TARANTO – Il Giovanni Paisiello Festival, organizzato dagli Amici della Musica «Arcangelo Speranza», riscopre un’altra perla del compositore tarantino, Le gare generose, opera buffa del 1786 su libretto di Giuseppe Palomba che va in scena venerdì 14 e sabato 15 settembre (ore 21), nel chiostro di Sant’Antonio di Taranto, con la provocatoria regia pop art di Isa Traversi, coreografa e donna di teatro, tre le più raffinate presenti sulla scena internazionale, che firma anche scene e costumi. La doppia recita, con l’Orchestra del Giovanni Paisiello Festival diretta dal barese Giovanni Di Stefano, bacchetta dalla lunga e consolidata esperienza nel Teatro d’Opera, sarà preceduta giovedì 13 settembre (ore 18), sempre nel Chiostro di Sant’Antonio, da una presentazione a cura del direttore artistico Lorenzo Mattei. Mentre la sera della prima, venerdì 14 settembre, verrà consegnato il Premio Giovanni Paisiello Festival che dal 2007 viene assegnato a una personalità o istituzione impegnata a valorizzare e riscoprire il patrimonio musicale del compositore tarantino.
A interpretare questa commedia ambientata a Boston, la cui fortuna fu di respiro europeo e che il Festival Paisiello propone per la prima volta in tempi moderni nella versione del debutto al Teatro de’ Fiorentini di Napoli, c’è un cast di brillanti interpreti, con le parti della coppia protagonista (Gelinda e Bastiano) affidate al soprano barese Marianna Mappa, al debutto nella sua Puglia dopo le importanti esperienze di perfezionamento con Renata Scotto a Roma e Placido Domingo a Valencia, e al basso Bruno Taddia, artista dalla carriera internazionale che ha cantato nei più grandi teatri del mondo, dalla Scala di Milano al Covent Garden di Londra alla Deutsche Oper di Berlino. In scena anche un altro giovane emergente pugliese, il tenore martinese Manuel Amati, classe 1996. Completano il cast, il contralto Giulia Mattiello, il basso Stefano Marchisio e il soprano Maria Luisa Casali. Il disegno luci è di Tommaso Contu.
Le gare generose, composta da Paisiello dopo il servizio a corte della zarina Caterina II, a San Pietroburgo, rappresenta un caso unico nel panorama della produzione buffa di quegli anni per la suspence prolungata, la tensione emotiva e la quasi totale assenza di gag, aspetti che all’epoca fecero giudicare l’opera “troppo seria” dal pubblico napoletano, ma non le impedirono di essere successivamente rappresentata con straordinario successo sui palcoscenici delle grandi corti europee. E proprio quest’aspetto, la “seriosità” nella percezione del pubblico napoletano di allora, rende ancor più interessante la riscoperta de Le gare generose, perché aiuta a comprendere meglio il periodo precedente alla Rivoluzione durante il quale si tenne la prima rappresentazione.
Inoltre, con la messa in scena de Le gare generose il Festival pone al centro il duello tra Paisiello e Rossini, tra gli autori di uno stesso Barbiere di Siviglia. E la “resa dei conti” avverrà ancora una volta sul terreno del genere comico con la rappresentazione, il 25 settembre, de La cambiale di matrimonio di Rossini, prima opera di un autore diverso dal compositore tarantino ad essere allestita al festival a lui dedicato.
Il Giovanni Paisiello Festival è sostenuto da Mibact, Regione Puglia, Comune di Taranto, con il patrocinio della Provincia di Taranto e il supporto degli sponsor Conad, Caffè Ninfole, Basile Petroli e BCC di San Marzano di San Giuseppe