Sport in Cammino, ricetta vincente per quasi 3000 pugliesi

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PUGLIA – La ricetta, è il caso di dire, è stata semplice. Medici dello sport a prescrivere l’attività motoria come un vero e proprio farmaco. Ed esperti Coni a somministrarla, attraverso gruppi di cammino, passeggiate veloci e palestre polivalenti, a pazienti affetti da varie patologie, soggetti a rischio o anche come semplice prevenzione. Il tutto gratuitamente. Una visione che è stata decisamente premiata dai numeri, quella che ha accomunato Coni Puglia e Regione, portando avanti per due anni in tutte le sei province pugliesi il progetto Sport in Cammino, in collaborazione con la Fmsi – Federazione Medico Sportiva Italiana.

I dati, dunque: 3.835 richieste di partecipazione; 2.826 utenti partecipanti alle attività, di cui 1930 over 65; 7.000 ore di attività; 67 Comuni coinvolti; 74 Centri sportivi polivalenti utilizzati; oltre 3.000 visite mediche nelle diverse province; 37 Medici dello Sport coinvolti e 87 esperti del Coni (laureati in Scienze delle Attività Motorie e Sportive e diplomati Isef) formati ad hoc.

“Attività motoria come leva per la prevenzione sanitaria: il principio cardine è stato questo. Un vero intervento innovativo – commenta l’assessore regionale allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese – mirato al miglioramento dello stile di vita e del benessere della popolazione, per quest’ultima a costo zero. Del resto, la politica dell’ente regionale in questo campo è chiara: gli interventi che vedono lo sport e i corretti stili di vita come leve per la prevenzione, hanno ricadute proprio in termini di risparmio della spesa sanitaria, nel medio e lungo termine”.

 

Sia durante sia a conclusione del progetto ogni partecipante ha compilato un questionario sull’autopercezione del miglioramento del benessere psico-fisico: “Analizzati, i questionari hanno testimoniato – spiega il presidente del Coni Puglia Angelo Giliberto – che Sport in Cammino è effettivamente servito per indurre i partecipanti a un significativo cambiamento verso una vita più attiva, anche in termini di nutrizione, e di socializzazione. In pratica il cento per cento delle autovalutazioni, in scala uno a dieci, rientravano fra l’otto e il dieci, con quest’ultimo votato da quattro partecipanti su cinque. Un ulteriore dato che ha sugellato il successo dell’intervento”.

Suddivisi in gruppi da 20 per svolgere attività due volte a settimana, per un totale di 24 settimane, i principali destinatari del progetto sono stati: giovani over 18 anni con patologie croniche come diabete, ipertensione, malattie cardio-respiratorie e patologie croniche ad alta incidenza di disabilità e mortalità, nonché soggetti a rischio; adulti over 65 inattivi e sedentari, per i quali un’adeguata attività motoria costituisce un aiuto fisico, psicologico, di riabilitazione e socializzazione. Il Coni Puglia li ha reclutati grazie a una capillare attività di comunicazione che ha coinvolto le associazioni del territorio, l’Università della terza età, le circoscrizioni comunali e i centri religiosi, scuole e altri luoghi di aggregazione.

Gli esperti Coni hanno individuato i percorsi di cammino rispettando precisi parametri, come la sicurezza e salubrità dei luoghi, ma anche l’aspetto culturale e turistico del territorio pugliese. Non a caso la mappatura dei percorsi è stata poi utilizzata per realizzare parte del progetto “I luoghi dello Sport nell’Ambiente in Puglia”: un portale di georeferenziazione regionale in cui sono inseriti anche percorsi di trekking nei parchi e nelle città, percorsi ciclabili e campi di equitazione, tiro con l’arco, orienteering, aree attrezzate per sport nautici.