A Cena con la Duchessa diventa un gioco nel Castello di Castrignano de’ Greci

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CASTRIGNANO DEI GRECI (Lecce) – Gli ingredienti sono semplici: divertimento, scoperta di un mondo antico e condivisione. Imparare giocando e fare un tuffo nel Rinascimento con i suoi rituali, in compagnia di mamma e papà, in un castello salentino. A partire da fine aprile A Cena con la Duchessa, la spettacolare rievocazione storica e ricostruzione gastronomica messa in scena ogni estate da Sara Latagliata di Nobili Pasticci, diventa un gioco e propone dei laboratori montessoriani per comporre la storia dell’evento, che quest’anno si svolgerà il 7 e 8 giugno a Castrignano de’ Greci e il 9 agosto nel Palazzo Marchesale di Galatone. In attesa di aprire la busta con il sigillo della duchessa e scoprire quale nobile salentino si dovrà impersonare durante il banchetto storico che celebra il matrimonio tra Nicola de Gualtieris e Porzia Paladini, nel castello di Castrignano de’ Greci genitori e figli potranno ritrovarsi la domenica mattina, per un momento ludico di divertimento e apprendimento, con giochi ideati con Boboto e realizzati da Fablab Lecce. I laboratori iniziano il 28 aprile e proseguono il 5, 19 e 26 maggio: si potrà prenotare per il primo laboratorio dalle 10.00 alle 11.00 o per il secondo dalle 11.30 alle 12.30 e ogni turno avrà un massimo di 15 bambini con rispettivi genitori (tel. 3207619280, al costo simbolico di 6 euro a bambino).Gli spazi sono allestiti secondo i metodi montessoriani, per favorire attraverso il momento operoso del gioco, che richiede impegno e rispetto di regole e non solo svago e spensieratezza,  l’acquisizione di competenze necessarie al pieno sviluppo della personalità dei piccoli giocatori. In ogni giornata saranno presenti i ragazzi che studiano accoglienza all’Istituto Alberghiero di Otranto con il team Nobili Pasticci e le esperte di didattica montessoriana di Boboto, una società innovativa guidata da Iliana Morelli, che porta avanti progetti educativi di forte impatto sociale come Montessori 3D attraverso la produzione di materiali artigianali con le nuove tecnologie. Ogni gioco, ideato appositamente per “A Cena con la Duchessa”, racchiude in sé uno scopo diretto e altri indiretti che il bambino può raggiungere attraverso l’utilizzo e la manipolazione. Così con il puzzle della Duchessa composto da una cornice in legno con “morbidi” angoli smussati, nella quale è intagliata la sagoma del viso di una donna che permette con vari incastri di ricomporre totalmente la figura il bambino acquisisce conoscenze di anatomia umana e si avvicina allo studio delle scienze in maniera piacevole e giocosa; con il puzzle del castello si approccia a nozioni di architettura e scopre uno dei luoghi più affascinanti di sempre e ancora giocando con il puzzle del seme scopre tutti gli ingredienti più utilizzati nell’età del rinascimento che sono giunti fino ai giorni nostri, comprende la provenienza del cibo che mangia, di come le cose si trasformano e tematiche più profonde come il rispetto dell’ambiente e l’importanza di non compiere sprechi. Con la scatoletta dei Tessuti che contiene tante stoffe dal colore e materiale diverso, i bambini potranno riconoscere e appaiare i singoli tessuti usando i sensi; mentre con l’alfabetario mobile e delle nomenclature artigianali verranno a conoscenza di un momento storico del passato molto particolare e cioè il rito dell’acqua. Con calamaio, foglio e piuma sperimentano in prima persona gli strumenti della scrittura in epoca Rinascimentale e svolgono un’attività manuale incredibilmente delicata e infine con il Sigillo apprendono come si comunicava un tempo: le antiche lettere sigillate con un timbro impresso nella ceralacca.

A Cena con la Duchessa è una serata evento in cui si vivono le magiche atmosfere del Rinascimento in un viaggio a ritroso nel tempo, in cui si diventa nobili per una notte. Fiaccole e candelieri illuminano le possenti mura, un lungo tappeto blu segna il cammino dall’esterno verso la soglia, compaiono giullari e artisti di corte, che all’ingresso annunciano l’arrivo di Duchi, Duchesse, Baroni e Conti, titoli che per l’occasione saranno attribuiti a ciascun commensale. Varcato l’ingresso del castello ogni ospite è invitato a indossare un dettaglio della moda del tempo – il mantello per gli uomini e la gorgiera per le donne – e a lavarsi le mani nelle anfore di terra cotta con acqua odorosa da cui cadono petali di rose, sorrette dagli scalchi come accadeva nel Rinascimento e poi saranno guidati al tavolo. A cena vi è la riproposizione di un banchetto storico, con quattro portate intervallate da momenti di spettacolo con gli attori di Improvvisart. Nella composizione dei menu ci si è ispirati al manuale di cucina rinascimentale di Bartolomeo Scappi, cuoco segreto di Papa Pio V, tenendo conto della sensibilità dei moderni palati, pur restando filologicamente rispettosa delle tradizioni passate.  Si degustano eccellenze enogastronomiche pugliesi e presidi Slow Food regionali. A ogni portata si abbina infatti un vino diverso, servito dai Sommelier dell’Ais di Lecce trasformati per l’occasione in Coppieri e Bottiglieri, mentre gli studenti dell’IPSEO di Otranto e Santa Cesarea Terme sono i piccoli cuochi e i servitori in costume che, guidati dai professionisti della Sala del Chiostro dei Domenicani, danno vita al grande teatro della tavola. Un banchetto rinascimentale coinvolgente, appassionante ed esilarante, uno spettacolo, dove tra le portate si sussegue il racconto del castello, il suono suggestivo di strumenti d’epoca e uno spettacolo di improvvisazione teatrale.