GALATONE (Lecce) – Il Castello di Fulcignano è tutto ciò che resta dell’omonimo casale, sito a brevissima distanza ad est di Galatone. Il Galateo riferisce nel suo Liber de Situ Japygiae, risalente ai primi anni del XVI secolo, che anticamente esistevano due distinti insediamenti posti a brevissima distanza l’uno dall’altro: Galatone e Fulcignano. In seguito ad alcuni contrasti sorti fra gli abitanti dei due centri, si sarebbe giunti allo scontro armato con la vittoria dei Galatei, che rasero al suolo il casale nemico, i cui abitanti lo abbandonarono stabilendosi in massima parte proprio a Galatone. Sempre il Galateo fornisce una descrizione del Castello di Fulcignano, in base alla quale la struttura risultava a pianta rettangolare con due torrette agli spigoli settentrionale ed occidentale ed un portale d’ingresso sovrastato da un arco a sesto acuto. Riporta inoltre dell’esistenza di alcuni ambienti e di una scala che conduceva alle cortine.
Fra le prime notizie che abbiamo sul casale di Fulcignano, ci sarebbe un atto del 1192 che ne assegna il feudo ad un tale milite Maurizio Falcone cui sarebbe succeduto un certo Aymarus di Guarnierius Alemannus. Fra i secoli XIII e XIV vi fu probabilmente un notevole incremento demografico che avrebbe portato allo scontro armato con la vicinissima Galatone, di cui parla il Galateo.
Al castello si arriva attraverso un breve sentiero che congiunge l’attuale cancello di ingresso con l’antico portale. Del fossato che cingeva la struttura resta solo una traccia, costituita da un ampio avvallamento del terreno a circa una decina di metri dal castello. Con ogni probabilità un ponte levatoio consentiva lo scavalcamento del fossato. La cinta si presenta a pianta quadrangolare, i cui lati hanno una lunghezza variabile dai 75 metri del lato maggiore che è anche quello di accesso, ai 49 metri del lato più corto, incluse le torri. Le mura sono alte circa 8 metri e spesse 2,6 circa. Anche le due torri angolari presentano delle variazioni nelle misure dei lati, comprese fra gli 8,40 ed i 7,55 metri. Il portale d’ingresso è simile a quello descritto dal De Giorgi, pur presentando alcuni rimaneggiamenti successivi. Nel 1967 il castello veniva dichiarato monumento nazionale mentre nel 2011 veniva acquistato dal Comune di Galatone.
Ma la storia del Castello di Fulcignano non termina qui, infatti esiste un’inquietante leggenda che tira in ballo addirittura un favoloso tesoro custodito nientemeno che da diavolo. Vediamo di cosa si tratta.
Si racconta che in un’epoca lontana alcuni predoni assalirono la fortezza senza riuscire a conquistarla, a causa della strenua resistenza degli assediati. Al fine di aver ragione nella contesa, i predoni ricorsero ad un orribile stratagemma: una notte rapirono il figlio del Signore del Castello, lo uccisero, quindi lo squartarono ed infine appesero le sue membra ad un albero di carrubo. La mattina successiva la madre del bambino, straziata dall’orribile vista, invocò il diavolo affidandogli la custodia del castello e delle immense ricchezze in esso custodite, quindi dichiarò che chiunque avesse voluto appropriarsene avrebbe dovuto portare un bambino in pasto a Lucifero in persona. Il tempo che questi avrebbe impiegato per divorare il bambino, sarebbe stato lo stesso concesso per trovare il tesoro. Sembra che in tanti secoli soltanto una volta un uomo tentò l’impresa portando, invece di un bambino, un gatto travestito da neonato, nella speranza di ingannare il Principe delle Tenebre. Tuttavia il miagolio dell’animale svelò l’inganno e Lucifero, infuriato, scatenò una terribile tempesta che atterrì l’uomo e lo costrinse a fuggire. Da allora nessuno più ha tentato l’impresa.
Cosimo Enrico Marseglia