TARANTO – Il meglio ovviamente viene sempre alla fine ed è così che la parrocchia di Sant’Antonio a Taranto si sta preparando per il giorno più importante dell’anno. Giovedì 13 giugno si commemora la figura del Santo da Padova e saranno tanti gli appuntamenti civili e religiosi. Si comincia la sera prima, mercoledì 12 giugno, a partire dalle 20.30 con la veglia di preghiera. E poi il 13 la tanto attesa benedizione del pane al termine di ogni messa, 7.30 – 9.00 – 10.00 – 11.00 – 12.00. Alle ore 17,00 la benedizione dei bambini e alle ore 18,00 la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S.E.R. Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto. Quindi la processione, con il simulacro del Santo per le vie del quartiere col seguente percorso: Chiesa – Duca degli Abruzzi – Dante – Pupino (senso inverso) – Oberdan – Nitti – Mazzini – R.Elena – Bruno – Duca degli Abruzzi – Chiesa; la processione sarà accompagnata dal Gran Complesso Bandistico “Città di Crispiano”, diretto dal M°. Bolognino.
Ma non finisce qui perchè a latere mercoledì 12 giugno ci saranno le attività per i più piccoli “Pompieropoli” in collaborazione con i Vigili del Fuoco di Taranto e giovedì 13 giugno, dopo la processione, intorno alle 20:30 circa, torna a grande richiesta la festa popolare “Pizziche e Danze dal mondo”, con i balli popolari guidati dal M° Giovanni Labate, per tutti Gianni.
Si tratterà della terza edizione (anche se con nomi diversi negli scorsi anni), una serata particolare in via Criscuolo animata dal maestro di Putignano che la parrocchia di Sant’Antonio ha quasi “adottato” affidandogli da oramai 4 anni a questa parte un corso parrocchiale alla riscoperta delle danze tradizionali della nostra terra e alla scoperta dei balli popolari un po’ di tutto il mondo, Grecia, Turchia, Francia, Israele e chi più ne ha ne metta. Proprio il maestro Labate esprime la propria soddisfazione: “Tornare per quella che sarebbe la terza edizione dei balli nella festa di Sant’Antonio è un grosso piacere. Con la parrocchia abbiamo intrapreso oramai da diversi anni un bel percorso che ogni venerdì ci porta a divertirci insieme partendo dalle nostre danze, quelle della tradizione del territorio, pizziche e tammurriate, spingendoci fuori dai confini nazionali, verso i balli popolari esteri, abbracciando così idealmente usanze e culture di tutto il mondo con un importante messaggio di integrazione e fratellanza, specie in un momento storico come questo. Ed è quello che proveremo a fare anche la sera del 13 dopo la processione, spero ci sia tanta gente, le danze non sono difficili, basta venire con lo spirito giusto, la presenza dei nostri corsisti sarà d’aiuto e sarà un punto di riferimento, oltre alla mia presenza, per tutti coloro che vorranno divertirsi. Il resto lo faranno la musica e l’atmosfera di festa”.