriera dopo un incontro con il pubblico condotto da Fabrizio Corallo.

I film in rassegna: Divorzio all’italiana di Pietro Germi (1961), La bella di Lodi di Mario Missiroli (1963), Sedotta e abbandonata di Pietro Germi (1964), Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli (1965), Il conformista di Bernardo Bertolucci (1970), C’eravamo tanto amati di Ettore Scola (1974), La chiave di Tinto Brass (1983), Evelina e i suoi figli di Livia Giampalmo (1990), Te lo leggo negli occhi di Valia Santella (2004) e La prima cosa bella di Paolo Virzì (2009).

Alla Sandrelli, oltre alla retrospettiva, è dedicata una Mostra fotografica dal titolo “Stefania Sandrelli, Icone du Cinéma Italien”, con le immagini dell’archivio del Centro Cinema Città di Cesena, curata da Antonio Maraldi.

 

I PROTAGONISTI DEL CINEMA EUROPEO | ALEKSANDR SOKUROV | 11 aprile

Il grande autore russo Aleksandr Sokurov è il “Protagonista del Cinema Europeo” in un omaggio curato da Massimo Causo che ripercorre i momenti salienti dell’opera del regista. Insignito di numerosi Premi in Festival internazionali come Berlino, Cannes, Locarno, Mosca, Toronto, Venezia durante la manifestazione salentina viene presentata la retrospettiva di alcuni dei suoi film più rappresentativi realizzati dalla seconda metà degli anni ’90 a oggi, tra cui l’intera tetralogia del potere: Toro, Moloch, Il Sole e Faust (Leone d’Oro a Venezia 68, nel 2011). In anteprima italiana anche A Russian Youth di Alexandr Zolotukhin, ex allievo di Sokurov che ne ha firmato la produzione creativa, presentato al Forum della scorsa Berlinale.

L’11 aprile il Festival del Cinema Europeo dedica un’intera giornata a Sokurov con una master class, moderata da Massimo Causo con Aliona Schumakova, al Multisala Massimo. In serata, all’autore viene consegnato l’Ulivo d’Oro alla Carriera, al termine di un incontro col pubblico condotto da Marco Müller. A seguire la proiezione di Russian Ark (Arca Russa), scelto dallo stesso Sokurov e pellicola a lui molto cara, che in uno straordinario e unico piano sequenza racconta 300 anni di storia russa attraversando i saloni dell’Ermitage di San Pietroburgo. I film in programma: Francofonia – Il Louvre sotto occupazione (Francia, Germania, Olanda, 2015); Faust (Russia, 2011); Alexandra (Russia, Francia, 2007); Il sole (Russia, Italia, Svizzera, Francia, 2005); Padre e figlio (Russia, Germania, Italia, Olanda, 2003); Toro (Russia, 2001); Moloch (Russia, Germania, Giappone, Italia, Francia, 1999); Madre e figlio (Russia, Germania, 1997); A Russian Youth di Alexandr Zolotukhin, produttore creativo Alexandr Sokurov (Germania, 2019).

 

I FILM IN CONCORSO

Dodici i film in anteprima nazionale selezionati da Alberto La Monica e Luigi La Monica, presentati dai registi o dagli attori protagonisti che incontrano il pubblico al termine della proiezione.

La Giuria del Concorso Lungometraggi “Ulivo d’Oro”, presieduta da Marco Müller e composta da Guillame Calop, Pippo Mezzapesa, Ana Urushadze e Olena Yershova, assegna l’Ulivo d’Oro “Premio Cristina Soldano al Miglior Film”, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia e il Premio per la Migliore Sceneggiatura. Sempre tra i film del Concorso, sono assegnati anche il Premio FIPRESCI (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica), attribuito dalla Giuria composta da Francesco Grieco, Anders E. Larsson e Georgios Papadimitriou; il Premio Cineuropa attribuito dalla Giuria composta da Stefan Kitanov, Stefan Laudyn, Stefan Uhrik; il Premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per il Miglior Attore Europeo attribuito dalla Giuria presieduta da Laura Delli Colli; il Premio Agiscuola attribuito da una giuria di studenti delle scuole superiori di Lecce; il Premio del Pubblico attribuito tramite votazione dagli spettatori del Festival.

