CUTROFIANO (Lecce) – Venerdì 13 settembre a Cutrofiano prosegue la nona edizione de Li Ucci Festival. Dalle 19 in via Paolo VI appuntamento con “Ballamu la pizzica-pizzica”, laboratorio autentico di danza popolare salentina. Dalle 20 la Masseria L’Astore ospiterà una lunga serata con la possibilità di visitare l’antico frantoio ipogeo, ammirare la destrezza al tornio del maestro Salvino De Donatis e provare sapori e prodotti a Km0 con “AssaggiUcci”. Il progetto – realizzato con il contributo della Regione Puglia (Dipartimento agricoltura, sviluppo rurale e ambientale) – nasce infatti nell’ambito del festival come proposta di promozione dei prodotti tipici pugliesi e salentini. AssaggiUcci vuole promuovere oltre alla partecipazione dei produttori, con particolare riferimento al marchio collettivo “Prodotti di Qualità Puglia”, anche il messaggio della corretta e sana alimentazione attraverso i prodotti biologici e a Km0 e, grazie alle aziende coinvolte, promuovere il territorio collegando il marchio a un turismo enogastronomico collaborando anche con “La Terra di Puglia”. La serata si concluderà con la musica di Antonio Castrignanò accompagnato da Rocco Nigro (fisarmonica), Redi Hasa (violoncello) e Luigi Marra (corde e tamburi). Antonio Castrignanò, cantante, musicista, compositore e percussionista, è divenuto negli anni uno dei personaggi simbolo della riscoperta tradizione musicale del Salento. Con l’orecchio attento agli stilemi del passato e la curiosità di chi vuole vivere la contemporaneità accettandone le sfide, Castrignanò sfrutta la tensione espressiva che si muove tra queste due direttive per costruire un repertorio del tutto personale, spesso connotato da composizioni autografe. Fomenta, il suo ultimo progetto discografico, è un’ulteriore svolta nella sua già eclettica proposta artistica che lo vede coinvolto nelle incursioni elettroniche maturate insieme al produttore e dj turco Mercan Dede: un corto circuito in cui il musicista salentino trova la chiave di volta tra la sua espressione personale fortemente legata alla tradizione e quella, rigenerata, che s’ispira ai suoni della contemporaneità tracciando un percorso moderno, tutto da ascoltare, della musica tradizionale salentina: della pizzica tarantata. Durante il festival in via Capo (nella ex sede della Pro Loco) prosegue “Li Ucci tra musica e colore”, la sezione di arti visive del festival che ospita L’Arte nel Piatto, in collaborazione con l’azienda Fratelli Colì, con una selezione degli oltre 400 piatti di terracotta decorati a mano da diversi artisti nel corso degli anni. Le ultime edizioni del festival sono state caratterizzate da un percorso su “I colori della terra”. Dopo rosso, verde e giallo, per il 2019 è stato scelto l’azzurro “salentino”. Cutrofiano è un paese noto per la lavorazione artigianale di ceramiche e terrecotte, una tradizione che risale al Medioevo. In esposizione anche alcune opere della scultrice, pittrice, restauratrice Giusy De Marzio e della mosaicista Stefania Bolognese
Sabato 14 settembre, la giornata finale, partirà alle 9 con Il Folk tra le vie, esibizione itinerante con I piccoli canterini della Riviera Jonica Melino-Romolo in Sicilia. Dalle 21 (ingresso libero) il festival si concluderà con il Concerto-evento alla Rimesa (antico nome della centrale Piazza Municipio) con Li Ucci Orkestra. Un progetto, nato nel 2013, composto da musicisti, uniti dalla voglia di costruire in note e in musica gli insegnamenti e la tradizione lasciata dai cantori salentini. Durante la serata, in Piazza ci sarà un’estemporanea d’arte a cura di “Alice Valente” che realizzerà un’opera dal titolo Li Ucci sull’asfalto con il supporto anche dei ragazzi vincitori di Gessetti e fantasia realizzato con la sezione Li Ucci Kids e la Pro Loco di Cutrofiano. Li Ucci Orkestra è formata da Antonio Murciano (batteria), Marco Verardo (basso Elettrico), Marco Giaffreda (percussioni), Matteo Coppola (timpani e terracotte), Andrea Stefanizzi (tamburi a cornice), Francesco De Donatis, Marco Garrapa (tamburello), Alessio Giannotta (ukulele e tamburello), Stefano Calò, Agostino Cesari (chitarre), Giacomo Casciaro (mandola), Ylenia Giaffreda (violino), Luigi Marra (violino e organetto), Vittorio Chittano (fisarmonica), Gianmichele De Filippo (basso tuba e trombone), Cosimo Miacola (trombone), Luigi Miacola (tromba), Stefano Blanco (flauto), Gigi Russo (piano e sequenze). Le voci che si alterneranno sul palco sono Alessandra Caiulo, Cristoforo Micheli, Marco Puccia, Antonio Melegari, Marina Leuzzi, Francesco De Donatis, Andrea Stefanizzi, Totò Cavalera, Alessandro Botrugno, Giovanni Palma, Ilaria Costantino, Gino Nuzzo, Michela Sicuro, Le Sorelle Gaballo, Giacomo Casciaro, Rocco Borlizzi, Luigi Marra, Vincenzo Mancini, Giorgio D’Aria, Luigi Mengoli, Matteo Gaballo, Tony Taranta, Davide Donno, Carla Petrachi, Tatà e altri. La danza sarà affidata invece a Romolo Crudo, Claudio Longo, Sara Albano, Laura Boccadamo, Veronica Calati, Cristina Frassanito.
La manifestazione – organizzata dall’associazione culturale Sud Ethnic, in collaborazione e con il contributo del Comune di Cutrofiano, con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari e il patrocinio e la collaborazione, tra gli altri, di Mibac, Enit Italia, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Camera di Commercio, Istituto Diego Carpitella, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Puglia Promozione, Gal Porta a Levante e con il supporto di altri partner privati – è nata nel 2011, a un anno dalla scomparsa di Uccio Aloisi, con l’intento di ricordare tutti i grandi cantori del Salento che hanno saputo tramandare grazie alla loro cultura orale i canti e le tradizioni del nostro territorio. Un’attenzione particolare è stata rivolta allo storico gruppo “Gli Ucci” di Cutrofiano, ai suoi cantori e a tutti i musicisti che negli anni hanno ruotato intorno a questi custodi degli “stornelli”, dei canti d’amore e di lavoro. Anno dopo anno il festival è, però, cresciuto, ampliando la sua visione e arricchendo il suo programma, coinvolgendo nuove generazioni di musicisti, cantori e artisti capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino e trasformandosi in un contenitore di arte, cultura, musica, enogastronomia e turismo a 360°. Con Li Ucci Festival, a settembre vive e partecipa un intero paese, dal centro alle periferie e dalle campagne al centro urbano. Le ultime edizioni del festival sono state caratterizzate da un percorso su “I Colori della Terra”. Dopo rosso, verde e giallo l’edizione 2019 sarà affidata all’azzurro “salentino”.