Festival pianistico città di Corato

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CORATO (Bari) – L’esecutore e il pubblico. Il pianoforte visto da due angolazioni diverse, da chi lo suona e da chi ascolta. In un unico momento di laboratorio. Far incontrare interprete e spettatore è, infatti, la finalità del workshop «Oltre la performance» che Filippo Balducci terrà dal 5 al 9 settembre come anteprima estiva dell’ottava edizione del Festival Pianistico Città di Corato da lui diretto nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro con il sostegno dell’amministrazione comunale e di alcuni sponsor.

Il 5 e 6 settembre (ore 15-20, Liceo Classico) e il 7 e 8 settembre (ore 9-20, Sala Verde del Municipio) si terranno quattro giornate di perfezionamento e promozione di giovani professionisti del pianoforte, ma anche di formazione gratuita di giovani interpreti e del pubblico, fase che sarà seguita da un momento di sintesi domenica 9 settembre (ore 18.30), quando nella Sala Verde del Municipio si terrà il concerto finale Piano Talents.

Il workshop si propone l’obiettivo di avvicinare il pubblico del festival ai contenuti della musica, mostrando alcuni momenti della lunga fase di preparazione della performance e di interpretazione del testo musicale. E al tempo stesso il laboratorio offre un’occasione di confronto e approfondimento ai pianisti iscritti, con la possibilità per il miglior partecipante di esibirsi nel corso della prossima edizione del Festival Città di Corato così, come quest’anno accadrà a Giulio De Padova, vincitore l’anno scorso di «Oltre la performance» e scritturato per l’edizione 2018 del Festival, in programma dal 25 novembre al 9 dicembre prossimi.

Concertista di respiro internazionale e docente di Pianoforte al Conservatorio di Bari, Filippo Balducci ha registrato per la Rai e la WGUC di Cincinnati, oltre ad aver inciso per la prestigiosa etichetta Stradivarius. Appassionato interprete di Alexander Skrjabin, il pianista e didatta barese ha anche pubblicato un cd per Digressione Music dedicato al grande compositore russo, «Scriabine. Portrait d’un visionnaire», ed è autore del saggio «Musica dell’Apocalisse: la rivoluzione di Scriabin» edito da SBF nell’ambito della collana musicologica «Viaggio d’Inverno curata da Alessandro Zignani.