TRANI (BAT) – Inaugurata a Trani la mostra dedicata al grande scienziato del Rinascimento, Leonardo da Vinci, a cinque secoli dalla sua morte: “IL GENIO. 500 ANNI DI MERAVIGLIA”. Si potrà ammirare l’ingegno visionario e proteiforme di Leonardo da Vinci negli spazi espositivi di Palazzo delle Arti Beltrani attraverso 40 macchine costruite secondo i suoi scritti.
Il “taglio del nastro” alla presenza del sindaco della città Amedeo Bottaro, del promotore e curatore della mostra Niki Battaglia e dell’ingegner Giuseppe Manisco, autore delle 40 macchine leonardesche.
“Questa di Palazzo Beltrani – ha dichiarato il primo cittadino – è una sfida vinta: oggi Palazzo Beltrani è davvero Palazzo delle arti, tante mostre, tanti eventi grazie all’impegno straordinario di Niki Battaglia e alla sua gestione di assoluto pregio che sta riempendo di contenuti alti questi spazi. Una sfida vinta per Trani dunque che vuole fare del turismo culturale il vero volano della città”.
Presenti alla conferenza per l’inaugurazione, anche il Viceprefetto dott. Gaetano Tufariello e i dirigenti scolastici del Liceo Artistico Federico II Stupor Mundi di Corato, dell’IISS Aldo Moro di Trani e del Liceo scientifico statale Valdemaro Vecchi di Trani. A coordinare un programma molto nutrito di attività che vedranno gli studenti dei tre istituti scolastici protagonisti, infatti, l’archeologo della Soprintendenza Giuseppe Ruggiero e l’associazione “Trani Nostra’’, rappresentata dalla presidente prof.ssa Angela Di Nanni. Tutto il ciclo di approfondimenti culturali avrà come filo conduttore il territorio di Trani negli anni di Leonardo, ovvero usi, costumi, lingua parlata, architettura, scienza e cultura in generale. “Abbiamo cercato di costruire insieme – ha spiegato l’archeologo Ruggiero – un percorso artistico, culinario, di studio che sfocerà in una serie di appuntamenti a ridosso della Pasqua. Avremo inoltre una ‘mostra nella mostra’ – ha aggiunto – grazie anche all’impegno della prof.ssa Di Nanni di Trani Nostra con l’esposizione di diverse cinquecentine, incunaboli del 400 provenienti alcuni dalla Biblioteca Giovanni Bovio di Trani e altri dalla Biblioteca diocesana dei Padri Rogazionisti. Grazie al lavoro che in questi mesi stanno facendo l’IISS Aldo Moro di Trani e il liceo Artistico Federico II di Corato, avremo anche delle giornate incentrate sulla cultura culinaria (ovvero la rielaborazione di ricette scritte da Leonardo preparate dai ragazzi dell’Istituto Turistico Alberghiero), e l’installazione nel Tribunale di Trani dell’Hortus Conclusus a cura del Liceo Artistico Federico II di Corato. Questa – ha chiosato Ruggiero – è una grande occasione per avere risonanza a livello nazionale”.
Giova ricordare che la mostra è organizzata dall’Associazione Delle Arti in collaborazione con CREATTIVAmens e con il Centro Culturale Polifunzionale della città di Trani di Palazzo Beltrani, e gode dei patrocini della città di Trani, Teatro Pubblico Pugliese, Festival internazionale Castel dei Mondi, Ordini degli Ingegneri e Architetti della BAT, e vede la partecipazione del Liceo Artistico Federico II Stupor Mundi di Corato, dell’IISS Aldo Moro di Trani e del Liceo scientifico statale Valdemaro Vecchi di Trani.
La parola è passata poi all’ingegner Manisco. “Per me è un privilegio essere qui a Trani. Dopo la bellissima esperienza vissuta l’anno scorso con la mostra ‘Il genio a Trani. L’arte della guerra, cosa bestialissima’, abbiamo deciso di ampliare la platea delle macchine, non limitandoci solo a quelle da guerra, ma contemplandone altre che testimoniano il genio leonardesco dal punto di vista ingegneristico, della scienza e della tecnologia”. Pittore, scultore, architetto, ingegnere e scienziato, infatti, non vi è parte dello scibile che egli non abbia indagato. “Ringrazio il sindaco e Niki Battaglia per essere così attivo e dedito a promuovere Trani che è molto vivace dal punto di vista artistico e culturale”. L’ingegnere salentino ha poi raccontato alcuni aneddoti circa la sua passione per Leonardo e lo studio approfondito che egli ha fatto del Codice Atlantico e di quello di Madrid prima di costruire la sua prima macchina “la lancia sassi”, seguendo pedissequamente proprio le indicazioni del genio. Leonardo durante la sua vita compone 120 quaderni di riflessioni, appunti, studi, alcuni dei quali scritti secondo la famosa scrittura speculare, raccolti poi nei vari codici. È stato stimato che egli abbia fatto più di 15.000 disegni che molto spesso accompagnavo gli appunti.
Niki Battaglia, direttore di produzione delle attività del Palazzo delle Arti Beltrani, ha sottolineato poi come tutte le attività che vengono prodotte dalla gestione siano fondamentali per la vita del complesso museale e la valorizzazione delle collezioni permanenti presenti all’interno della Pinacoteca “Ivo Scaringi”. “Tutto questo – ha dichiarato Battaglia – è reso possibile solo grazie al lavoro incessante di tutta la squadra che mi accompagna in questa avventura e delle molteplici associazioni che curano le varie sezioni artistiche del Centro culturale Polifunzionale”.
L’intero progetto espositivo è stato concepito per rendere omaggio al più grande Genio di tutti i tempi e alla sua Arte, ancora attualissima, mettendone in evidenza le scoperte più salienti e gli aspetti ancora poco noti. Il fine è quello di diffondere una conoscenza approfondita di una delle menti più visionarie di tutti i tempi, non senza un colpo di scena di impatto scenografico enorme che accenderà sulla città di Trani i riflettori della stampa internazionale. “Proprio nel giorno della morte di Leonardo, il 2 maggio, Trani sarà spettatrice di un evento unico. Sveleremo man mano – ha annunciato Battaglia – tutto il nutrito programma che ruota intorno alla figura irripetibile di un gigante della storia come Leonardo da Vinci”.
Alla conferenza è seguita la visita dell’esposizione delle macchine leonardesche con un cicerone d’eccezione, lo stesso ingegner Manisco, che ha spiegato da dove nasce la sua passione, e come è riuscito a trasporla nella costruzione di queste opere. Quella di Trani è una parte della sua collezione che ammonta ormai a 133 macchine.
“Il Genio. 500 anni di meraviglia” è un viaggio avvincente tra arte, scienza, tecnica, ottica, filosofia, architettura, ingegneria. L’esposizione prevede accanto alle macchine realizzate dall’ingegnere, 15 delle quali a dimensioni reali così come le aveva progettate lo stesso da Vinci, i disegni e gli appunti del genio dei diversi codici.
La mostra sarà fruibile sino al 30 giugno, dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 con orario continuato. Si prevedono tuttavia aperture prolungate e/o straordinarie in occasione di eventi o prenotazioni di gruppi.