LECCE – Giovedì 4 aprile ore 20.45 torna la musica di qualità a cura di Eraldo Martucci e Maria Agostinacchio con Ass. Festinamente. Per l’ultimo appuntamento della stagione, a Koreja va in scena il jazz. Quest’anno si celebrano i 60 anni dall’uscita di “Porgy and Bess” e dalla registrazione di “Kinf of Blue”, capolavori di Miles Davis. Ma ricorrono anche i 50 anni del disco cult “In a silent way”.
Miles Davis è la musica, il concetto della dilatazione, dei silenzi, dell’assenza e del suono come tratti distintivi del grandissimo trombettista, scopritore di talenti eccezionali, che ha inciso tra i dischi più importanti della storia del jazz afroamericano.
Ed al gigante del jazz, infatti, è dedicato il concerto del nuovo quartetto capitanato dal virtuoso trombettista Andrea Sabatino, dove il linguaggio bop e del jazz moderno si fondono attraverso l’eleganza di quattro musicisti in continua crescita artistica dotati di grande personalità e sensibilità musicale con all’attivo importanti collaborazioni e numerosi riconoscimenti nel corso degli anni presso i Workshops più importanti d’Italia e d’Europa.
Dopo numerosi dischi e tantissime collaborazioni di alto livello (da Mario Biondi a Sergio Cammariere e Dee Dee Bridgewater, solo per citarne alcuni), arriva ANDREA SABATINO QUARTET, il tributo raffinato e intelligente di un artista che continua a sorprendere: con Andrea Sabatino alla tromba e flicorno, si esibirannoBruno Montrone al pianoforte, Giampaolo Laurentaci al contrabbasso e Dario Congedo alla batteria.
Il programma comprende anche brani originali di Sabatino e la rivisitazione di qualche standard jazz del repertorio degli anni ‘50.
Andrea Sabatino nasce il 5 novembre 1981 a Galatina (Le). Inizia lo studio della tromba precocissimo all’età di cinque anni e, seguito dal padre anch’egli musicista, a nove anni intraprende gli studi musicali presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce sotto la guida del M. Pietro De Mitis. E’ nel 1999 che Andrea, appena diciassettenne, consegue il Diploma in Tromba con il massimo dei voti. In seguito partecipa a vari concorsi e rassegne regionali – nazionali esibendosi come trombettista concertista classico ottenendo consensi unanimi di critica e, nel frattempo, frequenta diversi master class tra i quali quello del trombettista americano MICHEL APPLEBAUM. L’incontro indescrivibile nel 2000 col celebre trombettista FABRIZIO BOSSO, porta poi Andrea a lasciare di colpo gli studi classici e a intraprendere da subito quelli jazzistici proprio con Bosso.