MOLA DI BARI (Bari) – Da giovane era una giornalista squattrinata in cerca di scoop, la nonnina di Cappuccetto Rosso. E durante una notte di Natale, tanti anni fa, era sulle tracce di una notizia in esclusiva che l’avrebbe portata a scoprire molto di più della tana del Lupo, come racconta alla nipote nello spettacolo «L’ultimo Natale del Lupo», una rilettura della celebre favola dei fratelli Grimm firmata da Damiano Nirchio per l’ultima produzione nata in casa della Compagnia Diaghilev, in scena al Teatro van Westerhout di Mola di Bari da venerdì 20 a lunedì 30 dicembre (tranne il 24), sempre alle ore 17.30. Uno spettacolo per bambini e adulti realizzato in collaborazione con l’Associazione Senza Piume e pensato appositamente per queste festività, con la regia firmata a quattro mani dallo stesso Nirchio con Anna de Giorgio, le scene e gli oggetti di Bruno Soriato, le luci e i suoni di Carlo Quartararo, le riprese audio di Gianluigi Strafella e l’interpretazione di Elisabetta Aloia, Antonella Carone, Toni Marzolla e Loris Leoci.
Splendida metafora della condizione dell’essere umano, sempre pronto a lasciare la strada maestra e sicura per addentrarsi nel bosco e sfidare i pericoli del non conosciuto, la storia di Cappuccetto Rosso è una storia infinita. Non esistono nonni, genitori, figli o nipoti che non abbiano incontrato il Lupo, una, cento, mille volte. Tutti sanno che è cattivo, che si nasconde nel buio, nella nebbia, nel sentiero mai percorso, nei luoghi in cui non si guarda mai. Altri dicono che sia grande, grosso e nero come la notte. Ma, in realtà, quanti hanno davvero guardato il Lupo negli occhi, o lo hanno sentito parlare? Chi è veramente il Lupo, e c’è qualcuno che lo sa per davvero? Pare proprio di sì. Ed è lei, la nonnina narrata dai Grimm, che a letto con un brutto raffreddore racconta alla nipotina una storia accaduta tanto tempo prima, quando da giovane reporter, a caccia di una notizia da prima pagina, attraversò la città durante la vigilia di Natale come in un libro giallo o in un film noir, sotto una pioggia incessante e tra tombini fumosi e sirene della Polizia. Tra incontri buffi e misteriosi, nella ricerca di una misteriosa verità, sperava di trovare il nascondiglio del famigerato Lupo, il senso del male e della cattiveria. E la scoperta che questa giovane giornalista farà al termine della sua avventura sarà ancora più incredibile. E cambierà per sempre il suo modo di guardare il mondo.