LECCE – Grande partecipazione di pubblico ma soprattutto grande rappresentanza di istituzioni civili e religiose per l’inaugurazione della mostra “Lumi di Chanukkah, Una Collezione fra Storia, Arte e Design” avvenuta ieri alle 18.30 presso il Must di Lecce.
La mostra raccoglie 34 opere di artisti internazionali tratte dalla collezione nata a Casale Monferrato e di proprietà della Fondazione Arte Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale ONLUS. Si è dimostrata da subito un’occasione di incontro, dialogo interreligioso e riflessione pubblica sull’identità ebraica. La parola stessa Chanukkah significa in ebraico inaugurazione ed è la festa dedicata al miracolo della luce avvenuto al ripristino del culto ebraico al Tempio di Gerusalemme dopo l’occupazione di Antioco IV, che l’aveva votato al politeismo pagano. Un momento storico che ha riaffermato il monoteismo ed è riconosciuto come fondamentale da tante comunità religiose.
Questo spirito ha rappresentato la cifra dell’evento inaugurale leccese. Ad aprire le celebrazioni il Sindaco della Città di Lecce Carlo Salvemini che ha ricordato la vocazione della città al multiculturalismo, al dialogo, al contatto fra Occidente e Oriente sottolineando l’importanza di dare luce a questi valori attraverso l’arte e la cultura. Roberto Gabei, Presidente della Fondazione ebraica casalese ha ringraziato il Comune e il Must, Museo Storico della Città di Lecce per la propositiva collaborazione, ricordando come oggi sia necessario creare conoscenza per superare la paura dell’ “altro da noi”.
L’Assessore alla Cultura Fabiana Ciccirillo, che aveva già visitato la mostra in mattinata, ha condiviso le sue impressioni ed emozioni per un percorso espositivo in cui la luce unisce e porta un messaggio di speranza, la possibilità di vivere le differenze come un arricchimento spirituale e intellettuale.
Elio Carmi, in rappresentanza della Comunità Ebraica di Casale Monferrato ha raccontato l’origine della festa di Chanukkah e la nascita della collezione a partire dagli anni 90: collezione che raccoglie oggi circa250 opere di artisti, designer e architetti internazionali religiosi e non religiosi, ebrei, cristiani, mussulmani e di altre fedi, che hanno sposato questo progetto volto alla creazione di ponti fra istituzioni e religioni, donando gratuitamente le loro Channukkiot per veicolare un univoco messaggio di pace declinato in una moltitudine di messaggi, interpretazioni, sensibilità. Il cantore, Kazan in ebraico, Maurizio Di Veroli, della Comunità Ebraica di Roma che trovandosi a Lecce, ha partecipato all’inaugurazione, ha celebrato il momento e la vita cantando Ma’os Tzur, canzone della festa di Chanukkah.
Daria Carmi, curatrice della mostra, ha quindi introdotto il percorso artistico, capace di generare una narrazione dove il pane, il corpo, il gioco e la scrittura diventano chiavi per approfondire il significato profondo degli elementi fondamentali della religione ebraica come elementi comuni al senso stesso dell’essere umano, e quindi anche di molte spiritualità religiose.
A rappresentare proprio le diverse confessioni Don Carlo Santoro, in rappresentanza del Vescovo e della Diocesi di Lecce; Tommaso Carpinopastore del Culto Pentecostale e Pompea Vergaro della Comunità Bahai. Ognuno dei presenti ha portato un saluto e dedicato una riflessione alla luce come elemento simbolico e di incontro, condividendo l’importanza di agire nel solco dei valori positivi e degli elementi che uniscono gli esseri umani rifuggendo da quelli che ci dividono.
La mostra resterà aperta fino al 22 Settembre 2019, per concludersi appunto in coincidenza della Giornata Europea della Cultura Ebraica a Lecce. Il progetto è organizzato in collaborazione con Il Comune di Casale Monferrato, il Comune di Lecce, la Comunità Ebraica di Casale Monferrato e il Must di Lecce con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, dell’Ucei, di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 OPEN FUTRE, dell’Associazione per il Paesaggio Vinicolo di Langhe-Roero e Monferrato, di Alexala e di Sistema Monferrato e sostenuto dall’8perMille dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Fondazione CrAL – Cassa di Risparmio di Alessandria.