I 12 FILM

Blind spot di Tuva Novotny (Norvegia, 2018) racconta in un unico piano sequenza la lotta di una donna alle prese con i problemi adolescenziali della figlia. Ma una tragedia ben più grande colpirà l’intera famiglia.

Cronofobia di Francesco Rizzi (Svizzera, 2018), interpretato da Vinicio Marchioni che sarà al festival insieme al regista, è la storia di Michael Suter, un uomo misterioso e solitario che di giorno viaggia per la Svizzera in incognito, valutando il servizio alla clientela nei negozi e negli hotel, mentre la notte osserva in segreto la vita di una donna…

Genesis di Árpád Bogdán (Ungheria, 2018) intreccia la storia di un giovane rom, dall’infanzia interrotta per la perdita della propria famiglia a quella di una giovane avvocatessa, che assume la difesa di un uomo sotto processo per una serie di omicidi a sfondo razziale…

Her job di Nikos Labôt (Grecia, Francia, Serbia, 2018). Panayiota, casalinga trentasettenne analfabeta, conduce una vita tranquilla con il marito e i figli in un modesto quartiere di Atene. Per far fronte alla recessione economica è costretta a trovarsi un impiego per la prima volta nella sua vita…

Journey to a mother’s room di Celia Rico Clavellino (Spagna, 2018), segue le dinamiche tra madre e figlia, così delicate da diventare un groviglio. Le due donne dovranno fare i conti con una nuova fase della loro vita.

Jumpman di Ivan I. Tverdovskiy (Russia, Lituania, Irlanda, Francia, 2018) è la storia di Dennis cresciuto in un orfanotrofio. È un ragazzo speciale che, a causa di una rara malattia, è immune al dolore e questo lo rende popolare tra gli altri ragazzi. Un giorno la madre riappare dal nulla e lo porta con sé a Mosca…

Oray di Mehmet Akif Büyükatalay (Germania, 2019). Durante un litigio con la moglie Burcu, Oray pronuncia il termine islamico “talaq” che vuol dire separazione. L’Imam lo informa che dovrà separarsi da Burcu per tre mesi. Oray approfitta della pausa forzata dal rapporto con la moglie per iniziare una nuova vita, si trasferisce a Colonia ed entra a far parte di una nuova comunità musulmana, guidata dal giovane Imam Bilal…

Paper flags di Nathan Ambrosioni (Francia, 2018), è la storia di Charlie, una giovane ragazza che sogna di diventare un’artista, ma fa fatica a sbarcare il lunario. La sua vita viene stravolta quando riappare, dopo dodici anni di assenza, suo fratello Vincent appena uscito di prigione.

Stitches di Miroslav Terzić (Serbia, 2019) ispirato a una storia vera, è ambientato a Belgrado nei nostri giorni. Sono trascorsi 18 anni da quando la protagonista, una giovane sarta, era stata informata della morte improvvisa del figlio appena nato. La donna è ancora convinta che il bambino, in realtà, le sia stato portato via…

Summer survivors di Marija Kavtaradze (Lituania, 2018). Indre, una giovane e ambiziosa psicologa ricercatrice, ha acconsentito a seguire il trasferimento di due pazienti da un reparto psichiatrico a un altro in cambio di una serie di privilegi per la ricerca nella sua clinica. Si trova, però, a gestire un gruppo sgangherato nel lungo viaggio verso la nuova sede…

The pig di Dragomir Sholev (Bulgaria, 2018. Pig è un tredicenne in sovrappeso, che a scuola subisce quotidianamente atti di bullismo. Un giorno è vittima dello scherno anche del un nuovo arrivato Martin e, per sfuggire all’aggressione, Pig reagisce d’istinto sferrando un solo colpo, ma probabilmente letale…

Two for joy di Tom Beard (UK, 2018). Aysha è paralizzata dalla depressione da quando è morto suo marito e la situazione ha costretto la figlia adolescente ad addossarsi delle responsabilità enormi e il piccolo Troy a crescere senza figure adulte che si prendano cura di lui…